Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A 13/08/2011, 20.28

Lardo: "Siamo giovani ma capaci di stupire"

Il nuovo coach della Virtus Roma parla della prossima stagione e si pone l'obiettivo di riportare il basket in un Palalottomatica gremito

Serie A

(Carlo Santi, Il Messaggero) Ripartire di slancio per dimenticare le troppe amarezze delle ultime stagioni. La Virtus Roma si affida a Lino Lardo, l'allenatore chiamato per rifondare non solo la squadra ma un ambiente che ha perso l'entusiasmo. Troppi gli errori commessi nella gestione nonostante l'impegno economico spesso ingente.
Adesso il presidente Claudio Toti ha promesso di voltare pagina.
Con Lardo, che si avvarrà della collaborazione di Marco Calvani suo vice, sono arrivati Antonello Riva nella veste di giemme e Davide Bonora nuovo team manager.
Coach Lardo, la Virtus ha patito una grande delusione nell'ultimo campionato: ha perso playoff e Eurolega. Lei è stato chiamato per una rifondazione.
«Del passato dico solo che dispiace che una squadra attrezzata non abbia ottenuto risultati. Quella delusione deve essere un punto di partenza per noi. L'obiettivo è azzerare tutto con un programma lungimirante».
Nessun proclama, quest'anno: solo l'intenzione di fare meglio dell'ultimo torneo, ossia ritrovare i playoff?
«In una parola: su le maniche. Per prima cosa dobbiamo pensare a non commettere errori fatti nel passato come avere un roster con troppi giocatori».
Il gruppo è quasi completo: con l'arrivo di Maestranzi, Tucker e Slokar, ci sarebbe posto per un altro straniero.
«Siamo a posto e partiremo così. Strada facendo, vedremo. La linea è quella di non avere una squadra lunghissima. In ogni caso, controlliamo sempre il mercato».
Chi sarà il play titolare?
«Io, perché non ci sono più i play di una volta. Scherzo, ovviamente. Maestranzi ci da la possibilità di giocare con ordine e Gordic ha altre caratteristiche altrettanto utili. Loro possono anche giocare qualche minuto insieme».
Dasic e Diedovic rimarranno a Roma?
«Li considero miei giocatori e faranno bene».
Cosa si attende da Datome?
«Che migliori ancora. Gigi è giovane ma ha già una grande esperienza in serie A. Sarà un punto di riferimento, una bandiera e un vero leader».
Da qualche giorno Tonolli è tornato ad essere un giocatore della Virtus.
«Sarà ancora lui il nostro capitano e non un capitano non giocatore. Vedrete che ci sarà utilissimo durante il campionato».
Che Virtus sarà quella di Lino Lardo?
«Dobbiamo essere un esempio. Chi va in campo deve avere delle responsabilità e trasmettere valori e questa, credetemi, non è una frase fatta. Dobbiamo essere una squadra educata che sappia trascinare i tifosi. Mi piacerebbe vedere la città che ama il basket con gli occhi che brillano. Basta giocatori che vanno in campo solo per contratto».
Le dispiace giocare al Palatiziano invece che al Palaeur?
«Al di là degli aspetti personali, il mio obiettivo è poter tornare all'Eur perché a viale Tiziano non ci si sta più. Però, a piccoli passi. Giocare al Palatiziano credo sia la scelta giusta per riavere il calore dei tifosi».
Lei è legato al Palazzetto: vi ha giocato da bambino.
«Era il 1969, finali dei Giochi della Gioventù. Quando sono entrato lì mi sono detto: chissà se un giorno potrò giocare a Roma. Poi ho sperato di allenare, a Roma. Eccomi, finalmente».
Con la Roma dei canestri ha avuto un contatto in un momento speciale.
«Nel mio primo campionato in serie A, nell'82-83 con la maglia dell'Auxilium Torino, a Roma in quel palazzetto ho marcato Larry Wright. Ero il magico Banco che ha vinto lo scudetto».
Lei ha guidato l'Olimpia Milano alla finale scudetto nel 2005. Quella squadra ripartiva proprio come adesso riparte Roma. Ci sono analogie?
«Milano veniva da qualche anno di transizione. Mi avevano chiesto di riportare pubblico al Palalido e abbiamo riempito il Forum. Dovevamo conquistare i playoff e siamo arrivati in finale perdendo con quel tiro da metà campo di Douglas contro la Climamio Bologna».
E lei sogna con Roma.
«Stiamo calmi. La mia Virtus è giovane anche se i miei giocatori hanno tanta voglia di crescere. La ricetta? Lavoro ed entusiasmo e possiamo fare bene».
Il 24 agosto comincerà l'avventura della nuova Virtus.
«Primo allenamento anche se non saremo al completo, senza sei giocatori impegnati agli Europei. Sarà un po' difficile. Per gli allenamenti chiameremo qualche giocatore italiano che non è sotto contratto per darci una mano».
Il primo obiettivo di coach Lardo qual è?
«Fare ritornare la passione al nostro presidente».

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 9 Commenti
  • cavallopazzofuribond 17/08/2011, 15.52

    da quest'anno è già vietato avere più di due extracom?

  • amazonia 14/08/2011, 19.41

    Purtroppo l'unica cosa interessante di questa intervista e' che e' chiaro che roma ha chiuso la campagna acquisti e che la squadra e' questa qua. La cosa e' preoccupante, purtroppo sotto canestro siamo scarsi, slokar e' un ottimo cambio, crosa e' il cambio del cambio. Come scritto in altri post, questa mancanza sminuisce il resto del roster, che per una squadra che fa solo il campionato non e' male per niente. Spero solo che lardo sia "costretto" a dire quello che ha detto, perche un allenatore vero sa benissimo che la squadra non e' competitiva senza un centro vero. La mia speranza e' che si riesca a prendere qualcuno prima dell'inizio del campionato, senno si va a fondo prima di giocarcelo.

  • Il133esimoItaliano 14/08/2011, 12.50

    Per amor di completezza, Samuel Deguara per il 2011/2012 sarà tesserato con il Cus Bari in prestito da Treviso

  • Paolo1303 14/08/2011, 12.44

    Nessuno sa chi sia. Il problema è quello precisato da Lardo: la squadra corta, non arriva più nessuno perchè il budget è un terzo rispetto all'anno scorso. Basta un infortunato o due per non avere il quintetto. Questa è una squadra da a2, altro che! ma perchè Toti si ostina a voler continuare così? Per orgoglio? Un orgoglio inutile se il fallimento sarà totale e l'intera famiglia Toti sarà associata alla scomparsa del basket di vertice a Roma. Meglio ricominciare dalle serie minori.

  • Marco 14/08/2011, 09.12

    Crosariol - Slokar mi sembra una rotazione lunghi parecchio limitata, senza contare che il fattore infortuni ogni anno alla Virtus è costante. Senza pretese butto là un nome come aggiunta al reparto lunghi, non un fenomeno (anzi per adesso un signor nessuno) ma una scommessa che in Lega A deve ancora provare e un piccolo contributo può darlo... Samuel Deguara (per chi sa chi sia).

  • Simpson8 14/08/2011, 05.48 Mobile

    Condivido in pieno

  • ant90 14/08/2011, 00.36

    meglio me sento co slokar che ha la fisicità di un ramoscello...se si prende il centro la squadra puo fare discretamente,ora come ora ha una falla fondamentale nel roster che peserà ogni partita...

  • kobeFive 13/08/2011, 20.56

    ovviamente il centrone extra serve come il pane e la squadra sarebbe pure completa e addirittura buona. Cmq nella peggiore delle ipotesi di partire senza il centro extra non credo che crosariol faccia il titolare, anche se parte in quintetto esce dopo 7-8 minuti per il solito problema di falli, si giocherà molto con Dasic 4 e Slokar 5.

  • ant90 13/08/2011, 20.38

    crosariol centro titolare è da brividi vi prego prendete qualche bestione sotto canestro grazie