OriOra, presentato Dominique Johnson: Pistoia posto giusto per ripartire
Le parole della guardia della OriORa Pistoia
E' il giorno della presentazione di Dominique Johnson. Il giocatore ex Varese e Venezia ha incontrato questa mattina per la prima volta la stampa pistoiese presso la sede di Dife, da molti anni partner del club biancorosso.
A fare gli onori di casa è stato Alessio Tissi, direttore commerciale dell'azienda: "Siamo senz'altro orgogliosi di essere qui a presentare un giocatore tanto importante come Dominique Johnson. Dal 2005 siamo a fianco, con convinzione, del Pistoia Basket, che consideriamo una vera e propria eccellenza del nostro territorio. Essere qui insieme a Dominique, questa mattina, non fa altro che rafforzare il nostro legame".
"Dife è un partner storico della nostra società-ha commentato il dirigente dell'area tecnica Michele Stilli- e li ringraziamo per il sostegno e la disponibilità. Sono vicini da quasi quindici anni al Pistoia Basket, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile, assieme abbiamo vinto uno storico scudetto con l'Under 17 nel 2015 e sapere di poter contare su sponsor così longevi è per noi sicuramente importante. Siamo a presentare un giocatore che tutti in realtà conoscono, un colpo arrivato forse un po' a sorpresa e siamo per questo ancora più felici di averlo al nostro fianco".
"A Venezia è stata una stagione positiva, in cui abbiamo vinto un titolo importante a livello europeo -sono state le prime parole di Johnson- ma personalmente non sono stato del tutto soddisfatto perché so di non aver espresso al meglio il mio potenziale. Da parte mia c'è quindi un grande desiderio di ripartire e devo dire che Pistoia è il posto giusto per farlo. E' una bella città, c'è un palazzetto molto caldo e un allenatore come Ramagli di cui in molti mi hanno parlato bene: diciamo che il coach mi ha parlato e mi ha convinto fin da subito, anche perché nel corso dell'ultima stagione avevo un po' dimenticato chi ero e cosa volevo fare e quest'anno voglio riscoprire la bellezza di giocare per amore della pallacanestro. Ci saranno giorni positivi e altri negativi, è normale che sia così. Quello che sarà fondamentale è capire in fretta che qualsiasi cosa, buona o meno, va vissuta insieme. Non è questione di budget, esperienza, o altro, ma di cuore, fame di vittoria, stimoli e voglia di mettersi alla prova e devo dire che da quanto ho visto finora noi ne abbiamo in abbondanza. Il nostro pubblico ci aiuterà: lo scorso anno quando sono venuto qui con Venezia purtroppo non ho giocato -ha sorriso Johnson- ma ricordo che quando sono uscito dal palazzetto mi fischiavano gli orecchi e mi faceva male la testa!! Giocare qua è qualcosa di veramente elettrizzante".