Pianigiani: Bisognerà essere più reattivi, e mandare l'energia di Trento fuori controllo
L'analisi del coach di Olimpia Milano: Trento è squadra che ha un linguaggio comune chiaro, perfetto per i singoli: energia, atletismo, assalto all’arma bianca
Simone Pianigiani, coach di Olimpia Milano, lancia la finale scudetto dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, nell’inserto TimeOut.
SULLA STAGIONE DI MILANO
«In estate avevamo un’idea diversa, con l’atletismo di Young e Jefferson a difendere il lavoro dei piccoli. La società è stata brava a scovare alternative progettuali e non a metterci una pezza. Così sono arrivati Kuzminskas e Gudaitis».
SU TRENTO
«Squadra che ha un linguaggio comune chiaro, perfetto per i singoli: energia, atletismo, assalto all’arma bianca. Vince chi sa crescere nella serie. Non dovremo farci sorprende in gara-1, dove spesso l’Aquila fa il colpo, e mandare la loro energia fuori controllo. Bisognerà essere più reattivi, costringendoli a spendere più falli».
SULLA STAGIONE DI MILANO
«In estate avevamo un’idea diversa, con l’atletismo di Young e Jefferson a difendere il lavoro dei piccoli. La società è stata brava a scovare alternative progettuali e non a metterci una pezza. Così sono arrivati Kuzminskas e Gudaitis».
SU TRENTO
«Squadra che ha un linguaggio comune chiaro, perfetto per i singoli: energia, atletismo, assalto all’arma bianca. Vince chi sa crescere nella serie. Non dovremo farci sorprende in gara-1, dove spesso l’Aquila fa il colpo, e mandare la loro energia fuori controllo. Bisognerà essere più reattivi, costringendoli a spendere più falli».
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