Dalla Salda: La Virtus mi emoziona e mi stimola. Costruiremo una struttura solida e organizzata
La prima volta di Alessandro Dalla Salda dentro la palestra Porelli, la casa della Virtus di cui da ieri è diventato Amministratore Delegato
La prima volta di Alessandro Dalla Salda dentro la palestra Porelli, la casa della Virtus di cui da ieri è diventato Amministratore Delegato. Con sé, porta l’esperienza di ventun’anni vissuti in prima fila alla Pallacanestro Reggiana, gli ultimi tredici con lo stesso ruolo che oggi ricoprirà in Virtus.
E’ il presidente Alberto Bucci a fare gli onori di casa, insieme al vicepresidente Giuseppe Sermasi e al consigliere d’amministrazione Claudio
Albertini.
“Alessandro metterà la sua grande esperienza al servizio della Virtus. E’ il nostro modo di crescere, annaffiando di anno in anno l’albero della Virtus, per vederlo crescere. Oggi lo facciamo insieme a lui”.
“Sono uno sportivo, prima ancora che un dirigente”, afferma il nuovo Ad bianconero. “Entrare qui dentro mi dà emozione e responsabilità insieme, perché qui c’è una storia straordinaria. Darò tutto me stesso in questa avventura. Dobbiamo creare un’organizzazione solida, con competenze e ruoli chiari. E trovare una mentalità vincente”.
“Allenatori? Penso a un profilo internazionale, che non significa necessariamente straniero. L’allenatore è un caporeparto, in passato la grande Virtus non si fondava sulle individualità ma sull’organizzazione. Ho una mia idea su questo, e diffondendola non vorrei bruciare tecnici preparati e bravissimi. Ma penso a un allenatore full-time, sempre presente, anche se è vero che stiamo valutando anche figure di coach in grado di reggere il doppio impegno”.
“I giocatori? Vorrei che i nostri fossero valutati per le qualità, non per l’eleggibilità del loro passaporto. Le regole le conosciamo e le rispetteremo, ma che scendano in campo giocatori italiani o meno è un problema relativo: chi è bravo giocherà, al di là della nazionalità”.
“La società vuole crescere, migliorare, questo è il messaggio che mi è stato trasmesso. Personalmente, penso che la Virtus dovrebbe sempre essere tra le prime otto della classifica in Italia. Per la storia che ha, per la tradizione. Cercheremo di migliorare senza fare spese folli, partendo da quello che è stato investito nella stagione appena conclusa. Cercando di aumentare i ricavi promuovendo il marchio Virtus, che è qualcosa di unico e va valorizzato”.
“Non mi sono mai fatto domande sulle difficoltà a cui sarei andato incontro, venendo qui. Ho sentito che dovevo venire, fin dal primo momento. Prima di tutto perché sono un professionista. Questo progetto mi stimola, e credo che dovrà partire da una struttura solida. La società dovrà essere divisa in aree: amministrazione e segreteria, marketing, comunicazione e area sportiva. E’ la divisione che potrà permetterci di fare il salto di qualità. Servono mansioni precise, ordine, organizzazione, ed ognuno dovrà sentirsi valorizzato e stimolato a lavorare più degli altri”.
CHI E’ ALESSANDRO DALLA SALDA
Alessandro Dalla Salda, cinquant’anni il prossimo 20 giugno, reggiano, da ieri è Amministratore Delegato di Virtus Pallacanestro, dopo ventun’anni trascorsi alla Pallacanestro Reggiana, società in cui ha ricopeto lo stesso ruolo dal 2007 ai giorni scorsi. Si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Bologna, con una tesi sul rapporto di lavoro sportivo. E’ giornalista pubblicista e procuratore sportivo. Sportivo a tutto tondo, ha praticato a buoni livelli il calcio, il tennis ed il triathlon. Sposato con Sandra, ha due figlie Ludovica (18 anni) ed Eleonora (14 anni). Le promozioni in Serie A del 2004 e 2012, gli scudetti giovanili nel 2003 e 2007, la vittoria della Coppa EuroChallenge FIBA nel corso delle Final 4 organizzate dalla stessa Pallacanestro Reggiana nell’aprile 2014 a Bologna e della Supercoppa Italiana del 2015 sono stati i successi sportivi più significativi della sua carriera da dirigente. Sempre da dirigente della Pallacanestro Reggiana ha all’attivo 8 partecipazioni a Coppe Europee, 7 partecipazioni ai play off scudetto della Serie A e 6 Final Eight di Coppa Italia. Nel maggio 2013 è stato premiato dalla Lega Basket come Miglior Dirigente della Serie A per la stagione 2012-2013. Nel giugno 2013 ha ricevuto dal Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde l’attestato di merito per i riconoscimenti ottenuti nell'ambito della Dirigenza Sportiva e per l'importante impegno quotidiano rivolto ai giovani. Nel luglio 2014 la FIP lo ha premiato come Miglior Dirigente 2013-2014 e nel febbraio 2016 ha ricevuto il Premio "Pietro Reverberi" Oscar del Basket, come Personaggio dell’Anno nella stagione agonistica 2014/2015.