Milano, Pianigiani: “Siamo pronti, conterà l'aspetto mentale”
Le parole del coach di Milano in vista di gara 1 dei playoff contro Cantù
Sulla serie con Cantù, il Coach dell’Olimpia ha detto: “Siamo pronti mentalmente a giocare una serie lunga perché è giusto avere rispetto per tutti. Sappiamo che Cantù ha i mezzi per vincere contro chiunque, che è la squadra che di gran lunga segna più delle altre, ma noi siamo pronti anche a vincere sul loro campo, perché l’abbiamo già fatto, conducendo tutta la partita e anche se eravamo in emergenza, privi di Vlado Micov. Nei playoff sappiamo che ad un certo punto per andare avanti devi essere in grado di vincere in trasferta”.
L’avversaria dei quarti di finale è prima nei punti segnati e ultima nei punti subiti, chiaro indice delle proprie caratteristiche: “Sono una squadra che tiene i ritmi alti e ha grande capacità di allargare il campo con giocatori molto duttili. Poche squadre sono riuscite ad abbassare la loro produttività di punti. Ho già detto che mi ricorda la Sassari di Sacchetti perché il gioco libero e la licenza di creare hanno permesso ai giocatori americani di trovare un linguaggio comune e una chimica di gruppo che li rende pericolosi. Dopodiché è vero che così come in qualunque momento possono produrre break, in ogni momento possono anche subirli. Quindi mentalmente dovremo essere molto solidi e pronti, perché la solidità è quella che paga anche davanti ad una squadra che ci crede e ha voglia di superarsi. Noi siamo cresciuti molto nel corso della stagione, anche nelle difficoltà e anche soffrendo: dobbiamo rimanere con la testa sulla serie. Farà la differenza”.
Pianigiani ha chiarito anche la situazione turnover degli stranieri: “Purtroppo non siamo riusciti a rimettere in ritmo Jordan Theodore che fino all’infortunio era stato un giocatore molto importante per noi. In EuroLeague andava a quasi 13 punti di media, il che la dice lunga su quanto fosse stato utile. Adesso è guarito ma dopo due mesi non ha il ritmo degli altri. Confidiamo che nel corso dei playoff possa farsi trovare pronto qualora ci fosse bisogno. Oggi abbiamo un nostro equilibrio, per cui sarà nel corso dei playoff che vedremo se ci sarà la possibilità di distribuire le risorse con Amath M’Baye o in un altro modo. Ma l’aspetto mentale sarà il più importante”.