Pierre: Quello visto in campo frutto di 3 giorni di ottimo lavoro e delle parole del presidente

Caro Entula , per comodità intervengo in questa discussione ... al di là dei tanti discorsi e paralleli ( calcio , scacchi ecct ) rimane un dato Macroscopico : ad oggi la Dinamo , tra tutti i team di serie A , e ' quella che ha raccolto quasi zero in base alle sue potenzialità ed obiettivi . Da due anni e più si va in peggioramento , nonostante almeno L' esperienza dovesse servire a riflettere sul doppio ruolo . Un saluto

Una frase come quella da te citata poteva essere detta solo
da un giocatore di scacchi. Infatti non è una frase biunivoca ma è valida solo
in una direzione. Se si può infatti affermare che gli scacchi assomigliano alla
pallacanestro, non si può affermare il contrario. E non lo si può fare perché negli
scacchi, lo scacchista muove delle pedine fredde, senza emozioni, costrette a
rigide regole di movimento e posizione, nel basket invece i protagonisti sono
uomini o donne che dipendono, nelle loro prestazioni, da mille variabili. In
questo mi associo a quanto affermato da MisterMxyzptlk . Leggendo il suo intervento non ho
mai avuto nessun dubbio sul fatto che sia stato protagonista in uno sport di
squadra. Infatti le sue parole sono evidentemente conseguenza di esperienze
vissute e chiunque abbia vissuto tali esperienze non può non esprimere simili
concetti. Ribadendo un concetto già espresso altre volte ripeto che, secondo
me, i risultati di una squadra sono legati a tante variabili. Esco dal basket e
cito alcuni esempi. Montella viene esonerato dal Milan ed a Siviglia raggiunge
i quarti di champions. Gattuso si porta dietro risultati non proprio eccelsi ed
ora sembra il miglior allenatore del mondo. Conte l’anno scorso al Chelsea
sembrava infallibile, quest’anno è a rischio esonero. Guardiola quest’anno non
ne perde una, l’anno scorso non ne vinceva una. E stiamo sempre parlando di
massimi livelli. Oddo appena arrivato ad Udine sembrava il nuovo sacchi, ora il
suo rendimento non si discosta di molto da quello del suo predecessore Delneri.
Gasperini all’Inter trattato come un appestato, all’Atalanta un profeta. Stessi
allenatori, stesse situazioni. Ma sono le alchimie che sono diverse. E le
alchimie si creano lentamente e si modificano ogni giorno. Nell’anno dello
scudetto della Dinamo, nel primo turno contro Trento, ce lo ricordiamo tutti,
siamo arrivati ad un passo dall’essere eliminati, con le accuse a Dyson e
Sanders di trascorrere le notti nelle discoteche di Alghero ma poi le cose
hanno preso, con grade gioia e soddisfazione di tutti, un’altra direzione.
Alchimie, capacità di gestione degli uomini, uomini che rendono per le loro
possibilità ed oltre. Lo stesso, indiscutibile per me, Sacchetti, l’anno scorso
a Brindisi non ha lasciato un bel ricordo. Eppure è sempre lo stesso Sacchetti.
A volte va bene ed a volte va male. Per fortuna non c'è una sola regola per
vincere. E quindi, dopo essermi tanto dilungato, concludo dicendo che è per
tutti questi motivi che continuo a pensare che trovare un solo colpevole nella
figura del coach sia sbagliato. Nessuno di noi e ripeto, nessuno, conosce quali
siano oggi le alchimie dentro lo spogliatoio. Ciò che appare è che siano un
gruppo di bravi ragazzi, alcuni talentuosi, che sembrano remare nella stessa
direzione del loro allenatore a cui, oggi, forse, manca, un po’ di testa per
arrivare ad essere dei vincenti. Ci eravamo abituati troppo bene con Dyson,
Logan, Sanders, Shane Lawal. Oggi è tutto più complicato, si tratterebbe,
forse, di avere pazienza, goderci comunque il massimo campionato nazionale,
toglierci qualche soddisfazione ed aspettare che i nostri bravi ragazzi
diventino anche vincenti. Qualche tempo fa qualcuno ha scritto che l’unico con
questa caratteristica era Stipcevic (con le dovute differenze riferite al
talento), io, da questo punto di vista, non sottovaluterei Bostic. Spesso gli
ho visto negli occhi quella luce che, al momento, manca in altri componenti
della squadra. Soprattutto in quelli che dovrebbero cantare e portare la croce

 

e di conseguenza questa scelta del doppio ruolo , sbagliatissima , potrebbe diventare tragica perché sta creando sempre più disaffezione e divisione al Palas . Interessi di gestione molto discutibile , in questi due anni mal si confrontano con quanto di buono si sarebbe potuto continuare a fare . E qua anche il ruolo del gm ne viene coinvolto infine .

Non so da dove cominciare.
Potrei cominciare dalla frase non certo mia che il basket sono gli scacchi giocati.

A differenza di molti sport, ma in comune con sport di squadra americani,
la differenza eclatante tra una squadra e un'altra non viene solo dai giocatori, ma moltissimo da come sono schierati.

Per esempio prendiamo ovviamente il calcio, che è un pò se non l'antitesi uno sport piuttosto lontano dalle logiche del basket.
hai un campo ampissimo dove mettere a frutto il talento dei singoli.
Anche nel calcio non metteresti Maradona portiere, ma magari anche terzino il peso del suo talento sposterebbe un bel pò.
Veniamo al football americano, che conosco poco: un quarterback ottimo può essere nullo se non ha "protezione" sufficiente mentre funge da regia, magari i giocatori che fanno blocco intorno non sono tecnicamente raffiunati ma sono grossi e forti fisicamente.
Ora veniamo all'Urss e Yugoslavia anni 70.
La Yugoslavia era più talentuosa dell'Urss, ma perdeva, perché l'urss era più fisicata, più pesante, più alta e forte fisicamente e nei mismatch sotto le plance aveva la meglio.

Ci sono dei giocatori che sanno fare una cosa solo ma la sanno fare benissimo.
Shane Lawall è uno tra questi: non ha tiro, non ha tecnica nel passaggio, ma riceve benissimo e gioca da traino magnificamente recuperando rimbalzi e trasformandoli spesso in tap in.

Ora uno come Lawall, se incontra un coach che non lo capisce, che non sa sfruttare al massimo le sue peculiarità, non rende.

Nei cambi, momento delicatissimo del match, uno come Buscaglia riesce a far ruotare a meraviglia anche poca panca che ha, perchè lo fa in base a chi entra,
se entra un avversario lungo ma lento con 3 falli a carico gli scatena contro un Forray, che tecnicamente non è un gigante, ma furbissimo e veloce, per costringerlo a commettere due falli e tanti saluti al lungo avversario.

Mi rendo conto che mi sto incamminando in un sentiero infinito.
Diciamo che un ottimo allenatore può fare la differenza con una squadra mediocre.

Vitucci, ad Avellino. pur sempre con buoni roster, non ha combinato niente, ciò non è avvenuto a Torino: a Avellino ci voleva un Sacripanti.

Ora veniamo al caso Pasquini.

Continuo a dire che basterebbe pèrocedere per esclusione, vedere gli ultimi tre anni, vedere quanti elementi sono rimasti e i risultati.
In comune ci sono i risultati, piuttosto negativi, e tre "spravvissuti: Stipcevic, De Vecchi e Pasquini.
Ora può darsi che la squadra vada male per la lentezza nel palleggio di Stipcevic, ma io penso che a guardare il curriculum dei 3 e soprattutto il peso che ognuno può esercitare, le rsponsabilità le attribuirei senz'altro a Pasquini.

Osserva il suo curriculum.

Osserva come è entrato in squadra, in sostituzione a fine anno di un allenatore (Calvani) messo ad allenare una squadra offensiva essendo un difensivista.


Se andava bene come rattoppo provvisorio, quando è stato confermato come capo coach molti sono rimasti allibbiti: fa già il GM, da coach non allenava dai tempi di Napoli, in cui prese una squadra in pieno fallimento da cui era fuggito pure il coach titolare, e fece dei risultati che rimangono, in quanto a clamore negativo, STORICI.
Tutte perse, ma perse di 50 e sessanta punti, e non parliamo di A1.

Io vedo come gestisce i cambi Pasquini, a volte sono logico-scolastici, a volte INCOMPRENSIBILI.
Ha una gestione dei punto a punto disastrosa, delle chiamate dei falli strategici peggiore ancora. Non calcola se si è in bonus.
Manca Planicic e mette una squadra di nani contro il Portel lasciando libero Hassel di fare esattamente ciò che vuole, si fa recuperare un capitale di vantaggio e NON CAMBIA, non si accorge nemmeno che sis ta affondando.

Ma a prescindere da questo, se ti dicessero che in una squadra che ha vinto due anni prima TUTTO, ok, con un altro roster, metteresti un esordiente o quasi?
Lo metteresti per risparmiare in una squadra che spende poco e vuole salvarsi.

Sassari spende tantissimo in proporzione al suo budget per i giocatori, perché non lo fa per il coach?
Il coach è l'elemento meno dispendioso.

Cioé fai la spesa riempiendoti di caviale e poi risparmi sui sacchetti?(ehm, non è allusione).

Così, alla cieca, mi avessero detto dopo tre anni di assenza magari in gita su Marte "Gino, sai che con Pasquini la Dinamo ha vinto lo scudo?" sarei svenuto per la sorpresa.

Questa squadra dalla in mano a banchi o Trincheri, e vedi che saremmo a pari punti con Avellino o con Milano, stesso roster.

la motivazione te la da il coach, se i giocatori son molli iporeattivi e ci vuole la sculacciata del presidente ogni tanto, vuol dire che Pasquini non riesce a gestirli, non che sono cattivoni. Sno professionisti, hanno giocato con squadre più forti della nostra e con noi stanno rendendo poco.

sì ma non farli cantare se no roba di nubifragi caz!

Rispondo a te perché il mio
ragionamento è conseguenziale alla discussione ma si tratta di un
ragionamento che faccio in generale e che riguarda tutti e non te in
particolare.
Seguo il blog da circa un paio d'anni
ma, come puoi renderti conto dal numero dei miei 3D, mi ci sono
iscritto da pochissimo.
La titubanza ad entrare in questa
comunità è stata causata principalmente dal fatto che, benché ci
siano degli ottimi interventi di tipo “tecnico” che mi fanno
vedere pregi e difetti del basket (in generale) e della Dinamo (in
particolare) da diversi interessanti punti di vista, nel blog, imho,
ci si è un po' incartati sul problema dell'allenatore, nel bene e
nel male.
Sinceramente questo sull'allenatore è
un argomento che non mi appassiona in quanto, avendo praticato sport
di squadra, ritengo che vittoria o sconfitta non possano dipendere da
un unica persona, regola per me valida che applico anche sul lavoro.
Anche il discorso che il coach sia
quello che “entra nella testa dei giocatori e fortifica le menti”
penso valga solo sino ad un certo punto altrimenti, per fare un
esempio eclatante, un potenziale campione come Balotelli, prima o
poi, avrebbero espresso performance eccezionali con continuità,
mentre ciò non è avvenuto nonostante il numero e la qualità degli
allenatori che lo hanno avuto in squadra (volutamente non ho voluto
citare Alessandro Gentile per non urtare la suscettibilità di
nessuno).
Pur convinto della buona fede di tutti,
mi sembra anche che qualcuno, alla fine, sia autocondizionato dal
personaggio che si trova costretto ad interpretare per sostenere o
detrarre l'allenatore ed in proposito ricordo la surreale discussione
sull'incidenza dell'espulsione di Pasquini nella gara vinta contro
Bologna.
Detto ciò, per la Dinamo le mie pars
costruens e destruens sono sempre in lotta tra loro e qualche volta, a braccia cadute, ne manderei a quel paese più di uno, ma sempre per il bene della squadra :-)

E' il vero sogno di Sardara : presentare Sanremo in coppia con Pasquini.
Tutti i 12 giocatori in campo cantano. E alla fine i vincitori si battono il petto con Stip & Tavernari. Le edizioni storiche con Mike e Pippo Baudo saranno dimenticate!

Ormai sei segnalato nei posti di frontiera.
Se rientri nell'Isola ti arrestano per le denunce della LIPU, del WWF, di Greenpeace e della Signora Longari!
Se vedremo i giocatori della Dinamo Sardara a Sanremo ora sappiamo il perchè!

....mentre quello visto in campo nel corso degli ultimi tre campionati cos'è ? No, sai, a prima botta verrebbe da chiedersi se anche questo totale fallimento sia opera dell' Eroe dei due ruoli e di MiniMe......

In fondo S&P non si accorgono , con questo andazzo , di creare gravi contraddizioni tra loro stessi e far resistere sempre più il confronto , a loro notevole svantaggio , con la gestione di Meo Sacchetti .

Concordo Frank , l( anche se rischio con tutto questo consenso sulle considerazioni , Entula si dispiace e un po' ha ragione ... )

Bet , ma dove trovi tanta ispirazione ...

Insomma , dove i sistemi sono stati davvero seri ... e io che dubitavo di tanta capacità !

E' la squadra delle cinciallegre.
Passeriformi appartenenti alla famiglia dei Paridi (curiosa l'analogia con il Paride omerico noto per la sua bellezza ma non certo per il suo eroismo).
Wikipedia dice che diventa facilmente confidente nei confronti dell'uomo, può arrivare ad accettare il cibo offertole direttamente con le mani.
Wikipedia dice anche che il suo canto vario e melodioso, udibile tra metà gennaio e giugno, si articola prevalentemente da 2-3 sillabe ripetute; non è raro che imiti
gli altri uccelli nel loro canto.
Le nostre cinciallegre non fanno eccezione.
Ha iniziato a cantare Bamforth a gennaio il giorno 18 col suo Instagram, la mia sensazione è che più che imitare uccelli (probabilmente i pavoni), siano indotti dagli stessi pavoni ad imitarne il canto.
Qualche amico si diverte a sfottermi spesso con riferimenti al mondo animale con puma, serpenti a sonagli e tirannosauri :)))
Purtroppo la mia ammirazione ornitologica nello sport si ferma alla falconeria.
Anche a Sassari un tempo eravamo abituati ai rapaci, uccelli che cantano poco e niente, che una volta puntata la preda non lasciavano scampo.
Erano indubbiamente guidati da un abile falconiere.
Ora invece restiamo con questi uccelli canterini che imitano il canto di un pavone e al posto di un falconiere abbiamo un pollo.
Temo che se il grande Mike Buongiorno potesse resuscitare ci direbbe :" Cari amici sassaresi, siete proprio caduti nell'uccello!"

Il carisma come l'autorevolezza non si compra al mercato un tanto al chilo, le persone nascono con queste caratteristiche, c'è chi non deve sollevare il tono della voce per essere ascoltato, c'è chi riesce a caricare i giocatori nei momenti difficili a cambiare l'inerzia della partita a far sentire ogni giocatore importante, il migliore.
Le cose che dice Pierre le abbiamo già sentite da Stipcevic, Tavernari, Bamforth, Polonara, ma poi ritorna tutto come prima, perchè...nel momento in cui un presidente entra in gioco in prima persona, vuol dire che al coach manca quel carisma, quell'autorevolezza che ti consente di raggiungere certi risultati, o forse queste caratteristiche viaggiano a braccetto con la capacità professionale?

Siamo a Marzo. Non distanti dai PO. Squadra nuova, per carità, quindi necessitante il tempo per la costruzione della chimica, per la definitiva caratterizzazione del proprio ruolo. Si parla dell'intervento di Saradara, che è un pò qeullo che mi ricorda il ritiro al geovillage dell'anno scorso, che effettivamente ha prodotto maggior "durezza mentale" ma anche semplicemente concentrazione nei giocatori.

Ma è Marzo.
Accorgersi A MARZO che 90 punti sono tanti, quando ne abbiamo subito sempre tanti, questo "dobbiamo migliorare ancora in difesa (oper quando l'appuntamento? Per Giugno?" sa di scolari bravi che hanno vissuto di continue ore di autogestione finché il preside, e non gli insegnanti, è intervenuto, e lo ha fatto quest'anno diverse volte, a dare una strigliata.

Cosa manca in questo contesto, in queste intenzioni finalmente nobili, ma le stesse di mesi orsono? Gli insegnanti, scendendo dalla metafora, il carisma del coach.

Un coach che, al di la di almeno 5 partite perse per colpa strettamente sua (non sto a citarle, praticamente quasi tutte quelle perse quando eravamo punto a punto) non sa dare una linea guida né con autorità né con competenza o almeno con coerenza, o forse fallace in autorità proprio per quel maledetto pregiudizio che abbiamo noi di fronte a un tecnico, che sia un idraulico o un geometra, che è al suo primo lavoro. Cioè che l' augurabile (almEno questo) CARISMA non si trasmetta ai giocatori perché in fondo in fondo sanno che del coach Pasquini precedente non ci sono tracce in A1, se non quelle discutibili dell'anno scorso?

questa squadra ha fatto più restart lei ( a parole )che un pc di 6 anni con sistema operativo Microsoft.
oramai siamo al ''Bee Lee 5.0'' , peccato che giri ancora in beta...

invece capita ed è capitato in passato anche da altre parti.
nell Egitto dei faraoni, nel Celeste Impero cinese, nella Corea del Nord odierna.

I giocatori della Dinamo sono diventati i più loquaci del mondo da un po' di tempo , regolarmente convinti del bene fatto quando da Stefano e quando da Federico . Chissà perché non succede niente di simile da altre parti o non capitava questo si tempi di Meo .

la sua riconferma e stato un grande colpo di mercato

Oppure fargli fare la stessa dichiarazione ad ogni partita, così il filotto si allunga. Scherzi a parte, al di la degli infortuni che, a mio parere hanno avuto il loro peso, danno tutti la sensazione di una certa immaturità e conseguente fragilità mentale.

Credo che sia il 5* "ripensamento" in chive di squadra dichiarato.
Un ennesima dichiarazione di intenti tipo "Ora abbiamo capito. Da qui in avanti
applicheremo un nuovo sistema squadra".
Tutto benissimo, un restart con risultati positivi a seguito non può che accendere speranze.
Il problema è che una dichiarazione fotocopia è stata fatta a turno da cinque giocatori diversi Ogni volta c'è stato c'è stato un filiottino di due o tre vittorie, e poi punto e a capo.

Che dire: speriamo questa dichiarazione faccia eccezione.