Matteo Bonetti: Non dormirò a lungo. E se dormirò, avrò gli incubi. Perso per sfortuna
Le parole del patron della Leonessa Brescia a 24 ore dal KO in finale di Coppa Italia: Complimenti a Torino, avevano la testa più sgombra. Anche se la finale, al pari nostro, se la sarebbe meritata Cremona
Bonetti ha parlato a Il Corriere della Sera edizione Brescia.
“Non dormirò a lungo. E se dormirò avrò gli incubi. Siamo tutti distrutti. Da uomo di sport so che si deve ripartire e da dirigente so che 20 mesi fa non eravamo neanche in Serie A: stiamo costruendo qualcosa che a Brescia non si era mai visto. Ma sono scosso così come i miei giocatori è stata una notte insonne per tutti. Del resto, la partita era ormai vinta, l'avevamo preparata benissimo con il nostro allenatore. Perché abbiamo perso? Sfortuna, che ci vede sempre benissimo. L'ultimo possesso è stato iellato. E un paio di frittate nostre. Se devo scegliere due momenti chiave, dico il contropiede concesso a Torino a fi- ne secondo quarto dopo un libero sbagliato da Moore e i tre tiri da tre punti lasciati a loro quando ci eravamo issati sul +9 nel terzo quarto. Non c'è un colpevole, la caccia al capro espiatorio è figlia di una cultura sportiva italiana che non è la mia e non dev'essere quella della città. In una finale però ogni distrazione si paga cara” ha aggiunto Bonetti. “La partita? Non la rivedrò mai. Complimenti a Torino, avevano la testa più sgombra. Anche se la finale, al pari nostro, se la sarebbe meritata Cremona. E forse sarebbe finita diversamente”.