Pianigiani: Scudetto obiettivo primario. Gentile? Inutile parlarne ora, ma non ho preclusioni
Il coach di Olimpia Milano: Sull'EuroLeague vede il bicchiere mezzo e mezzo. A Milano un contesto sano e ambizioso. Sul tetto stranieri auspico dialogo con le proprietà, abbiamo la fortuna di avere gruppi imprenditoriali importanti
SULL’EUROLEAGUE
«Dopo cinque mesi di lavoro vedo il bicchiere mezzo e mezzo: è pieno perché ci siamo come identità di lavoro e non siamo mai stati superficiali, è vuoto perché ci mancano alcune vittorie di grido per aumentare la nostra autostima».
SUL PROGETTO MILANESE
«Vedo giocatori partecipi, una squadra viva e una società competente. L'Olimpia è il posto migliore per fare basket, è un club proiettato nel futuro che non si deprime ma cerca soluzioni con entusiasmo. Kuzminskas ha scelto noi per la solidità del progetto. Sento di poter lavorare al meglio qui, non mi sento mago o un domatore del circo: io metto la firma in un contesto sano e ambizioso».
SUL TETTO STRANIERI
«Non so come saranno i regolamenti ma so che l'Olimpia si farà trovare pronta. Noi abbiamo un buon nucleo di azzurri, senza dimenticare Fontecchio che sta facendo benissimo a Cremona in prestito. Le regole spettano a chi fa la politica del basket, serve un dialogo con le proprietà per trovare una formula giusta: abbiamo il privilegio di poter contare su grandi gruppi imprenditoriali che sanno valorizzare e migliorare il nostro prodotto».
SU ALESSANDRO GENTILE
«Non ha senso parlarne ora ma non perché abbia preclusioni. Lui gioca in un club che ha un proprio progetto e noi non possiamo permetterci di pensare all'anno prossimo, dobbiamo ottenere il meglio da questo gruppo per raggiungere i nostri obiettivi».
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