Virtus, più poteri a Baraldi: Bisogna avere un comportamento adeguato alla maglia che si veste
Baraldi conferma la fiducia a coach Ramagli: "Credo che ora si debba dargli il tempo di lavorare. Non credo che una sconfitta con Torino possa metterlo in discussione" e aggiunge Non verranno tollerati, anche nella vita privata, comportamenti non corretti
Nella conferenza è stata confermata la fiducia a coach Ramagli ed è stata annunciata una strigliata ai giocatori a cui è richiesto di essere professionisti anche nella vita privata.
Questo un estratto della conferenza stampa ripreso da Bolognabasket.
"In A1 si può vincere o perdere, ma serve anche portare avanti dei valori. Non siamo cambiati noi, ma è cambiata la tipologia di giocatori: in A2 eravamo una famiglia, ora ci sono giocatori ancora più professionisti rispetto al basket, mettendo insieme una squadra di grandi individualità, e forse serve un mea culpa. Abbiamo scritto Segafredo sulle maglie, utilizziamo il basket per portare avanti la nostra immagine nel mondo, e i modi sono fondamentali. Noi abbiamo finanziato la società, ma non ce ne siamo occupati a tempo pieno. Quindi non mettiamo assolutamente in discussione il presidente Bucci, abbiamo un allenatore che non può essere diventato brocco dopo tre mesi e abbiamo Julio Trovato. Gli azionisti di solito fanno il loro dovere quando mettono i soldi, ma anche quando capiscono che lo stanno facendo bene. Abbiamo allora deciso, in accordo con Albertini e Fornaciari, di sintetizzare il presidio nella proprietà in una persona: non avevamo sostituito Loredano Vecchi, ma serve un qualcuno in un ruolo di rappresentanza senza che ad esporsi sia l’allenatore ma la proprietà. Nelle ultime partite la squadra ha trovato meno motivazioni, domenica abbiamo incontrato una squadra che non riceve stipendi da mesi ma che sembrava fatta di diavoli assatanati. Noi siamo pronti a pagare puntuali gli stipendi, ma siamo gente seria".
"Sulla mia persona, si sintetizzerà questo ruolo: non sarò Amministratore Delegato, ma sarò più presente nella società. Non è mandando via l’allenatore che si risolvono gli stipendi, abbiamo un budget di stipendi da Eurolega e una classifica da retrocessione, quindi non hanno sbagliato solo Ramagli o i giocatori, ma anche la società. Ora cercheremo di risolvere le problematiche, per capire non tanto i problemi tecnici (non sono il mio lavoro) ma quelli comportamentali. Dobbiamo andare in campo per vincere e non per fare gite in giro per l’Italia. Abbiamo investito molto, e molto sugli atleti italiani, stiamo riportando Alessandro Gentile in una Nazionale il cui capitano è sempre nostro e preso poi un altro azzurro. Non abbiamo preso mercenari ma italiani, perché siamo una azienda italiana e questo deve essere il percorso".
"Parlerò con Ramagli, penso che voglia andare avanti, poi si parlerà con la squadra per capire se vanno tutti d’accordo, do per scontato che sia così: tutti dobbiamo remare nella stessa direzione, e chi non lo pensa, non essendo questa una prigione, vada a casa. Preferisco perdere con in campo Pajola e i giovani, o altrimenti si va in campo per vincere".
"Bisogna avere un comportamento professionale adeguato alla maglia che si veste. La sintesi è questa: staremo vicini alla società per raggiungere l’obiettivo di portare della serenità, dato che non basta avere il capitano della Nazionale, se questo fa 0/11 da 3 nelle ultime due gare. Se lo ha fatto è perché non è sereno. Comunque, non verranno tollerati, anche nella vita privata, comportamenti non corretti, poi ora nei social si può capire tutto".
"Ramagli non è in discussione? Credo che ora si debba dargli il tempo di lavorare. Non credo che una sconfitta con Torino – se avviene nel modo sportivamente corretto – possa metterlo in discussione. Ora ha la proprietà che lo protegge, lui è in difficoltà dal punto di vista professionale, è normale che sia così. Il dovere che ha l’azienda è quello di aiutare un proprio collaboratore in difficoltà, e non di buttarlo a mare".
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