Trofeo Ferrari, Virtus Segafredo cede a Brescia nell'ultimo quarto
87-74 il risultato finale

(15-20, 41-38, 63-61)
GERMANI BRESCIA: Landry 21, Moore 12, Vitali M. 11, Vitali L. 4, Hunt 19, Mastellari, Thioune ne, Veronesi ne, Fall 4, Traini 7, Sacchetti 9, Bushati. All. Diana
VIRTUS SEGAFREDO: Lafayette 4, Umeh 9, Aradori 12, Ndoja 10, Slaughter 4, Gentile S. 8, Rosselli 4, Gentile A. 19, Jurkatamm ne, Lawson 4, Berti ne, Petrovic ne. All. Ramagli
ARBITRI: Terranova, Saraceni, Tallon
NOTE: t2 BS 21/36 BO 16/32; t3 BS 9/29 BO 9/18; tl BS 18/22 BO 15/20; rimb BS 21 (6 off, Moore 5) BO 29 (off. 5, Slaughter 7). Espulso Lafayette al 31’.
di Marco Tarozzi
MONTICHIARI (BS) – Di fronte, questa volta, i padroni di casa. Nella seconda giornata del Trofeo Ferrari, al PalaGeorge di Montichiari, Virtus Segafredo deve fare i conti con la voglia di riscatto della Germani Brescia, che ieri, perdendo il totem Dario Hunt dopo undici minuti di gioco, ha provato a mettere un freno ai campioni di Polonia dello Stelmet, ma alla fine ci ha lasciato le penne. Stavolta non ci sta, Brescia: vuole una vittoria davanti al suo pubblico, lascia sfogare la Virtus per mezz’ora (sui primi 30, la truppa di Ramagli resta davanti per 24), poi allunga nell’ultimo quarto, segnato già al primo minuto dall’espulsione di Oliver Lafayette, che è un vero e proprio spartiacque. Fine della preseason: sette giorni serviranno ad Alessandro Ramagli per registrare il meccanismo, e si partirà anche da questo stop.
“Per mezz’ora c’è stata partita”, spiega il coach, “nell’ultimo quarto abbiamo avuto un evidente calo fisico. Evidentemente ci manca ancora qualcosa per poter giocare due partite intense in ventiquattr’ore. Oggi ho voluto lasciare parecchio in campo Alessandro Gentile e Aradori, per cercare risposte. Abbiamo perso molti palloni, e anche questa è stata una chiave della sconfitta su cui rifletteremo”.
PRIMO QUARTO – Questa volta Brescia ha il suo gigante. Dario Hunt si è ripreso dal malessere intestinale che lo ha bloccato ieri. C’è da subito anche Pietro Aradori, ed è la prima volta in assoluto: vale la pena festeggiare con la tripla che apre i giochi, e in assoluto con i primi cinque punti bianconeri. Poi tocca a Slaughter, che annulla la prima fuga della Germani. Per provare l’allungo, serve la grinta del leone Ndoja, che mette quattro punti in fila per il 9-12 di metà quarto. Brescia insiste col quintetto di partenza, dove lavorano duro due bolognesi nati e cresciuti in Porelli, Luca e Michele Vitali. La Virtus risponde subito con la sua accoppiata, i Gentile Brothers. Alessandro entra negli ultimi tre minuti col passo giusto, andando subito a referto, mentre capitan Rosselli rileva Ndoja. Il ritmo non rallenta, ma il punteggio si inchioda sul 12-14, a un minuto dalla prima sirena. L’ultimo giro di lancette lo inaugura proprio l’ex, Michele Vitali, con la tripla del sorpasso. Ma prima Lawson poi Lafayette (1/2 dalla lunetta) portano Bologna avanti. E Umeh, come sempre ispirato, entra in partita con la tripla del 15-20.
SECONDO QUARTO – E’ subito Ale Gentile a dare il massimo vantaggio, +7 (15-22) prima della tripla di Traini. Ma Stefano, tentando di mettere una pezza ad una persa di Lawson, si prende un antisportivo che Sacchetti concretizza dalla lunetta. Umeh e Landry si sfidano a colpi di triple, Fall riaggancia (25-26) dalla lunetta, Segafredo produce molto in attacco ma non concretizza, ma anche Brescia si ferma contro il muro bianconero. E’ Stefano Gentile a far ripartire il punteggio, anche lui dalla distanza, e ancora è Landry a mettere la toppa, poi Hunt trova da un assist di Luca Vitali la schiacciata del pari (29-29). Si scuote la Virtus con Lawson e Ale Gentile, e la tripla di Lafayette chiude un parziale di 0-7 che la riporta a +7 (29-36). Un minuto e Hunt e Moore hanno già riaperto la sfida, col controparziale di 8-0 che vale il nuovo sorpasso (37-36). Il primo, ancora minimo, allungo di Brescia ha la firma italiana: Sacchetti e Luca Vitali portano la Germani alla pausa lunga sul + 3 (41-38).
TERZO QUARTO – “La prima cosa bella” è il gioco da tre di Aradori, che annulla un + 4 Germani e riporta sotto la Segafredo, che poi con Ale Gentile mette la freccia. E’ fluido il gioco in attacco dei bianconeri, Aradori illumina e Ndoja concretizza con due triple di fila. In tre minuti di gioco, il parziale dice 1-11 per la Virtus, che scrive l’ennesimo +7 (42-49). Con pazienza la Germani si riorganizza, trovando ancora luce da Moore e Vitali, e concretezza da Hunt. Ale Gentile toglie dall’angolo Bologna con la tripla del 50-54, ma ora è di nuovo Landry a produrre idee e punti per Brescia, che si aggrappa alla partita. Ed è ancora italiana la firma dell’ennesimo sorpasso, con Sacchetti e Traini: 59-58 Brescia, a uno e mezzo dalla terza sirena. La Germani chiude i portoni dietro, Bologna fatica a concretizzare la manovra e nell’ultima azione prima della sirena si gioca i ventiquattro chiudendo a fatica, con un tiro corto di Ale.
ULTIMO QUARTO – Lafayette è fuori causa in meno di un minuto: una sportellata ai danni di Traini gli costa l’espulsione. E’ una svolta: la Germani si dà forza e vola sul + 9 (70-61) in un altro giro di lancette, e adesso è la Segafredo a cercare di rimettere ordine alle idee. Nervosismo e difese a denti stretti, da entrambe le parti, ma è ancora Landry a bucare quella bianconera da lontano. La Virtus si ripiega su sé stessa, i cazzotti di Brescia ora fanno male, e in tre minuti e mezzo gli unici due punti realizzati sono quelli di Rosselli dalla lunetta. Landry sale in cattedra, coplisce duro e lascia il segno. Due triple sue, una di Moore e la Germani scappa via: a metà dell’ultimo quarto è sull’81-65. Prova ancora a correre, la Virtus, ma corre anche il tempo e tutto si fa più complicato. Sforzi raddoppiati, ma sono 13 i punti bianconeri nell’ultimo quarto, e non può bastare per rientrare in partita. Arriva la resa, su cui la Germani allarga la forbice, ma ormai il risultato finale vale solo per gli annali del Trofeo Ferrari.