Vincenzo Esposito: Sarei propenso ad un'esperienza all'estero
Il coach dell'anno in scadenza a fine anno con Pistoia: Ma del futuro mi piace parlare a bocce ferme
Vincenzo Esposito, coach dell’anno LBA 2016-2017, si racconta in una lunga intervista concessa ad Andrea Tosi de La Gazzetta dello Sport. E ovviamente, c’è spazio anche per il futuro: «Il mio contratto scade a giugno. Mi piace parlare del futuro a bocce ferme. Il club sa che per esigenze famigliari sarei propenso ad un’esperienza all’estero. Ho una famiglia in Spagna e una figlia negli Usa. Ma non farò altri calcoli: sono nato e morirò in campo».
Ritorno negli Usa? «Preferisco il college. I miei coach di riferimento sono Bill Self di Kansas e Jay Wright di Villanova. Non seguo i santoni».
Con Andrea Barocci del Corriere dello Sport, invece, si parla di playoff e non solo: «Varese, Cantù e Brindisi hanno deluso rispetto al loro potenziale. Altri, come Pistoia, Capo d’Orlando e Trento hanno fatto bene. Adesso? Milano al completo, senza infortunati, è sopra tutti. Ma quest’anno ha dovuto sopportare diversi problemi e defezioni. In questi casi può rischiare con Venezia ed Avellino. Anche noi li abbiamo sconfitti senza Sanders e Simon».
Chiusura finale: «Spero venga data a tutti la possibilità di giocare. Non è che le prime quattro classificate debbano andare avanti per forza solo perché hanno speso di più».
Ritorno negli Usa? «Preferisco il college. I miei coach di riferimento sono Bill Self di Kansas e Jay Wright di Villanova. Non seguo i santoni».
Con Andrea Barocci del Corriere dello Sport, invece, si parla di playoff e non solo: «Varese, Cantù e Brindisi hanno deluso rispetto al loro potenziale. Altri, come Pistoia, Capo d’Orlando e Trento hanno fatto bene. Adesso? Milano al completo, senza infortunati, è sopra tutti. Ma quest’anno ha dovuto sopportare diversi problemi e defezioni. In questi casi può rischiare con Venezia ed Avellino. Anche noi li abbiamo sconfitti senza Sanders e Simon».
Chiusura finale: «Spero venga data a tutti la possibilità di giocare. Non è che le prime quattro classificate debbano andare avanti per forza solo perché hanno speso di più».
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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