La cura Recalcati funziona: Cantù espugna il PalaMaggiò 85-79
Splendida la prova di uno stellare JJ Johnson, autore di 35 punti. Per Caserta è Diawara l'ultimo ad arrendersi
PRIMO QUARTO.
Dell'Agnello decide di dar via al match con il quintetto delle ultime tre giornate, che prevede Berisha nel ruolo di guardia, con Sosa e Diawara tra gli esterni e Putney e Watt sotto canestro. Recalcati risponde con Dowdell, Cournooh, Pilepic, Johnson e Calathes.
Cournooh, molto positivo domenica scorsa, infila in penetrazione i primi due punti dell'incontro. È Diawara, con un gioco da tre punti, a dare il vantaggio ai padroni di casa. Cantù propone immediatamente una difesa a zona che imbriglia l'attacco bianconero mentre Johnson prima (di tabella) e Calathes poi mandano a referto due triple che valgono il 3-8. Edgar Sosa, sempre dalla distanza, riesce ad accorciare le distanze, ma la Mia piazza un parziale di 4-0 che le dà il nuovo massimo vantaggio sul 6-12.
La Pasta Reggia si affida al solo tiro da tre punti in attacco, subendo in retroguardia le offensive canturine. Sul 6-14, Dell'Agnello ritiene di aver visto già abbastanza e ferma la partita con il primo timeout dell'incontro.
Sosa trova subito due punti dopo la sospensione, poi entrambe le squadre si bloccano, lasciando il punteggio invariato per più di tre minuti.
Anche Caserta schiera la sua match up, ma Cantù resta solidamente con la gara tra le mani, arrivando a chiudere la prima frazione di gioco avanti di oltro dieci lunghezze sul 10-21. I bianconeri nei primi 10' tirano 4/20 dal campo.
SECONDO QUARTO.
Cantù abusa di una Juvecaserta ai limiti dell'inguardabile e con la prima tripla di giornata di Pilepic vola sino al +14 (10-24). Un parziale di 6-0 di Sosa e Diawara dona all'incontro rinnovato interesse e Recalcati ferma il buon momento dei padroni di casa con un timeout.
Una Pasta Reggia fin lì imbarazzante nel tiro da tre visto l'1/9 con cui inizia il match, improvvisamente trova due conclusioni pesanti che riaprono definitivamente l'incontro (24-28). I brianzoli però, ogni qualvolta si trovano in difficoltà, si affidano alle sapienti mani di un Johnson già arrivato a quota 15.
È proprio l'ex Pistoia a dare nuova linfa agli ospiti, seguito a ruota da Cournooh. Così, sul 26-33, Caserta si rifugia in un'altra sospensione. Una tripla di Berisha chiude il primo tempo sul 29-33, ma lo spettacolo del campo è a dir poco imbarazzante.
TERZO QUARTO.
Una schiacciata di Putney prova a riaccendere il pubblico casertano, prontamente spento da una tripla di Pilepic dall'angolo in mezza transizione. La Pasta Reggia prova a dar con continuità palla ad un Watt che nel primo tempo ha chiuso con una virgola, e quantomeno il lungo riesce a procurarsi due liberi che trasforma. Callahan, nell'altra metà campo, lo costringe però al fallo su tiro da tre ed è infallibile dalla lunetta.
L'unico a dar problemi concreti alla Mia è Putney, arrivato in un amen a quota otto punti dopo aver chiuso anche lui i primi due quarti senza marcature. Johnson è però un rebus irrisolvibile per Dell'Agnello, che prova a ruotare su di lui tutti gli uomini a sua disposizione senza ottenere differenti risultati (38-45).
Cantù, come Caserta, ha ogni tanto dei prolungati blackout, e Diawara ne approfitta per riportare la Pasta Reggia fino al -3 che obbliga Recalcati alla sospensione. La reazione dei brianzoli non si fa attendere e, grazie anche ad errori grossolani della difesa casertana, un controbreak di 4-0 è immediatamente servito.
I padroni di casa vengono tenuti in piedi esclusivamente da un Diawara 'on fire' che sigla gli ultimi nove punti dei bianconeri. Bisogna però pur sempre fare i conti con Johnson, che al 26' ha a referto 24 punti. La successiva tripla di Cournooh rispedisce Caserta ad una distanza in doppia cifra.
Sosa infila due liberi e Linton Johnson, con un canestro ed un gioco da tre punti, sigla il nuovo -3 (54-57). La Juve alza i toni della radio in difesa, costringendo Cantù all'infrazione dei 24", e Sosa regala a Linton Johnson un cioccolatino che vale il secondo gioco consecutivo da tre punti. Viene ritrovato così l'equilibrio a quota 57 esattamente a 10' dal termine.
ULTIMO QUARTO.
Caserta riprende il discorso interrotto dall'intervallo e con una tripla di Berisha rimette il naso avanti. Due liberi di Diawara segnano la prima vera fuga bianconera, ma Cantù non ci sta: Pilepic risponde da oltre l'arco, interrompendo il flusso bianconero. Sosa ritrova il momentaneo +4, ma un puntuale Parrillo, dall'angolo, punisce con una tripla.
La partita improvvisamente, dopo il mortorio dei primi 30', sale di tono e alla festa si iscrive anche Berisha, che con un gioco da tre punti crea un nuovo piccolo gap (67-63). Quanto fatto dal kosovaro viene immediatamente eliso da una tripla di Acker, che punisce le rotazioni vorticose della Pasta Reggia.
JJJ improvvisamente si risveglia, anche perchè per un paio di azioni riesce a liberarsi dall'ottima marcatura dell'omonimo casertano, e mette a segno 7 punti filati che valgono il nuovo vantaggio ospite sul 71-73.
Per un Johnson in maglia ospite, c'è un Diawara con la canotta casertana: il francese infila una tripla siderale e rimanda nuovamente i padroni di casa in vantaggio. A mettere a tacere il tifo bianconero è Acker, che con una bomba centrale regala a antù la leadership nel punteggio. Sosa pareggia dalla lunetta e Cournooh punisce in penetrazione per il 76-78. Ad 1'38" dalla fine Darden va in lunetta: il suo 1/2 lascia speranze a Caserta, che vuole organizzare bene il successivo attacco e chiama timeout. Diawara trova solo il ferro da tre punti e Johnson manda a referto i suoi punti numero 32 e 33.
A 60" esatti dal termine il punteggio recita 76-81. Dell'Agnello spende così il suo ultimo timeout: Sosa e Johnson sbagliano, Berisha la piazza da tre:79-81. Dowdell viene mandato in lunetta e la sua mano non trema. C'è tempo per Johnson per sigillare con una schiacciata reverse il 79-85.
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