Paolo Lepore: 'Surclassati in avvio di gara, sbagliato l'atteggiamento dell'approccio'
Il disappunto e la preoccupazione del coach Vanoli per la pesante sconfitta interna subìta da Trento, e che restituisce alla formazione biancoblù l'ultima posizione in classifica a causa della concomitante vittoria di Varese
E’ da considerare, tuttavia, il valore di un avversario, già reduce da una prestazione maiuscola la scorsa domenica, con l’avversario mantenuto a quota 48, grazie ad una grande condizione palesata anche questa sera.
“La verità è che Trento ha giocato al triplo della nostra velocità. Con Sutton hanno cinque giocatori in campo che mettono le mani addosso. Ma se l’avversario mette le mani addosso, noi dobbiamo fare qualcosa per farcele mettere di meno. Se l’avversario mi limita in questo modo, io mi devo adeguare; ma se non lo faccio, ovvio che vado sotto. Era una partita da vincere, invece non ho mai avuto l’impressione di poterla vincere; ma, anche quando abbiamo preso fiducia da alcuni buoni canestri consecutivi, abbiamo sempre subìto canestro al primo ribaltamento. Ed è questo che non dobbiamo permettere che accada. Dobbiamo anche capire che gli avversari ci conoscono, e che tendono a mettere fuori causa Holloway. Ma noi dobbiamo sopperire con energia, inerzia, determinazione. Un rimbalzo offensivo, da quale schema dipende, se non dalla voglia e dall’energia di andare a prenderlo? Ovvio che dobbiamo anche migliorare in attacco: avere concluso la seconda partita consecutiva a quota 59 ne è l’evidenza”.
Volendo scendere nello specifico, in quale aspetto potremmo individuare il problema?
“La paura. Abbiamo subìto per tutta la partita, ho visto una squadra impaurita. Se andiamo a rivedere le partite, le nostre prime azioni difensive sono state ben diverse. Dunque, dobbiamo cambiare. Quindi, in allenamento i falli non esisteranno più, perché in partita non dobbiamo aspettare la chiamata arbitrale, e convincersi che, in partita, prima che arrivi il fallo, bisogna essere disponibili a prendere quattro/cinque botte. Rimproverare o lamentarsi del compagno di squadra non serve”.
Pare che la pausa abbia giocato a vostro sfavore.
“Ci ha evidentemente tolto ritmo. Ma la mia squadra non può presentarsi così. Io da questa situazione voglio uscire: auspico di essere seguito dai giocatori, per riprendere la strada che avevamo intrapreso, ma che ora abbiamo smarrito”.