Serie A, Pesaro rovina la festa di Oscar vincendo a Caserta: 82-87 il risultato finale
Ottimo Jones, Jasaitis decide la partita con due triple nel finale
Le due formazioni attraversano differenti momenti di forma, con i casertani lanciati verso le Final Eight ed i pesaresi che ristagnano nella bassa classifica. Ma Juvecaserta-Vuelle non è mai una partita come tante, per moltissimi motivi, a partire dalla storica rivalità.
PRIMO QUARTO.
Starting five usuale per coach Dell'Agnello, che ritrova entrambe gli infortunati, Bostic e Czyz, ed inizia la gara con Sosa, Bostic, Gaddefors, Putney e Watt. Piero Bucchi propone Harrow, Fields, Jasaitis, Jones e Nnoko.
In un PalaMaggiò ancora in clima festante è la Vuelle a spingere per prima sull'acceleratore, aprendo il match con un 4-0 firmato Jones-Nnoko. Caserta si riavvicina con un canestro dal post di Watt, ma la gara è in avvio davvero brutta: riaperture nel nulla, airball, infrazioni, palle perse da ambo i lati.
La Pasta Reggia trova il pareggio grazie a Putney, che ruba palla e vola in contropiede a schiacciare, ma le mani dei casertani sono molto fredde, soprattutto quelle di Watt, che inizia con un per lui inusuale. Con fatica i padroni di casa iniziano a carburare e, sulla seconda schiacciata di Putney, vanno in vantaggio 9-6. Bucchi inizia ad essere preoccupato, anche perché i suoi ragazzi riescono a perdere 8 palloni in soli 6'30, e così chiama timeout.
La consultinvest prova così ad attingere dalla panchina, che si fa trovare pronta solo con Thornton. A meno di un minuto dal terminde della prima frazione il punteggio è da minibasket, 11-10, e Dell'Agnello chiama sospensione per provare a far ragionare di più i suoi, che dopo un paio di passaggi scoccano già il tiro. Il richiamo del coach dà qualche frutto, visto che Caserta raccoglie un 4-0 che chiude i primi 10' sul 15-10.
SECONDO QUARTO.
Pesaro si ripresenta sul parquet molto più convinta e volitiva, attaccando con molta pazienza ed andando a cercare l'uomo più libero. Nasce così il 9-1 di Fields, Zavackas e Thornton, decisamente il più in palla, con cui il punteggio si ribalta fino al 16-19. Ci vogliono due giocate consecutive sull'asse Sosa-Watt per svegliare una Pasta Reggia che ancora non si è alzata dal letto e piazzare un controbreak che la riporta al comando sul 23-19.
La Vuelle non ci sta, e con un parziale arriva sul 23-26, passandosi bene la palla in attacco e sfruttando un paio di banali errori dei casertani.
Dell'Agnello ha già visto troppo e richiama i suoi in panchina per un minuto di sospensione, ma la sua sonora sgridata non sortisce i frutti sperati, tanto che Pesaro continua a condurre anche perché la difesa casertana concede fin troppo. L'impressione però è che ai padroni di casa basti poco per accendere il motore e scappare via e, infatti, l'ennesimo controparziale rimette il match in perfetto equilibrio a quota 32. Stavolta è dunque Bucchi a chiamare timeout, che non sta avendo da Jarrod Jones il solito contributo. Dell'Agnello non può però sorridere perché al 19' perde Bostic per infortunio, pare, al polpaccio sinistro. L'americano va diritto negli spogliatoi seguito da preparatore e massaggiatore. Il primo tempo termina così sul 36 pari.
TERZO QUARTO.
È un buon canestro dal post di Jarrod Jones ad aprire il secondo tempo del match. La difesa di Putney è rivedibile, ma la leggera ala americana si fa perdonare replicando immediatamente dall'altro lato. Un'ottima apertura di Sosa regala a Giuri la tripla del vantaggio casertano, mostrando qualche sprazzo di bel gioco.
Pesaro non resta però inerme e, guidata della calda mano di Brandon Fields, si porta sul 41-43. La Consultinvest non ha fatto i conti con Edgar Sosa, che ha iniziato ad entrare in gara e piazza due triple consecutive che obbligano Bucchi al timeout sul 47-43. Il portoricano prosegue nel suo show rubando palla e schiacciando il +6 e, successivamente, manda a schiacciare Putney con un no-look pass.
A riportare con i piedi per terra il tifo casertano è Jarrod Jones, che infila una conclusione da oltre l'arco che dà nuova linfa alla Vuelle. Thornton lo segue a ruota con un ottimo arresto e tiro da centro area e la gara è nuovamente sul filo dell'equilibrio. Sul 51-48 Dell'Agnello spende un'altra sospensione. Il momento per Caserta è critico e Pesaro riesce così ad arrivare sul 51-52. A rimettere la Pasta Reggia sulla retta via ci pensa un gioco da 4 punti di Cinciarini, che spezza così l'inerzia tutta biancorossa, dando un piccolo gap ai padroni di casa, che chiudono la terza frazione in vantaggio 62-56, anche a causa di due liberi che Nnoko in maniera sciocca regala a Cinciarini sulla sirena.
ULTIMO QUARTO.
Harrow prova sin da subito a ridare slancio ai suoi colori, andando a segno dall'angolo con una conclusione da tre punti. Pesaro non molla, è sempre lì, e con ulteriori due liberi di Jones, arrivato nel frattempo a quota 13, si riporta a stretto contatto (63-61). Aumenta leggermente anche lo spettacolo, con che Sosa alza dalla rimessa un alley oop che Putney schiaccia in solitudine, ma il solito Jones replica con un piazzato.
Dell'Agnello urla e strepita e prova, per l'ennesima volta, a richiamare i suoi all'attenzione chiedendo timeout.
Non servono a molto i richiami, soprattutto difensivi, del livornese, tanto che Zavackas trova, facilmente, il canestro del pareggio.
A Caserta non resta altro da fare che aggrapparsi al talento di Sosa, che produce un assist per Watt ed infila due liberi, ricreando un margine di due possessi (69-65).
Thornton da tre punti riavvicina la Consultinvest a -1 e Jones trova, in tap in schiacciato, il canestro del nuovo vantaggio marchigiano a 4' dal termine (71-72). Altri tre liberi di Jones fanno scappare via la Vuelle sul 71-75 e ci vuole una tripla del chirurgico Cinciarini a riavvicinare la Pasta Reggia. Jasaitis, timido e sonnecchiante fin lì, spara due triple che sanno tanto di game, set and match, mandando Pesaro sul massimo vantaggio (74-81) ad 1'27" dal termine. Quattro punti di Sosa riavvicinano i padroni di casa, che però sono oramai costretti a ricorrere al fallo sistematico sul 78-81 con 24" sul cronometro. La mano di Thornton non trema e da lì in poi è solo garbage time. Pesaro sbanca il PalaMaggiò.
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