Rimas Kurtinaitis: Dobbiamo fermare la transizione di Reggio Emilia
Il coach di Cantù sulla sfida alla Grissin Bon
Il coach della Red October, Rimas Kurtinaitis, ha incontrato i giornalisti alla vigilia della trasferta della sua formazione a Reggio Emilia: “Non so ancora cosa sia successo domenica e non voglio ovviamente dire che la colpa sia solo dei giocatori perché la sconfitta è di tutti. E’ impossibile però giocare con l’energia che abbiamo messo in campo a Capo d’Orlando anche perché Reggio Emilia oltre ad avere la stessa velocità ha sicuramente qualità tecniche maggiori. Per questo il nostro primo obiettivo deve essere quello di fermare il contropiede della Grissin Bon. Ci siamo allenati duramente in settimana, abbiamo visto il video degli avversari e abbiamo sicuramente fatto un buon lavoro. Domenica per competere con Reggio dovremo pareggiare la loro intensità in campo”.
Come si è spiegato la sconfitta di Capo d’Orlando?
Devo dire che io stesso ero felice della crescita nella qualità del gioco che stavamo mostrando prima del match contro la Betaland perché in particolare la prestazione contro Sassari era stata ottima. Presumibilmente alcuni di noi erano convinti che fossimo diventati abbastanza bravi e non eravamo concentrati al massimo. Questa è una delle ragioni della sconfitta. Abbiamo giocato al 50% del nostro potenziale mentre invece dobbiamo avere rispetto di tutti. Sicuramente Capo d’Orlando ha disputato una grande partita, probabilmente la migliore in stagione, soprattutto a livello di percentuali al tiro, ma è stata agevolata anche dalla nostra scarsa intensità difensiva.
Cosa ci può dire di Reggio Emilia?
La Grissin Bon è una squadra di prima fascia in Italia e non a caso nelle ultime due stagioni ha raggiunto due finali scudetto. Reggio ha a disposizione elementi esperti e gioca un’ottima pallacanestro. E’ vero che in estate ha perso la coppia lituana formata da Kaukenas e Lavrinovic, ma rimane sicuramente una delle migliori formazioni della Serie A.
Quale sarà la chiave della partita?
Se vuoi giocare a basket la prima cosa da fare è andare alla stessa velocità degli avversari. E’ la priorità che ho chiesto ai miei giocatori e sono certo che lo possiamo fare. Secondariamente dobbiamo fermare la transizione e il contropiede della Reggiana. La Grissin Bon preferisce infatti giocare a campo aperto mentre per noi è preferibile attaccare a difesa schierata e avere una difesa di posizione. Non dobbiamo insomma compiere lo stesso errore di Capo d’Orlando dove abbiamo concesso il 70% dei punti in transizione.
Come sono le condizioni fisiche della sua squadra?
Acker ovviamente non è ancora nelle migliori condizioni di forma visto che si allena solo da tre settimane, ma non ci sono infortuni particolari e siamo pronti a giocare. Dobbiamo compiere un passo in avanti sotto l’aspetto mentale perché non è possibile avere questa differenza di rendimento tra casa e trasferta. Reggio Emilia è un’ottima squadra, migliore di noi, ha giocatori esperti, un cecchino come Pietro Aradori e Amedeo Della Valle che è un grande attaccante. Ciò nonostante noi dobbiamo lottare: se perderemo di 5 punti ok, di 2 meglio, se vinceremo di 5 sarà perfetto, ma non possiamo permetterci di mollare come abbiamo fatto domenica scorsa.