Rimas Kurtinaitis: Contro Sassari dovremo essere disciplinati offensivamente
Le parole del coach della Red October Cantù
Il coach della Pallacanestro Cantù, Rimas Kurtinaitis, ha incontrato i giornalisti alla vigilia del posticipo contro il Banco di Sardegna Sassari: “La squadra sta crescendo quotidianamente e le cose vanno sicuramente meglio sia dal punto di vista della comunicazione sia da quello della conoscenza reciproca. Oggi abbiamo avuto un paio di piccoli infortuni a Craig Callahan e Romeo Travis, ma non si tratta di nulla di grave per cui entrambi dovrebbero essere in campo domenica”.
Sassari ha molti esterni con tanti punti nelle mani. Cosa ha pensato per limitarli?
Ovviamente non ve lo dirò oggi. Abbiamo studiato con il video le caratteristiche del Banco di Sardegna: è una squadra che ama correre visto che quasi il 50% dei suoi punti arrivano in contropiede o transizione. Ha un esterno molto pericoloso offensivamente come Johnson- Odom e un ottimo tiratore come Carter. Anche due lunghi come Savanovic e Sacchetti sono mortiferi nel tiro da tre quindi sicuramente dovremo prestare grande attenzione alle loro conclusioni dall’arco.
E più facile vincere contro la Dinamo tenendo alti i ritmi o controllando il gioco?
Per esperienza da giocatore e da coach dico che quando attacchi con ordine e costruisci buoni tiri già eviti di subire canestri in contropiede e quindi automaticamente abbassi il ritmo della gara. E’ ovvio che dovremmo essere molto attenti in difesa soprattutto sui loro tiratori, ma allo stesso tempo dovremo essere disciplinati offensivamente. Entrambi gli aspetti saranno fondamentali per provare a vincere contro Sassari.
La chiave del match potrà essere l’impatto dei lunghi nel pitturato?
Sono convinto che potremmo avere dei vantaggi in area con Lawal e Johnson che dovremo ovviamente cercare di sfruttare coinvolgendoli tanto in attacco. Si sfidano due squadre che giocano in maniera differente. Il Banco punta molto sul contropiede e sull’alzare il numero di possessi e di tiri. Noi cerchiamo di attaccare di più a metà campo con disciplina e abbiamo come obiettivo quello di passare spesso la palla ai lunghi.