La Juvecaserta batte Reggio Emilia 78-75 con una tripla di Giuri a 5" dalla fine
Partita bellissima agonisticamente, con continui sorpassi. Czyz MVP del match con 26 punti e 8 rimbalzi
CASERTA - Si ritorna a respirare l'aria del campo e del basket giocato al PalaMaggiò dopo le tante vicissitudini societarie che hanno preoccupato i tifosi casertani. Per la prima stagionale arrivano i due volte vicecampioni d'Italia di Reggio Emilia, che anche quest'anno ha un roster con tanta qualità e tanto tricolore.
I QUARTO
La Pasta Reggia si presenta sul parquet con quello che, molto probabilmente, sarà il quintetto tipo: Sosa, Bostic, Gaddefors, Putney e Watt. La Grissin Bon risponde con Needham, Della Valle, Aradori, Polonara e Cervi.
Sono i padroni di casa a sbloccare il match con un pick'n'roll centrale tra Sosa e Watt che porta quest'ultimo a realizzare con un ottimo semigancio. I primi punti della stagione reggiana arrivano invece per mano di Riccardo Cervi che con un libero accorcia immediatamente. Caserta pasticcia leggermente in attacco, ma tiene bene in difesa con dei continui cambi e Putney, grazie alle sue lunghissime braccia, mette a segno due stoppate in pochi minuti.
La Grissin Bon sembra subire il maggior atletismo dei casertani che allungano con un altro semigancio di Watt e con una schiacciata in contropiede di Putney, che inchioda il 6-1.
L'attacco ospite non funziona a dovere e Menetti inserisce Gentile per aver maggior fosforo: Reggio trova così un parziale di 5-0 grazie ad un canestro di Needham e ad una tripla dello stesso Gentile.
Watt commette in maniera sciocca due penalità e fa così il suo esordio Czyz, che schiaccia a canestro il primo pallone toccato grazie ad una magia di Sosa. Reggio risponde e, con la seconda tripla di Gentile, trova anche il primo vantaggio sull'8-9. Un vantaggio che dura poco, perché Cinciarini, che nel frattempo ha rilevato Bostic, mette prima a segno un canestro dall'arco e poi lancia in contropiede Putney per il 13-9.
Gli allenatori iniziano ad allungare le rotazioni, e proprio l'ultimo entrato in campo, Lesic, mette a segno un gioco da tre punti. James dalla lunetta firma il nuovo sorpasso emiliano, ma un indemoniato Czyz infila un personale parziale di 5-0 che chiude il primo quarto sul 18-14 in favore dei padroni di casa.
II QUARTO
Della Valle, abbastanza silente nella prima frazione di gioco, si guadagna e realizza tre liberi che accorciano lo svantaggio ospite. Caserta è però brava a trovare molti punti a centro area, con Metreveli prima e Czyz poi. Menetti non trova antidoti al polacco e, dopo un suo gioco da tre punti, decide di chiamare sospensione per mettere le cose a posto, con i bianconeri avanti 27-20.
Nonostante gli accorgimenti tecnici la Pasta Reggia continua a creare problemi, anche con la transizione, ed è solo grazie alla presenza a centro area di Cervi, ben servito da De Nicolao e Gentile, che Reggio si mantiene in linea di galleggiamento.
Dell'Agnello rileva questo pericolo e ferma anche lui il match per cercare la giusta contromisura. Con i padroni di casa in bonus, Della Valle e Aradori sono precisi nel trasformare dalla lunetta, rimettendo la partita in equilibrio. È di nuovo un post basso di Czyz, nel frattempo arrivato a quota 16, a creare ancora pensieri alla Grissin Bon.
Reggio stringe le maglie in difesa e, soprattutto, attua una pressione a tutto campo che crea molte difficoltà a Sosa e compagni, che perdono scelleratamente un paio di palloni in fila.
Quattro liberi di Sosa, due dei quali arrivati per un antisportivo abbastanza fiscale sanzionato a Needham, creano un nuovo piccolo gap in favore dei padroni di casa (35-32).
Il primo canestro di Polonara vale la parità a quota 35, ma Watt, rientrato dopo un lungo stop in panchina per problemi di falli, fa in modo che Caserta possa rimettere il naso avanti. Cinciarini, con una tripla in mezza transizione, allunga ulteriormente, ma Cervi, a 2" dal termine infila i liberi del 40-37, punteggio con cui le squadre vanno negli spogliatoi.
TERZO QUARTO
Bastano pochi secondi a Reggio per rimettere il match in equilibrio grazie ad una tripla di Aradori. Cervi sfrutta una disattenzione di Watt per trovare il vantaggio, ma Bostic infila i suoi primi punti stagionali con un canestro da tre punti. Sosa in transizione aggiunge altri due punti e Czyz, entrato al posto di Putney gravato di tre falli, mette a segno un altro canestro dal post, permettendo alla Pasta Reggia di guidare la gara.
Aradori si carica sulle spalle la squadra prendendosi responsabilità, ma le cattive notizie per Reggio arrivano da Sosa, che sembra iniziare ad alzare il numero di giri. Le buone le dà invece Cinciarini, che commette un errore da principiante facendosi sanzionare un inutile tecnico mentre Caserta ha il possesso.
Il match improvvisamente sale di colpi e una tripla di Polonara vale il 49-50.
Czyz arriva al ventello, ma un preciso De Nicolao punisce la difesa bianconera con una tripla dall'angolo. È Giuri, con un'ignorantissima tripla, a riportare la Pasta Reggia sul 57-55.
A Giuri risponde Gentile con una perfetta uscita dai blocchi, e la Grissin Bon si ritrova nuovamente a condurre in una gara che non ha proprio voglia di avere un unico padrone. Watt con un libero aggiorna nuovamente il punteggio l'equilibrio a quota 58 e Dell'Agnello, capendo il momento topico dell'incontro, chiama sospensione per riordinare le idee. La sensazione è che basti un piccolo break per poter aver in mano le chiavi del match.
Reggio punge tantissimo dalla lunga distanza (41%), ed alla festa si iscrive anche Delroy James, che regala il 60-63 alla chiusura del terzo periodo di gioco.
ULTIMO QUARTO
Trema il PalaMaggiò in avvio del quarto periodo, con Sosa che si accascia a terra tenendosi il polpaccio sinistro,ma l'impressione è che fortunatamente si tratti semplicemente di un crampo.
Lesic regala a Watt un antisportivo in maniera abbastanza puerile, e Caserta ringrazia, visto che fa bottino pieno unendo ai due liberi una tripla di Bostic, che sceglie sempre momenti non banali per mettsi in partita. Un canestro di Cinciarini manda Caserta sul 67-63, allungando a 7-0 il parziale, e Menetti chiede immediatamente timeout.
La Pasta Reggia sembra in piena trance agonistica, tanto da costringere Reggio all'infrazione di 5" sulla rimessa. Un alto basso Czyz-Watt allunga ulteriormente il parziale dei casertani, che ritrovano un vantaggio significativo.
Il ventiquattresimo punto di Czyz vale il massimo vantaggio bianconero (71-63) e Menetti, a 5'25" dal termine, non può fare altro che chiedere ancora una sospensione per chiedere ai suoi l'ultimo sforzo in vista del rush finale.
Dopo 5' di astinenza dal canestro, è Aradori a muovere il punteggio reggiano mandando prima il diretto avversario a vuoto con una finta. La terza tripla di Gentile impensierisce la Pasta Reggia, che si ha nuovamente sole tre lunghezze di vantaggio. Quando Caserta ha bisogno, chi toglie sempre le castagne dal fuoco, è il polacco ex Pistoia, che a rimbalzo d'attacco trova due punti dal nulla. Sosa rientra in panca per i suddetti problemi al polpaccio ed i bianconeri vengono privati della loro prima punta.
Chi è 'on fire' è però Gentile, che in penetrazione fissa il 73-70, mostrando di avere il ghiaccio che gli scorre nelle vene. I padroni di casa, rimasti senza tante idee in attacco, provano a trarre qualcosa di buono dal post di Watt, che ripaga con due punti trovati dalla lunetta per il 75-70 ad 1'48" dal termine.
Della Valle lucra due liberi su una manata involontaria di Bostic, costretto ad uscire per falli, che fa infuriare il PalaMaggiò: la sostanza è che Della Valle a 2/2 dalla lunetta ed il punteggio è 75-72. Giuri spara a salve dall'arco e Needham mette una tripla siderale che vale la parità a 49" dalla sirena finale.
Un arcobaleno di Cinciarini si spegne sul ferro e Needham regala a Caserta il pallone della vittoria spegnendosi sulla linea di fono. Con 25" da giocare è Giuri a prendersi la responsabilità: la parabola del suo tiro finisce direttamente nel ferro e, con 5" da giocare, la Pasta Reggia conduce 78-75. Gentile ha il tempo di prendersi una tripla prima che Caserta riesca a far fallo, ma Watt arriva dal nulla ed oscura la visuale in un PalaMaggiò festante.
Ruben Romitelli
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