DJ White sbarca a Torino con tanta voglia di playoff
Le prime parole del lungo di Vitucci dopo il ritorno in Italia
Sbrigate le classiche pratiche di sbarco è stato subito molto disposto a parlare del recente passato e proiettarsi verso l'immediato futuro.
Quale è stato, DJ, il momento più esaltante della scorsa stagione?
"Il momento più bello ed elevato vissuto lo scorso anno è stato senza dubbio quello coinciso con la conquista della salvezza, in ultima giornata. Ero sicuro che avremmo vinto ma non sarebbe bastato se non si fossero verificate altre circostanze favorevoli. La mia paura era proprio questa. Quando ho capito che le cose si erano messe nel modo migliore per noi ho sentito una grande gioia interiore, per me stesso, i compagni, la dirigenza che ha fatto il massimo in una stagione a dir poco travagliata, e i tifosi, fantastici".
Ora sei nuovamente nella "tua" Torino. Quale le prime sensazioni?
"Sono molto contento di essere tornato a Torino e in una scala da 1 a 10 il mio livello di carica interiore è massimo. Direi senza alcun dubbio 10, pronto a dare il tutto per tutto alla nostra causa. Gioia anche per poter ritrovare l'appartamento dello scorso anno. Per ora sono solo ma presto mi raggiungerà la mia compagna di vita con i due bambini".
Guardiamo al futuro prossimo. Cosa chiedi alla stagione che sta per iniziare?
"Voglio proprio pensare di dover ancora vivere i momenti migliori con Torino. Per questo motivo sono tornato. L'obiettivo è la conquista dei playoff e sarò in parte appagato quando scenderò sul parquet per gara 1 della sezione finale del campionato".
Intanto nei prossimi giorni il numero 3 dell'Auxilium Cus Torino si aggregherà ai compagni, dopo le visite mediche di rito, per allinearsi agli stessi e iniziare ad oliare i meccanismi di gruppo necessari a creare l'alchimia vincente. Sarà, come è logico che sia, uno degli osservati speciali del roster, ma questo certo non lo spaventa: "Ho sempre preso le mie responsabilità e sono pronto a ricominciare".
E che magia sia. Intanto un grazie, doveroso, a chi ha scelto di essere ancora tra noi.