Gara 3 è di Reggio. Milano crolla nell'ultimo quarto
Ottima prestazione di Della Valle, Lavrinovic e Needham. Milano molto male gli ultimi 10 minuti.
Ad inizio primo tempo l’inerzia è tutta dalla parte degli uomini di Repesa, che trovano 5 punti da Cinciarini e i compagni in ritmo che arrivano fino al +8. Ma Reggio scioglie i muscoli gli ingressi di Lavrinovic, Silins e Needham danno nuova verve ai padroni di casa che piazzano il parziale di 13-1 che chiude il quarto sul 22-18. Le squadre sono condizionate nell’aggressività da un metro arbitrale molto fiscale, almeno nelle fasi iniziali, abbastanza insolito per delle finali scudetto. Reggio spreca alcune occasioni perdendo palle banali, ma Milano non è più cosi fluida in attacco e per tutto il secondo quarto la distanza fra le due squadre rimane sempre intorno alle 4 lunghezze. Fa eccezione il finale di quarto dove Reggio trova lo sprint giusto per chiude il primo tempo sul 43-33.
Nel secondo tempo si parte con le squadre contratte: nei primi due minuti zero punti e 4 falli fischiati. Reggio però fa più fatica di Milano ad ingranare, nonostante un monumentale Lavrinovic autore di 19 punti in solo metà gara. Milano trova le contromisure riesce a tornare a contatto fino al -3. Ma nel finale di quarto, su due giochi rotti in isolamento, da 7 metri e mezzo e da fermo, Amedeo Della Valle mette due triple alla Della Valle che riportano Reggio sul +7 a fine quarto.
Nell’ultimo quarto di gioco l’EA7 senza preavviso si spegne in attacco, complice una grande difesa dei reggiani, ma anche le scelte non lucide degli uomini di Repesa. Reggio vola sul +10 e con due rubate arrivano fino al +14 a 6 minuti dal termine, con un Needham fenomenale. A quel punto i giocatori di Repesa danno per persa la partita, testimonianza l’antisportivo di Mc Lena quasi cercato e attacchi poco convinti. Negli ultimi minuti Milano piazza un 9-0 di parziale, ma è davvero troppo tardi, Reggio batte l’Olimpia e riapre la serie che Milano guida sul 2-1. Il finale dice 81-72 Reggio. Giovedì è già tempo di gara 4.
MVP
Lavrinovic 20 punti: in molti ritengono che la sua carriera sia agli sgoccioli. Ma un giocatore di questo livello ha sempre in faretra prestazioni di questo calibro.
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