Luca Cesana: Vincere le finali Under 20 davanti al nostro pubblico è stato indescrivibile
Le parole del giovane giocatore della Pallacanestro Cantù: "Ora penso a finire la maturità e a fare bene con la Nazionale“.
Luca Cesana, classe 1997, campione d’Italia Under 20 Eccellenza con la Pallacanestro Cantù, ha rilasciato una lunga intervista a Francesco Guidotti di Italhoop.
Questo un estratto.
Iniziamo l’intervista con una domanda a bruciapelo su quello che sono state le Finali Nazionali Under 20 di Cantù. Dopo qualche settimana che ricordo serbi di questa straordinaria cavalcata?
“Sicuramente vincere le finali in casa davanti al proprio pubblico è stato indescrivibile. Giocare davanti a 4000 persone è stata una cosa che non avevo mai provato, sebbene avessi comunque giocato quattro finali nazionali. L’episodio più bello rimane la vittoria contro Venezia nel girone, dove dopo esser andati sotto di 21 punti siamo stati in grado di recuperare e vincere nel quarto periodo: lì il Parini era qualcosa di non descrivibile a parole”.
Di questa stagione quando hai avuto l’impressione che potevate ambire ad un gran traguardo?
“Questo gruppo di ’96 e ’97 gioca insieme da tre anni ed in questa stagione si sono anche aggregati alcuni ’98, ma già l’anno scorso avevamo la possibilità di vincere lo Scudetto. Quest’anno eravamo maggiormente consapevoli di poterlo fare, però finché non giochi hai sempre qualche dubbio, quel compagno che ci crede di più e quello che ci crede di meno. Abbiamo capito veramente che potevamo riuscirci nella partita con Venezia: dopo quei 21 punti recuperati in spogliatoio c’era un umore incredibile”.
Rimaniamo a Cantù, ma spostiamoci in prima squadra. Partito in raduno ad inizio anno, poi l’esonero di Corbani e il nuovo corso con Bazarevich, con tanti innesti, ti hanno tolto spazio. Come valuti questa annata dal punto di vista personale?
“Sicuramente ad inizio anno la società aveva dei progetti diversi, quello di salvarsi e far crescere i giovani, piano nel quale io rientravo. Fabio [Corbani, ndr] mi ha dato molto spazio in allenamento, dandomi fiducia e sentivo che stavo migliorando. Poi a metà anno coach Corbani è andato via ed è arrivato Gerasimenko con una folata di aria nuova, portando coach Bazarevich con cui però non ho avuto molto spazio. Ho continuato ad allenarmi duramente cercando di dare in questo modo una mano alla mia squadra e questa esperienza mi ha aiutato a maturare molto”.
Capitolo futuro, finora sei stato molto criptico, ti sbilanci nel dirci quale sia la speranza per il prossimo anno di Luca Cesana?
“Non mi sbilancio ancora [ride, ndr] e penso a finire la maturità e a fare bene con la Nazionale“.
Qui per leggere tutta l’intervista in cui parla anche del patron Gerasimenko, di Marconato, della scuola e di tanto altro.