Totalità Reyer nel delirio del Taliercio, Milano affonda senza mai entrare in partita
La squadra di De Raffaele va sul 2-1 nella serie di semifinale con i grandi favoriti per lo scudetto. 17 punti per un chirurgico Pargo
REYER VENEZIA - OLIMPIA MILANO 73-62
Serie 2-1
Venezia Krubally 3, Viggiano 4, Ruzzier ne, Jackson 0, Ress 0, Pargo 17, Ejim 12 (7r), Bramos 7, Green 14, Antelli ne, Ortner 7, Tonut 9
Milano Kalnietis 9, Magro 0, Cerella 0, Jenkins 4, Lafayette 4, Batista 4, Simon 10, Gentile 6, Macvan 8 (7r), Vecerina ne, McLean 17 (7r), Cinciarini ne
Note Rimbalzi 30-37, Palle perse 9-19, Assist 11-12, da 3 8/22 a 6/26, da 2 20/37 a 16/30, dai liberi 9/16 a 12/14, valutazione 81-59
1° QUARTO
La partenza sprint di Venezia nasce dalla difesa per poi traslare all'attaco. Legge antica quanto il basket, perchè nei primi minuti le mani degli uomini di De Raffaele non sono felici, ma Milano segna quattro punti in 5'. Il trucco, ancora una volta, è riempire l'area per privare Batista di facili ricezioni. A 5.10, sul 12-4 (5 punti in due possessi per Green), Repesa chiama timeout per bloccare il momento, ma non è reazione, anzi. Passaggio al quintetto piccolo con Gentile da "4" e McLean da "5", e la risposta sono tre palle perse in fila, che producono punti facili in contropiede per il 18-4 come massimo vantaggio. McLean segna 5 punti di puro fisico, Simon spende il secondo fallo della sua partita, il Taliercio esplode per la tripla di Viggiano del 22-19 quando si entra nell'ultimo minuto. 24-14 alla sirena, 8 punti per Green, 6 palle perse per l'Olimpia (e 0/5 da 3 contro il 3/5 dei padroni di casa).
2° QUARTO
Venezia continua a raccogliere, Milano è un pugile che rimane in piedi solo perché è troppo presto per cadere. Questione di spaziature, di equilibri difensivi e offensivi. Quando a 4.34, con un tiro dal gomito di Ortner, Venezia tocca il massimo vantaggio sul 40-21, i dati nel giro di 4’ dicono 11 punti per i padroni di casa, con 4/5 da 2 e 1/2 da 3. Milano invece segna la prima tripla a 6’ con Kalnietis, e prova a rientrare con 5 punti di Macvan a 4.13. Anche Gentile, 0 punti con 1/6 al tiro, viene risucchiato, mentre Pargo inizia a insegnare basket, e con 8 punti e 2 assist firma il 46-26 a 2’ come nuovo massimo vantaggio. 48-31 all’intervallo lungo, 12 punti per Green tra i padroni di casa, 12 per McLean con 4/4 al tiro per gli ospiti.
3° QUARTO
Ospiti che rientrano in campo con la giusta aggressività, ma 7 punti in 3’ sono una condanna per chi deve inseguire dopo aver toccato anche il -20. E’ come se la pausa del vincente non fosse punita, con le palle perse che diventano 14, e Bramos che mette la bomba del 58-39 per un nuovo 6-0 di parziale. Non ci sono idee, non c’è circolazione di palla, non c’è fiducia nel gioco e nei giochi per gli uomini di Repesa, mentre Venezia è ritmo e poesia del concetto di squadra. Il tutto, ancora una volta, parte dalla difesa, che chiudendosi a riccio cavalca anche le difficoltà di Alessandro Gentile, che dopo 27’ dice 2 punti con 1/12 al tiro e 4 palle perse. In tutto questo, diventano fondamentali le presenze di Ortner, 7 punti con 3/3 al tiro, e Ejim, addirittura 12 con 5 rimbalzi. Senza dimenticare una presenza sulle seconde palle (Milano ne perde 17) che non permette all’avversario di rendere scontato neanche il più comodo dei rimbalzi o dei contropiede. La tripla di Pargo che dice 65-44 a 12’’ è la logica conclusione. E così si arriva agli ultimi 10’.
4° QUARTO
Venezia vede il traguardo, e sente il fiato grosso. Milano costruisce il parziale di 2-10, ma in 4’, per inerzia, senza che il ritmo cambi, senza che i padroni di casa concedano quel che non hanno mai concesso. Ecco che allora un antisportivo a Batista sblocca il momento negativo, e dopo tre triple fallite da Macvan, Lafayette e Gentile (0/9 per lui dall’arco), Pargo piazza la bomba del 73-57 che chiude i giochi a 2.54.
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