Dinamo-One Team: al via il progetto con il carcere di Alghero
Questa mattina nella Club House societaria di via Pietro Nenni è stato presentato il progetto “One Team” della Fondazione Dinamo in collaborazione con il carcere di Alghero.
Questa mattina, nella Club House societaria di via Pietro Nenni, a Sassari, è stato presentato ai media il secondo progetto One Team della stagione 2015/2016: Dinamo e Fondazione Dinamo proseguono il percorso intrapreso lo scorso anno abbracciando il progetto di responsabilità sociale promosso dalla Turkish Airlines Euroleague.
Al tavolo il presidente della Fondazione Dinamo, Carlo Sardara, la dottoressa Elisa Milanesi, Direttrice della Casa di reclusione di Alghero, e il capitano biancoblu Giacomo Devecchi.
Le parole. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Dinamo Carlo Sardara: “Il progetto nasce da un visita fatta ad ottobre scorso dalla squadra alla casa di reclusione di Alghero, in cui ci hanno colpito molto le iniziative della struttura per il reinserimento dei detenuti. Da lì è nata l’idea di condividere con questa realtà uno dei nostri progetti, nel solco della mission della Fondazione Dinamo e del programma One Team ein un percorso che vedrà coinvolti lo staff e tutta la squadra. Crediamo molto in questo progetto, nella convinzione che sarà un momento intenso e particolarmente motivante per entrambe le parti. Abbiamo anche il supporto di uno sponsor, la Sigma Consorzio Europa, a testimonianza di come importanti attori del territorio rispondano prontamente e con attenzione all’invito di Dinamo e Fondazione Dinamo, non solo per i progetti sportivi ma anche per quelli sociale”.
Elisa Milanesi, direttrice della casa di reclusione di Alghero: “La filosofia espressa è la stessa alla base della rieducazione finalizzata al reinserimento dei detenuti nella società. Per una realtà come Alghero questo invito è un sfida molto importante e stimolnte, e siamo grati alla Dinamo per l’attenzione e l’opportunità che ci ha dato. E’ anche un segnale che il nostro grande lavoro nell’ottica dell’interscambio carcere-società sta rimandando un messaggio che sta arrivando bene all’esterno e che sta meritando attenzione al di fuori delle mura carcerarie. Mettere in comunicazione due realtà così diverse come quella della Dinamo e la nostra, credo che darà delle risposte e un arricchimento molto interessanti per tutti noi e in particolare per i detenuti”.
Giacomo Devecchi, One Tem Ambassador. “Questo è un progetto diverso dagli altri, molto particolare. Siamo rimasti molto colpiti durante la visita di ottobre al carcere di Alghero e credo che sarà un percorso molto stimolante per tutta squadra. Sarà uno scambio straordinario di esperienze, noi cercheremo di trasmettere i nostri valori, di gruppo, di gioco di squadra, di spirito di sacrificio per un obiettivo, e sono certo che avremo un ritorno importante anche dalle loro esperienze. Sarà certamente un dare-avere, siamo davvero carichi per questa nuova avventura che inizieremo la prossima settimana”.
One Team. One Team, il programma di responsabilità sociale dell’Eurolega, supportato dalla Turkish Airlines come sponsor fondante, con la collaborazione di Special Olympics, utilizza la pallacanestro come mezzo per avere un reale impatto sociale nelle comunità. Con un rinnovato modello di interconnessione, che collega virtualmente il continente attraverso l’operato dei club coinvolti, l’Eurolega ha sviluppato un programma completo di Corporate Social Responsability che unisce le attività di ogni squadra in maniera integrata, di grande impatto, lavorando sul tema comune dell’ “integrazione della comunità”. Ogni club che partecipa all’Eurolega sviluppa un suo specifico progetto One Team su misura per i bisogni della propria comunità affinché porti benefici a gruppi sociali a rischio di esclusione. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2012, il programma One Team ha raggiunto oggi 5000 partecipanti e può contare su altrettante persone coinvolte attraverso i diversi progetti.
Il progetto. La Dinamo Banco è lieta di presentare il secondo progetto One Team della stagione 2015/2016, il progrmma di responsabilità sociale promosso da Eurolega e sposato con entusiasmo dallo scorso anno dal club biancoblu. Conclusasi l’esperienza in sinergia con l’Istituto Comprensivo Latte Dolce-Agro e l’ITAS “Salvatore Ruju”, la Fondazione Dinamo ha pensato di ampliare il bacino di utenza dedicandosi questa volta agli adulti: dopo tre edizioni dedicati alla scuola, la prossima settimana partirà il progetto “One Team” dedicato agli ospiti della Casa di Reclusione di Alghero. In linea con la mission della Fondazione, che intende dare aiuto e sostegno a chi vive un momento di disagio, la squadra campione d’Italia sarà impegnata nel progetto che coinvolgerà il carcere di Alghero, scelto in quanto struttura proiettata in un progetto avanzato tendente alla progressiva responsabilizzazione dei detenuti e finalizzato al reinserimento sociale. Il progetto coinvolgerà 25 persone e si articolerà i 10 sessioni, che si terranno sempre negli spazi della struttura di reclusione, nella quale è stato anche allestito un campo da basket che permetterà momenti di scambio a canestro fra i detenuti e i giganti. Ogni sessione avrà una parola chiave sulla quale il gruppo lavorerà insieme ai One Team Coach. Come nelle precedenti edizioni saranno coinvolti i giocatori e lo staff della prima squadra. Gli One Team Coach saranno i due assistenti coach Massimo Maffezzoli e Paolo Citrini, e il responsabile tecnico del settore giovanile della Dinamo Sassari, Massimo Bisin.
Carcere di Alghero e il Progetto Barrio. La struttura di Alghero attualmente ospita circa 80 detenuti e da quattro anni porta avanti il “Progetto Barrio” che in algherese significa “quartiere”: una forma moderna di concezione della struttura carceraria. Abolite le vecchie celle sovraffollate il carcere viene vissuto come un quartiere aperto, con la possibilità degli ospiti di accedere alle diverse zone della struttura, come la palestra o le sale di attività, grazie a un sistema di sorveglianza dinamico. La casa penitenziaria è anche un polo turistico alberghiero e universitario, con oltre una decina di iscritti all’Università di Sassari.