Bologna vince la lotta di nervi: sconfitta Pesaro
La Virtus Bologna batte Pesaro 79-75
Obiettivo Lavoro Bologna – Consultinvest Pesaro 79-75 (14-21, 29-19, 18-20, 18-15)
Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman 6, Fabiani ne, Vitali 5, Cuccarolo 0, Gaddy 17, Fontecchio 15, Mazzola 7, Hasbrouck 11, Ray 6, Odom 11, Oxilia ne.
All.: Giorgio Valli.
Consultinvest Pesaro: Basile 2, Shepherd 4, Gazzotti 4, Lacey 15, Christon 18, Daye 14, Solazzi ne, Candussi 1, Ceron 3, Lydeka 14.
All.: Riccardo Paolini.
4° giornata di ritorno che vede affrontarsi all’Unipol Arena una Virtus Bologna in caduta libera, che prova la mossa della disperazione rischiando il ritorno di Capitan Allan Ray (al posto di Fells), rientrante in campo a mezzo servizio dopo un lungo infortunio, e la Consultinvest Pesaro che, seppur appaiata all’ultimo posto assieme ai bolognesi, a Capo d’Orlando e Torino,è reduce dalla vittoria casalinga contro Varese, guidata da un grandissimo Daye (miglior rimbalzista e tiratore da 3 del campionato).
I quarto)
Gaddy-Hasbrouck-Vitali-Mazzola-Pittman i cinque scelti da Valli, che lascia in panchina Fontecchio e Ray; risponde Paolini con i soliti 5, ovvero Christon-Lacey-Shepherd-Daye-Lydeka.
Gli ospiti partono benissimo sia in difesa, alternando zona 2-3 ed individuale che rendono difficoltose le letture di Bologna, sia in attacco dove la transizione veloce consente ai propri americani di strappare subito al 4’ per 4-12.
I bianconeri in attacco fanno enorme fatica e coach Valli al 5’ lancia nella partita Fontecchio e capitan Ray che si accoppia subito a Lacey ed al suo primo tiro realizza subito da 3 punti.
Pesaro si affida al gioco in velocità orchestrato dal talento cristallino di Daye ma, l’ingresso di Ray e di Fontecchio (4 punti in due possessi) riporta sotto i bolognesi sull’11-14 al 7’.
L’ultimo minuto del quarto finisce con un botta e risposta dalla lunga tra Hasbrouck e Lacey e con l’ultima rubata di Daye per la bimane di Christon che regala ai pesaresi un meritato vantaggio sul 14-21 (5 Hasbrouck – 7 Lacey, 6 Christon).
II quarto)
Pittman si sblocca subito con un bel giro sul perno ma, dall’altra parte sono sempre i tagli back door degli esterni della Consultinvest a fare male alla difesa felsinea.
Fontecchio da 3 accorcia sul 18-21 e, nonostante il primo canestro dal campo di Lydeka, è Gaddy a ridurre ulteriormente le distanze sul 21-23 al 12’.
Il rientro della Virtus è, però, subito stoppato dalla matrice italiana degli avversari, ovvero da Basile e Ceron che, con una tripla in transizione, riporta i suoi sul 21-28 al 14’.
Lo stesso esterno pesarese, però, commette il suo 3° fallo al 14’ costringendo Paolini a rotazioni ancora più ridotte.
Odom, dalla lunetta, e un ottimo Hasbrouck (subentrato al posto di Ray gravato anch’esso di 3 falli) regalano il 32-33 al 17’ a Bologna che, con poco talento e tanta fatica, ricuciono lo strappo con Pesaro.
Christon prova a riaprire il solco ma la tripla di Vitali in uscita dal time out, un recupero difensivo ed un’altra tripla di Mazzola, regalano agli uomini di Valli il primo vantaggio sul 40-38 al 19’.
Il 13° punto di Christon dai 5 metri regala la nuova parità a Pesaro ma Bologna, grazie alla terza conclusione pesante consecutiva, questa volta di Fontecchio, chiude il primo tempo sul 43-40 (11 Hasbrouck, 9 Fontecchio – 13 Christon, 8 Lacey).
III quarto)
Paolini rilancia i cinque iniziali; Valli sceglie il quintetto con Gaddy-Hasbrouck-Vitali-Odom-Mazzola, lasciando Pittman in panchina.
Mazzola con 4 punti consecutivi regala il +5 Virtus sul 47-42.
Daye prova a sbloccarsi dopo un primo tempo da soli 4 punti e, con una penetrazione subisce fallo, realizzando 2/2 dalla lunetta.
Valli, scegliendo di non impiegare Pittman in avvio, decide di provare ad allargare le maglie della difesa pesarese ma, sul ribaltamento di fronte è Christon che, con una rubata (e terzo fallo di Mazzola), pareggia in contropiede sul 47-47.
Bologna ricomincia il secondo tempo come il primo, cioè con errori, confusione e amnesie difensive: Lacey regala il nuovo vantaggio ai suoi ed il coach bianconero è costretto a chiamare Time Out rimettendo in campo il suo big man Dexter Pittman.
Lydeka è protagonista: 4 punti consecutivi castigando la pigrizia difensiva del centro bianconero che viene costretto dal lituano anche a commettere il suo terzo fallo.
E’ parziale di 0-11 per gli ospiti: 47-53 al 25’.
Valli rischia Ray con tre falli e gli va malissimo: alla prima difesa, il capitano, commette il suo quarto fallo su Lacey che grazia la Virtus con 0/2 dalla lunetta.
Pittman si sblocca con una schiacciata mostruosa contro la difesa di Candussi e, sul ribaltamento, Daye si fa fischiare uno sciocco tecnico (andando ad applaudire l’arbitro) che significa un pesantissimo, quarto fallo al 26’.
Vitali fallisce l’aggancio ma la situazione falli di Pesaro si fa da allarme rosso: a Lydeka viene fischiato un antisportivo + tecnico (3° fallo per lui) che regala a Ray i liberi del -1 ed il sorpasso, sul possesso successivo, da parte di Odom (54-53 al 27’).
Ray esce dalla partita per il quinto fallo fischiatogli a 2’ dalla fine del terzo quarto: per lui 6 punti e tanta generosità, nonostante le condizioni fisiche precarie.
Pittman e Mazzola, cadono nella trappola di Lydeka che costringe entrambi al 4° fallo in un amen: il lituano, con tanto “mestiere”, riporta Pesaro sul +5 (54-59 al 28’).
Fontecchio si assume le proprie respnsabilità e realizza una tripla fondamentale che regala ossigeno a Bologna: in difesa il recupero e contropiede di Gaddy porta nuovamente in parità la partita sul 59-59.
Odom sull’ultimo possesso regala il 61-60 (12 Fontecchio – 11 Gaddy; 16 Christon – 14 Lydeka) ai suoi, in vista di un IV quarto combattutissimo.
IV quarto)
Una stagione, forse, in 10’: la tensione nervosa è alle stelle.
Gaddy-Hasbrouck-Fontecchio-Odom-Cuccarolo contro Christon-Lacey-Shepherd-Gazzotti-Lydeka.
Paolini al primo possesso, inserisce Ceron e Daye, gravato di quattro falli, rischiando tantissimo.
Bologna chiude le maglie difensive e trova soluzioni importanti da Odom (63-60 al 32’).
Fontecchio da tre, di carattere e talento, punisce subito la 2-3 di Pesaro dopo pochi secondi dalla mossa tattica: è il primo vero strappo dei padroni di casa sul 66-60.
Al 33’ quello che non puoi pronosticare e, soprattutto, che non ti aspetti: penetrazione dall’angolo di Daye che va per appoggiare facile a canestro ma, dal centro dell’area, arriva Gino Cuccarolo che cancella l’americano con una stoppata clamorosa (!!!!).
Lacey rompe il mini break dei bianconeri ma, i padroni di casa, sono entrati in ritmo e Gaddy da 3 regala il +7 a Bologna a 6’ dalla fine.
Daye non ci sta e, con una schiacciata su rimbalzo offensivo, prova a svegliarsi dal suo torpore ma Odom, sul possesso successivo, scherza con la difesa individuale dell’americano di Pesaro segnando il 71-64 a 4’ dalla fine.
I padroni di casa attaccano alla giugulare Pesaro con un “garibaldino” Gaddy che, con due sottomano consecutivi, porta al massimo vantaggio la Virtus sul 75-64 a 2’ dalla fine.
Gli uomini di Paolini sono senza mordente fisico e psicologico nel finale, per poter reggere all’entusiasmo bianconero: l’unico aspetto positivo per i pesaresi è quello di mantenere a proprio favore la differenza canestri contro i bolognesi (che lasciano l’ultimo posto in classifica salvando la panchina a coach Valli).
Finale dall’Unipol Arena: Obiettivo Lavoro Bologna 79 Consultinvest Pesaro 75
Pagelle:
Obiettivo Lavoro Bologna
Pittman 5,5
Vitali 6
Cuccarolo 6,5
Gaddy 7,5
Fontecchio 7
Mazzola 6
Ray 6
Odom 7,5
Hasbrouck 6,5
Consultinvest Pesaro
Basile 6
Shepherd 4,5
Gazzotti 6
Lacey 6
Christon 7
Daye 5
Candussi sv
Ceron 6
Lydeka 7
MVP: Rod Odom – Abdul Gaddy
Vittorio Longo Vaschetto per Sportando
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