La Vanoli cede nel finale: a Milano il primato in classifica
Decisiva la performance da tre punti dei biancorossi nell'ultimo quarto, Lafayette infallibile
(Ciamillo & Castoria)
Vanoli Cremona – EA7 Milano: 76-91
All’esito di un’eccellente spot per la pallacanestro, è Milano ad avere ragione nell’ultima frazione di gara, di una coriacea Vanoli che ha ceduto sotto l’incedere del terrificante bombardamento operato da Milano: 7/8 (4/4 di Lafayette) che ha determinato il parziale di 14-25 che ha messo la parola “fine” alla partita.
Quintetti in campo
Cesare Pancotto schiera Vitali, Mian, Turner, Washigton e Cusin
Jasmin Repesa risponde con Cinciarini, Jenkins, Simon, Macvan e Barac
Arbitri: Mattioli, Filippini e Rossi
Clima delle grandi occasioni al PalaRadi, come di consueto quando scende a Cremona l’Olimpia. Clima che si riflette in campo, dove si assiste ad un inizio di gran carriera da parte di entrambe le formazioni in campo.
Milano non sbaglia nulla in attacco. Cremona risponde con la consueta determinazione, ma contro un avversario praticamente perfetto, difficile riuscire mettere la testa avanti.
Il secondo fallo commesso da Cusin dopo 5’ di gara non aiuta. Avvio di partita sontuoso di Mian: realizza un 3/3da tre punti che consente ai suoi di limitare lo svantaggio. La tripla di Jenkins sulla sirena determina il 22-28 del 10’.
Le assenze dei numeri 4 di ruolo, in aggiunta al secondo fallo commesso da Washington, costringono coach Pancotto a fare di necessità virtù impiegando Vitali in marcatura su McLean. Dal canto suo, Repesa dispone i suoi a zona, mettendo in seria difficoltà i padroni di casa. Magro è perfetto in fase offensiva, ed è parziale di 4-12 che porta gli ospiti avanti di 14: 26-40 al 16’.
Arbitraggio confuso e capzioso che inibisce lo spettacolo rendendo frammentaria una gara potenzialmente spettacolare, mentre arriva il terzo fallo sanzionato a Cusin. A conferma della confusione totale di cui sono preda gli arbitri, da raccontare il buffo episodio in cui, dopo un’infrazione da “palla accompagnata” sanzionata a Washington, uno degli arbitri richiama Vitali al fine di redarguirlo; ma impiegando il nome del fratello Michele, Luca non si gira neppure, dissuadendo l’arbitro dal proseguire.
Cambia lo schieramento tattico di Milano che rinuncia al centro di ruolo avvantaggiandosi dell’uscita dal campo di Cusin, ed inserendo due lunghi mobili quali McLean e Macvan, che Cremona, orfana di entrambe le ali grandi di ruolo, fatica a contrastare. Ciò malgrado, Cremona, presa per mano da un incontenibile Washington, riesce a recuperare 4 punti che determinano il 37-45 che accompagna le formazioni all’intervallo.
In apertura di ripresa i padroni di casa, spinti da un PalaRadi modello fortino, profondono il massimo sforzo difensivo ai fini del recupero: 5 punti di Cusin, le triple di Turner e Vitali fanno il resto e portano al sorpasso del 25’. 58-53. Parziale di 21-8, time-out Repesa che argina la veemenza biancoblù e riconferisce equilibrio alla fomazione ospite: la tripla di Simon sul finire di terzo riporta avanti Milano. 62-64 al 30’.
Cremona prevale a rimbalzo, ma è ancora Simon dall’arco, imitato quattro volte in fila da Lafayette: 72-79 al 34’. Time-out Pancotto. Ma Milano colpisce ancora dall’arco, questa volta per mano di Macvan, lasciato completamente libero, ed ancora con Lafayette, giunto a quota 24 punti con 7/9 dall’arco dei tre punti. 76-85 al 37’. Cremona appare provata, e Milano è padrona del match. Pancotto richiama ancora una volta tutti in panchina, ma ‘La me béla madunìina’ intonata dal pubblico milanese presente al PalaRadi, sottolinea la fine virtuale della partita. 76-91 è il risultato finale, accompagnato dallo scrosciante applauso dei 3500, cremonesi e milanesi, del PalaRadi.
Per Cremona: 16+11, Washington 15, Turner 12
Per Milano: Lafayette 24, Macvan 15, Simon 13, Mclean 12
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