Una deconcentrata Juvecaserta perde 71-73 al cospetto di una Cantù coriacea
Partita brutta e giocata male da entrambe le squadre. Gli ospiti vincono grazie ad una gestione più assennata degli ultimi possessi
(Ciamillo & Castoria)
Dopo le tante chiacchiere infrasettimanali, con la querelle legata all’addio a Valerio Amoroso, la Juvecaserta torna in campo nel match che la oppone ad una Cantù rivitalizzata dopo la vittoria di domenica scorso contro Avellino.
Caserta si presenta sul parquet con Siva, Gaddefors, Downs, Jones ed Hunt. Cantù risponde con il neo acquisto Hodge, Heslip, Abass, Ross e Berggren. La Pasta Reggia parte con il piede giusto, passandosi la palla e facendola girare velocemente. Cantù non resta a guardare e sfrutta l’atletismo di Abass per dar fastidio ai bianconeri. Dopo 5’ il match è in assoluta parità a quota 11, senza che nessuno riesca a prendere il controllo del ritmo. Buono l’impatto di Wojciechovski, che mette in un amen 4 punti dando minuti di riposo a Berggren. Corbani allunga le rotazioni schierando anche Zugno e Cesana, che non commettono guai e si destreggiano bene. Finisce sul 16-17 il primo quarto senza particolari squilli di tromba.
La seconda frazione di gioco si apre con la sagra della tripla: ad Hasbrouck rispondono in serie, Giuri e due volte Cinciarini, e Caserta per la prima volta tenta la fuga sul 27-22. Cantù si affida al talento di Ross per non accusare il colpo, ma il quintetto piccolo di Dell’Agnello, schierato anche per necessità (Gaddefors da 4 e Jones da 5), fa volare Caserta in contropiede e nel punteggio: +8 sul 33-25 al 15’. Cantù si riavvicina grazie ad un ispirato Abass fino al -1 (41-40), rientrato dopo i problemi di falli (già due penalità per lui dopo pochi minuti). Il primo tempo della gara si chiude così con Cantù sotto nel punteggio di una sola lunghezza, mostrando di avere carattere da vendere nel recuperare lo svantaggio.
Pessimo il rientro in campo delle due formazioni capaci di mettere a segno solo due canestri nei primi 4’ di gioco della ripresa, forzando una marea di conclusioni ed attaccando in maniera a dir poco scellerata. La gara prosegue sul filo dell’equilibrio, pur se gli ospiti danno l’impressione di avere le idee più chiare. Inoltre il terzo fallo di Siva a metà periodo toglie a Caserta velocità ed imprevedibilità. L’Acqua Vitasnella ha però poche alternative ad Hodge e Ross vista la pessima serata di Heslip ed Hasbrouck, ma entrati veramente in partita.
Dopo il pessimo terzo periodo, chiusosi sul 58-59 per gli ospiti, la musica non cambia, con le due squadre che continuano a sparare a salve senza costruire granché. È il solito Hodge a muovere per primo il punteggio con un eccellente arresto e tiro, cui si aggiunge un Heslip fin lì dormiente: la sua bomba allo scadere dei 24” vale il 60-64 e Dell’Agnello ferma il gioco con una sospensione. Finale di gara tiratissimo, con Caserta che prima si avvicina grazie a Gaddefors e poi sorpassa con Hunt, ma il solito Ross tiene a galla la baracca: 66-67 con tre minuti da giocare. Heslip regala con una bomba il +2 ma Caserta spreca tre occasioni per il pareggio. Jones ed Heslip fanno 1/2 dalla lunetta ed Hodge in contropiede segna il +4 che chiude i conti.
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