Michele Antonutti: A Milano saremo guardati con occhi diversi
Le parole dell'ala della Giorgio Tesi Pistoia prima in classifica
Michele Antonutti, uno che in carriera di gare di cartello ne ha vissute tante, ha le idee chiare: "Forse per la prima volta saremo guardati con occhi un pochino diversi -spiega infatti il giocatore biancorosso nell'affollata conferenza stampa di metà settimana- anche perché insomma quattro vittorie nelle prime quattro giornate non arrivano per caso. Questo vuol dire che da un lato magari ci sarà un rispetto maggiore da parte dei nostri avversari, ma dall'altro lato che in settimana ci studieranno meglio, saranno più attenti e più pronti ad affrontarci. E' un momento importante per noi, è chiaro: domenica da primi in classifica andiamo al Forum, in un luogo magico per chiunque ami il basket, contro una squadra di Eurolega, profonda, grossa, forte in ogni reparto, abituata a giocare a un'intensità elevatissima. Sarà una prova -prosegue Antonutti- che dovremo affrontare con grande serenità e con maturità, sapendo che affronteremo una sfida durissima, contro una squadra come Milano che però è lei nella posizione di chi deve assolutamente vincere"...
Una sorta di esame di maturità quindi? "Sì -concorda l'ex capitano di Reggio Emilia- perché dovremo andare là con il giusto atteggiamento, cercando di giocar bene non per ventotto minuti ma possibilmente per quaranta, perché se al Forum parti 17-2 poi diventa difficile pensare di rimontare. Dobbiamo sforzarci di avere un rendimento costante nell'arco dell'intera gara, essere lineari anche a livello di atteggiamento".
Con Avellino, domenica scorsa un inizio molto difficile e poi la grande reazione, frutto del sapere restare uniti pur di fronte alle difficoltà: "L'inizio contro Avellino ha secondo me una spiegazione ben precisa -dichiara Antonutti- e questa è la grande voglia di fare tante cose tutte insieme, di chiudere la partita immediatamente, di far andar tutto fin da subito per il verso giusto. In serie A però questo non succede mai: ci sono ragazzi alle prime esperienze qua, che ancora devono imparare bene quanto conti essere pazienti e rimanere sempre concentrati. All'inizio abbiamo fatto molte cose imprecise, abbiamo forzato, non siamo riusciti a giocare secondo il nostro sistema e quando giochi con squadre come Avellino, che sono molto esperte, te la fanno subito pagare. Credo sia stata una bella lezione -prosegue Antonutti- ma poi, nel prosieguo della gara, abbiamo dimostrato che questa squadra ha un'anima, è unità e di fronte alle difficoltà non si scompone. Certo dobbiamo capire che più si va avanti, più certi passaggi a vuoto si pagano a caro prezzo".
C'è un segreto dietro questa partenza da record della squadra? "L'entusiasmo, la voglia di lavorare e di migliorare tutti assieme e lo spirito di gruppo che si è subito creato-afferma il giocatore biancorosso- sono tre aspetti che mi hanno piacevolmente stupito in questa prima parte di stagione. Poi ovviamente c'è l'entusiasmo di coach Esposito: un allenatore che prima che essere tale è stato un grande giocatore e quindi non solo ti dice cosa fare, ma ti consiglia come farlo: credo sia fondamentale, soprattutto per una squadra giovane, avere un allenatore che ragiona ancora in parte con la testa di un giocatore. Credo che basti soffermarsi due minuti su come il coach affronta la partita per capire il senso di queste mie parole: Esposito inizia in giacca e cravatta e finisce che rimane con la sola camicia fuori dai pantaloni -sorride Antonutti- segno della sua capacità e della sua voglia di giocare la partita con noi, come se quella linea che delimita la panchina dal campo non esistesse".