Meo Sacchetti: Siamo pronti per Brindisi
Le parole del coach di Sassari
Archiviata la sconfitta di Istanbul?
“Abbiamo smaltito la rabbia della sconfitta anche se non l’abbiamo ancora razionalizzata. Ci sono occasioni nelle coppe europee che bisogna prendere e noi giovedì non l’abbiamo colta. Poi magari giocheremo anche meglio di così in futuro ma dovevamo coglierla al volo. Credo che la squadra sia arrivata ad una condizione di poca lucidità nelle battute finali ma sono anche sicuro che non patiremo così tanto a rimbalzo. Dobbiamo migliorare tutti insieme. In Europa si gioca si con lunghi più alti ma non è solo una questione di centimetri, abbiamo bisogno che le nostre ali e le nostre guardie vadano a rimbalzo. Anche i nostri lunghi qualche rimbalzo in più dovranno prenderlo, serve capacità di tagliar fuori gli altri giocatori. Mi aspetterei da giocatori di esperienza, non rookie, che con 5 punti di vantaggio e due falli da spendere si spendano”.
Domani arriva Brindisi..
“Arriva una squadra che mi pare molto concreta, d’altronde come sempre nei gruppi di coach Bucchi che hanno sempre un buon approccio. Credo sia una squadra molto competitiva, anche se con meno peso e potenza sotto canestro, avendo cambiato alcuni giocatori dall’anno scorso. Possono correre di più e aprire l’area, hanno acquisito Kadji –che noi conosciamo bene- ma anche due giocatori di scuola slava che hanno un basket più rapido, con più alternative. Ovviamente essendo la terza partita anche loro sono in fase di elaborazione, come tutti. Pensiamo a Milano che ieri era avanti di 20 e ha rischiato di perderla. Siamo all’inizio, ci sono molti lavori in corso per squadre di alto livello e non solo”.
Cosa ci dice dei suoi giocatori?
“Petway sta entrando in condizione e adesso deve inserirsi in un ruolo diverso da quello cui era abituato, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi a quello che gli chiediamo noi ma che siamo sicuri ci possa dare. A Haynes chiederò di prendere un po’ più l’iniziativa, deve capire dove è capitato e la nostra visione della pallacanestro. Fa vedere degli sprazzi importanti, quindi può darci di più. Abbiamo dei giocatori che sono dei terminali importanti, che seguono la storia del nostro modo di giocare con play e guardia come fulcro, ma abbiamo delle più che valide alternative. Stipcevic lo conosciamo, questa capacità di entrare subito con intensità e doppia dimensione non ci sorprende. Lo abbiamo preso anche per questo”.
C’è già un leader?
“Credo sia ancora presto per dirlo, essere leader è un ruolo naturale non lo si decide a tavolino. Diamo un po’ di tempo che dimostri chi avrà la forza di alzare la voce nei momenti importanti”.
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