Cervi: A Milano non ho superato le loro visite. Reggio? Volevo restare
Riccardo Cervi parla di quello che è successo con l'Olimpia Milano e parla del suo addio alla Pallacanestro Reggiana
Cosa è successo con Milano. Non ho superato le loro visite mediche. Io le ho sostenute tranquillo e fiducioso. Anche perchè lo staff medico dell'Olimpia era stato informato di tutta la mia situazione fisica da quello reggiano. Sapevano ogni cosa della storia delle mie ginocchia, che a lungo avevano sofferto di infiammazioni tendinee. Ma negli ultimi due anni sono sempre stato bene, e anche questo all'EA7 era noto. Alcuni giorni dopo le visite mediche ho ricevuto una telefonata dal mio procuratore, Balducci, che mi ha comunicato il tutto. C’è stata incredulità totale. Capirei se durante la stagione avessi avuto problemi, avrei capito la loro scelta. Ma sono stato benissimo. Per me è stata una mazzata del tutto inaspettata. Abbiamo avuto delle spiegazioni dettagliate. Abbiamo avuto tutti i referti e la documentazione delle visite e degli esami sostenuti. Milano però aveva il diritto, sulla base dei termini del precontratto, di agire così. Ripeto, la cosa mi ha stupito, nei playoff, così lunghi e intensi, mi sono sempre allenato, e dopo, in Nazionale, nessun tipo di problema, con due allenamenti al giorno.
Addio alla Pallacanestro Reggiana. Io volevo fortemente restare. Ma non si sono evidentemente create le condizioni. Il mio agente e la società si sono sentiti al telefono, ma mai incontrati. Io non ho firmato subito il triennale che Reggio mi propose a inizio 2015 anche per rispetto della società reggiana, volevo prima vedere come giocavo e come sarebbe andata la stagione. Dopo la finale scudetto abbiamo parlato, ma l'offerta formale della Pallacanestro Reggiana è arrivata lo stesso giorno di quella dell'Olimpia. E' falso quindi che io, in precedenza, avessi già stretto un accordo con loro.
Pagina di 3