Charlie Recalcati e i suoi 70 anni: 'Regalo? Vincere lo scudetto'
Recalcati concede una lunga intervista a Il Gazzettino
Charlie Recalcati ha parlato dei suoi 70 anni e della sua carriera di allenatore a Il Gazzettino. Sogna di chiudere vincendo lo scudetto:
«Sono arrivato a 70 anni in salute. Sono fortunato ma a quest'età è normale fermarsi a riflettere»
Segreto della longevità «La capacità di restare al passo coi tempi. Mi sono sempre adeguato al mutare dei metodi di lavoro, nuove tecnologie, flessibile coi collaboratori. Però senza mai snaturarmi».
Venezia «A 70 anni devo guardare il presente senza scordare il passato. La memoria storica dice che, quando giocavo, il vertice erano Milano, Varese, Cantù, Pesaro, Padova, Biella e Venezia. La chiamata della Reyer è stata gratificante, ci sono programmi e ambizioni. Quando un giorno Venezia vincerà, e sono convinto vincerà, vorrei che la gente si ricordasse che Recalcati ha lavorato qui e magari gettato le basi».
Eurobasket «Passare il girone era la parte più difficile e abbiamo evitato il quarto posto. Non dico la strada sia in discesa ma l'ottavo non dovrebbe essere proibitivo. Entrati fra le prime otto non vale più alcun pronostico. L'obiettivo è Rio se non con l'accesso diretto (le due finaliste ndr) attraverso il preolimpico. Questa è un'Italia che ha talento, magari non copertissima in tutti i ruoli ma forte».
Giocatore più forte mai allenato «Carlton Myers. Non avrà vinto come altri ma aveva fisico, qualità atletiche, tecniche, leadership, attaccante, difensore. Il giocatore più completo non solo del suo tempo. Poi legame speciale con Giacomo Galanda, ho sempre cercato di averlo con me».
Regalo «Fin troppo facile: vincere lo scudetto».