Attilio Caja: Non mi sento preso in giro da Varese
Le parole di Caja che ha chiuso la stagione come head coach di Varese
"Non mi sento assolutamente preso in giro per le tempistiche ed il silenzio della società: Stefano Coppa non mi ha mai dato certezze, limitandosi a dire che una volta scelto il manager sarei stato il primo ad essere chiamato. Il manager ancora non c'è, dunque non ho motivi di risentimento. Certo mi sarebbe piaciuto continuare ma non mi rimangio le belle parole che ho sempre speso per Varese: allenare qui è stato un onore, anche se per soli 3 mesi e mezzo, E mi scoccia che qualcuno abbia parlato in nome mio: se anche il presidente dovesse aver cambiato idea e dunque non mi confermerà senza incontrarmi, i miei sentimenti e gratitudine nei confronti di Varese non cambieranno: è stato tutto così bello che non voglio avere alcun sentimento negativo nei confronti di questa piazza. Quindi la società deve sentirsi libera di decidere: il rammarico di non poter proseguire tra tanti amici c'è, ma da uomo di sport capisco che le situazioni possano cambiare in corso d'opera e non mi sento affatto maltrattato".
Pagina di 2