Pallacanestro Varese: Gianfranco Ponti si svela e presenta l'offerta
Gianfranco Ponti è l'imprenditore che vuole rilevare almeno il 50% delle quote della Pallacanestro Varese
Ponti è un imprenditore varesino che da anni lavora all’estero (specializzato in acquisizioni aziendali legate al settore dei fondi di investimento in cui opera da tre lustri dopo una lunga carriera tra Mediobanca e Lazard Frères) ed ha fatto la sua proposta per rilevare la Pallacanestro Varese.
Come scrive La Prealpina, Ponti ha scritto una missiva al sindaco di Varese Attilio Fontana, il cui coinvolgimento è stato chiesto dallo stesso Ponti indicando che «qualora il consorzio non si sentisse più in grado di far fronte alle difficoltà manageriali, sportive e finanziarie, e solo in questo caso, ero disposto ad affiancarmi a "Varese nel Cuore", rilevando una quota significativa della Pallacanestro Varese e contribuendo alla sua gestione».
Il Progetto Varese ideato da Ponti, anche alla luce di quanto emerso nell'incontro di mercoledì vuole essere di supporto e non alternativo al consorzio: «Massimo rispetto per i proprietari attuali che dovranno necessariamente mantenere un ruolo rilevante; la nostra proposta non avrà seguito se riterranno di continuare da soli». All'atto pratico la proposta di Ponti e degli altri investitori è quella di un affrancamento paritetico a "Varese nel Cuore": «Intendiamo affiancarci al consorzio sottoscrivendo una quota di capitale pari al 50% della Pall. Varese, attraverso un cospicuo aumento di capitale che sarebbe sottoscritto congiuntamente dal consorzio e dai soci di Progetto Varese tramite una nuova società denominata SPH. L'ammontare dell'aumento potrà essere determinato soltanto dopo aver effettuato le verifiche contabili e finanziarie ma, tenuto conto dell'inadeguatezza del capitale odierno (solo 120mila euro?), proponiamo sin d'ora di aumentare il capitale sociale a 1 milone di euro, ove SPH sottoscriverà azioni per 500mila euro ed il consorzio per l'ammontare rimanente. Le due parti stipuleranno un patto quinquennale attraverso il quale SPH otterrà la responsabilità delle strategie gestionali e sportive di medio-lungo periodo condivise con il consorzio».
La strategia sportiva triennale prevede il ritorno della Pallacanestro Varese ai vertici, lottando stabilmente per i primi quattro posti in campionato e partecipando alle coppe europee. La priorità dell'inserimento progressivo di 2-3 giocatori italiani con contratti pluriennali scelti per le loro qualità di leadership, che possano trasmettere lo spirito di Varese e le regole comportamentali, in campo e fuori, agli altri giocatori. Un approccio "slavo" nell'inserimento in prima squadra di giovani talenti offrendo loro minuti, in ogni occasione, la rifondazione di un'attività giovanile oggi deficitaria per mezzi e risultati che dovrà invece diventare "un'eccellenza" in Europa. E dare mezzi a tutti i ragazzi di Varese di giocare con la maglia biancorossa fino a 15 anni. «Siamo sicuri che il Consorzio esaminerà rapidamente il Progetto Varese e si esprimerà in merito prima di ipotecare le scelte gestionali per l'anno prossimo poiché così facendo comprometterebbe le fondamenta del progetto stesso - conclude Ponti -. Se poi il consorzio decidesse di continuare da solo, accetteremo senza polemiche la decisione; ma i consorziati avrebbero allora l'obbligo morale verso gli appassionati di assicurare direttamente alla Pallacanestro Varese tali risorse addizionali. La peggior cosa che potrebbe accadere al basket varesino è un arrocco ed un piccolo cabotaggio che umilierebbe la Pall. Varese e la città».
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