Coppa: Varese, ora niente isterismi. A fine anno tutti in discussione
Le parole del presidente della Openjobmetis Varese a La Prealpina
Durante la partita sia Vescovi che Giofrè sono stati invitati alle dimissioni da uno striscione apparso a Masnago.
Coppa indica quale è la ricetta per uscire dalla crisi.
Ricetta. Per uscire da questo momento critico la ricetta è una sola, ovvero mettere il bene della squadra davanti a tutti e fare quadrato. Serve fare fronte comune, allenarsi meglio e ridare fiducia ad un gruppo che ha evidenziato di avere paura; magari dando quel minimo di certezze che permettano alla squadra di non perdersi nelle sue incertezze. La situazione è complicata, ma abbiamo al nostro interno gli strumenti per uscirne. Dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare forte per migliorare: inutile cercare capri espiatori, nessuno è esente da colpe e tutti debbono dare di più.
Mercato. Ulteriori interventi sul mercato? Abbiamo cambiato talmente tanto che sotto certi aspetti si sta rivelando un boomerang e comunque è una scorciatoia della quale non si deve abusare: ricordo che Maynor ha giocato la miglior partita all’esordio a Cantù e lo stesso Jefferson domenica è stato il migliore. Cose che fanno riflettere, meglio lavorare per far rendere al meglio quelli che abbiamo.
Futuro. Dal canto mio opererò per mantenere i contratti con consorziati e sponsor e far sì che i risultati negativi della squadra non abbiano ricadute in tale ambito. Mai come ora si deve lavorare tutti insieme: la società è il bene primario ed eventuali situazioni personali complicate si lascino fuori da Masnago. Isterismi e divisioni sono l'ultima cosa che ci serve ora; a fine campionato, con la massima serenità, faremo le nostre valutazioni, mettendoci tutti in discussione per capire che cosa andrà fatto per migliorare.