Moretti: Ci meritiamo un bel 7
L'allenatore di Pistoia fa il punto del girone di andata della Giorgio Tesi Group
"Abbiamo avuto un inizio difficile -spiega il coach- per almeno tre fattori: il primo è che ripartire con un gruppo totalmente rinnovato, senza poter contare come in passato su uno zoccolo duro di italiani, non è assolutamente semplice. Il secondo perché la nostra prima parte di stagione, a partire dal pre-campionato, è stata tormentata dal punto di vista fisico: prima il problema di Edwin, poi quello di Johnson, poi quelli di Hall e Cinciarini... Insomma abbiamo affrontato diverse partite senza essere assolutamente al meglio. Il terzo fattore -analizza ancora Moretti- è rappresentato dal fatto che l'anno scorso su di noi non c'erano pressioni, ma aleggiava la spensieratezza della piazza neo-promossa, e quindi tutti erano pronti a essere anche più indulgenti e pazienti dopo le difficoltà iniziali: quest'anno invece l'entusiasmo dopo una stagione eccellente ha fatto sì che da parte di tutti ci fosse quella pressione, positiva magari nelle premesse, che però ti perdona sicuramente meno a livello di errori e sconfitte. Per tutte queste ragioni, dico che girare a 12 punti vale comunque un 7 in pagella".
La classifica, nella zona occupata da Pistoia, è sicuramente molto corta e la sensazione è che la lotta per i playoff, almeno al momento attuale, possa riguardare davvero tante squadre: "Effettivamente -concorda Moretti- in quattro punti, dai 16 di Cremona fino a quota 12, ci sono ben otto squadre. E' un campionato ancora molto equilibrato, e nel girone di ritorno sicuramente non dovremo assolutamente mollare la presa. Il nostro obiettivo è raggiungere quanto prima quella quota 20 che per noi vale la salvezza e che è il dichiarato obiettivo di questa stagione, poi vedremo se ci saranno ancora energie fisiche e soprattutto mentali per provare ad alzare l'asticella".
La Giorgio Tesi Group gira a quota 12, esattamente come lo scorso anno, ma Moretti ci tiene a fare qualche precisazione: "Giriamo a 12 e direi che siamo in linea con le nostre aspettative. Personalmente -chiarisce il coach- mi sarei magari aspettato qualche punto in più dall'inizio del girone e qualche punto in meno verso la conclusione, ma direi che globalmente abbiamo i punti che ci meritiamo. Sono rammaricato per qualche sconfitta di troppo in casa. Con Sassari e con Milano, abbiamo disputato due buonissime gare ma abbiamo avuto la sfortuna di trovare due squadre nel loro momento forse migliore della stagione. In altre occasioni siamo stati onestamente poco fortunati: abbiamo perso in volata partite in cui siamo stati avanti per trentanove minuti. In un'altra occasione abbiamo invece commesso errori gravi e abbiamo perso per nostri demeriti. Credo -prosegue Moretti- che avremo dovuto raccogliere almeno una vittoria in più davanti al nostro pubblico. D'altro canto, però, va detto che in trasferta abbiamo forse ottenuto qualcosa in più del previsto: penso alle vittorie di Cantù e di Varese, due campi su cui alla vigilia era difficile pronosticare il blitz, e magari anche al successo dell'esordio a Capo d'Orlando. I siciliani infatti viaggiano con un ruolino di cinque vittorie su sette in casa, e noi magari abbiamo avuto la fortuna di affrontarli al debutto, quando magari ancora non erano pronti per l'impatto con la serie A. Diciamo che essere a quota 14 poteva starci".
La squadra ha cambiato fisionomia nel corso dei mesi, fin dal taglio iniziale di Edwin, passando per la vicenda Johnson e l'ingaggio di Brown, Amoroso e Easley: "Sì, sicuramente anche da questo punto di vista le cose non sono andate lisce -concorda Moretti- ma purtroppo sono state tutte scelte necessarie. Edwin si è presentato senza essere in condizione di potersi allenare e giocare: era un giocatore sicuramente affascinante, che avrebbe aumentato ulteriormente le nostre caratteristiche di duttilità sugli esterni; lo abbiamo rimpiazzato con Brown che è un esterno che si avvicina più al ruolo di guardia che a quello di playmaker come invece poteva essere Edwin. La decisione riguardo a Johnson, poi, non è stata di natura tecnica -precisa il coach- ma si è resa indispensabile per stroncare sul nascere una situazione che stava lentamente distruggendo la compattezza e la serenità del gruppo. L'ingaggio di Amoroso è stata un'operazione brillante, conclusa a tempo di record e che ci ha permesso di portare a Pistoia un giocatore che ha subito fatto benissimo a tutto l'ambiente, allo spogliatoio e al pubblico. Ancora Valerio non è nelle migliori condizioni, ma il suo contributo è stato comunque già significativo nelle due vittorie con Pesaro e Varese. Con Easley -prosegue Moretti- abbiamo deciso di rafforzare un reparto dei lunghi che altrimenti sarebbe rimasto corto: è un giocatore esperto, non dal nome strabordante o dalle qualità che stravolgessero la fisionomia della squadra, ma un giocatore pronto, che conosce bene il campionato italiano, e che dunque sicuramente ci darà un grande aiuto sul piano dell'atletismo e della dinamicità. La posizione di Daniele Magro alla luce degli ultimi movimenti? Noi difficilmente cambiamo qualcuno o qualcosa all'interno della nostra squadra a stagione in corso -conclude il tecnico- e quando l'abbiamo fatto è stato fatto perchè questo si era reso indisepnsabile e non era possibile andare avanti in un certo modo. Diventiamo nove? Io credo che Daniele probabilmente soffrirà di più dal punto dello spazio in questo tipo di assetto, ma ho l'obiettivo di giocare con un pacchetto lungo composto ormai da quattro, cinque giocatori, e questa sarà la mia, la nostra, sfida sul piano tecnico e tattico per l'immediato futuro".