GTG Pistoia - Acea Roma: Commento e Pagelle
Il commento e le pagelle della sfida del PalaCarrara
Non per la vittoria, o almeno non SOLO per la vittoria, ma anche e soprattutto per come è arrivata. La Giorgio Tesi Group ha giocato una partita attenta, solida e anche un po’ cattiva, ed è arrivata la prima doppia-v in casa che mancava da quella mitologica Gara4 dello scorso campionato contro Milano.
Dalmonte dichiara, per la prima volta, che la sua Acea ha un po’ di fiato corto per i continui impegni tra campionato e coppa e non sappiamo se il messaggio fosse più un tentativo di spiegazione della sconfitta o un messaggio per la proprietà, visti gli ottimi risultati ottenuti finora in Europa.
Pistoia prende il pallino della gara in mano fin dall’inizio e lo mantiene fino alla fine: Roma prova a recuperare in almeno tre occasioni distinte nel match, ma lo sforzo prodotto, concordiamo con Dalmonte, lascia un po’ sulle gambe i suoi e la buona serata al tiro di Pistoia la ricaccia sempre indietro di 2-3 possessi.
Moretti si gode la seconda buona prestazione consecutiva dopo quella di Venezia e dalla prestazione dei suoi arrivano delle indicazioni importanti sull’identità della squadra che, come era lecito aspettarsi, comincia a prendere forma ed a caratterizzare i ruoli. Cinciarini si consolida come il miglior marcatore italiano del campionato, Milbourne - dopo un inizio di campionato agghiacciante - infila la sua terza prestazione positiva consecutiva e la difesa in generale ha retto molto meglio i cambi sistematici ordinati da Moretti. Certo, la Acea non aveva esattamente uno strapotere fisico sotto canestro come Cremona e Bologna (che invece hanno messo in crisi le rotazioni pistoiesi), ma i raddoppi sono arrivati puntuali con continuità e Linton Johnson ha fatto bottino di rimbalzi (10).
Per Roma, serata negativa al tiro per Gibson, Triche in serata non molto ispirata, e Dalmonte deve ringraziare il solito Bobby Jones che ci mette energia per 3 ed una gran prestazione di Ejim per aver evitato un passivo anche piu’ pesante.
Le Pagelle
ACEA ROMA
Melvin Ejim: 7
MVP dei suoi. Ci mette un po’ ad entrare in partita, tanto che alla fine del primo quarto sembrava che Dalmonte dovesse allungare le rotazioni, poi con l’inizio del secondo quarto Melvin ha cominciato a macinare e chiuderà con 17 punti e 5 rimbalzi, lasciando la sensazione di essere l’unico che ha realmente messo in crisi la difesa pistoiese.
Diesel
Brandon Triche: 5
La serie A non è la LegaDue, e Brandon di questo se n’è accorto da un po’. In una serata come quella di domenica però sembra che il problema principale dell’USA romano sia la sua collocazione all’interno della squadra: se il suo ruolo è quello di fare il play, rischia di arrivare col fiato corto al momento della realizzazione (sbagliati almeno 3 tiri “facili” da sotto), se deve fare il realizzatore, la squadra ha bisogno di piu’ supporto in fase di playmaking da parte di Gibson e D’Ercole.
Percentuali un po’ sporche da 2: Roma non puo’ prescindere dal suo principale attaccante.
Alone
Bobby Jones: 6,5
Ci mette il doppio della voglia di chiunque altro in campo, compagni ed avversari. Qualche volta esagera con l’irruenza e sul finale di partita si dimostra anche nervoso. Si picchia per tutta la partita con Brown, che ha di gran lunga il compito più difficile di tutta la serata. Finisce con 17 punti, 5 falli subiti e 6 rimbazi. In più di una occasione prova a caricarsi la squadra sulle spalle ma esagera un po’ con le conclusioni da fuori (1/5).
Dinamo
Lorenzo d’Ercole: 5
Fa andare più la lingua delle gambe, nei suoi 15 minuti in campo. Combina poco, in una serata in cui c’era bisogno di far respirare un po’ Triche.
Logorroico
Maxime De Zeeuw: 5,5
Spreciso al tiro, segna solo 6 punti in 22 minuti di utilizzo, ma ci mette il fisico contro le ali pistoiesi e soprattutto si impegna. In una serata di fiato corto per la Virtus, lui ancora ne aveva, anche se con risultati non sempre meravigliosi.
Lottatore
Kyle Gibson: 5
A Pistoia Gibson se lo ricordano come due giocatori differenti: si ricordano il Gibson di fine stagione che si prendeva responsabilità, si buttava dentro e segnava da fuori tutto quello che toccava, ed il Gibson di inizio stagione che faceva “uno su…” 1/9, 1/11… stasera per Roma è sceso in campo il secondo: 3/12 al tiro, solita presenza difensiva ma scarsa incisività in attacco.
Polveri Bagnate
Rok Stipcevic: 5,5
Appena entrato ha segnato una bomba ed il pubblico pistoiese già si immaginava l’ennesima prestazione balistica fuori dall’ordinario di uno degli ospiti, poi si è tranquillizzato. Vale per lui quanto detto per d’Ercole: la squadra avrebbe bisogno di far riposare un po’ di più Triche in modo da averlo piu’ lucido in fase offensiva. Egoista in un paio di occasioni e ripreso dal coach.
Specialista
Jordan Morgan: 5
“5” generoso per il centro romano, vero assente della trasferta pistoiese. Contro una squadra poco attrezzata a contrastare i lunghi che prendono posizione ed iniziativa, Morgan s’è nascosto per tutti i 16 minuti che è stato in campo.
Ghost
Luca Dalmonte: 5,5
Come detto, Dalmonte ha usato per la prima volta dall’inizio di questa (lunga) stagione della squadra capitolina la carta del “siamo stanchi”, ma il coach romano ha subito la serata ispirata al tiro dei biancorossi e soprattutto non è riuscito a trovare una soluzione ai cambi sistematici ordinati da Moretti.
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA
Gilbert Brown: 6,5
Fa a sportellate per tutta la partita con Bobby Jones, si applica in difesa (solo il grande talento offensivo di Bobby gli permette comunque di uscirne con un bottino di tutto rispetto) e nel secondo tempo si fa anche trovare pronto in attacco sugli scarichi e colpisce col tiro da fuori.
Deve ancora riuscire a trovare il suo ruolo definitivo nella squadra, ma la strada è quella giusta.
Corri Gilbert, Corri.
Daniele Cinciarini: 7
Il “Cincia” comincia a prendere il feeling col canestro di Via Fermi. Attaccante di razza, si consolida come miglior marcatore italiano con circa 10 minuti di utilizzo medio in meno rispetto all’anno scorso, frutto di una scelta di tiri più matura. Ne fa 17 in 24 minuti, sbaglia poco e ci mette sopra anche 4 assist. Moretti lo metterà a tirare 100 liberi alla fine di ogni allenamento, di sicuro. Alla fine della partita si consuma i palmi delle mani dando il 5 a tutto il PalaCarrara e la curva lo ringrazia.
Sta nascendo un amore.
CJ Williams: 8
27 punti in 29 minuti, 1 solo tiro sbagliato da 2, difesa aggressiva su Triche e Gibson. Sempre pronto sugli scarichi, mano incandescente dalla lunga e qualche castagna tolta dal fuoco della squadra biancorossa nel momento in cui anche Roma aveva stretto la difesa con qualche soluzione personale all’ultimo secondo dei 24.
MVP
Landon Milbourne: 7
Landone aveva da farsi perdonare un avvio di campionato strampalato, dopo aver fatto vedere grandi cose in precampionato. E questa è la terza in fila in cui dobbiamo parlare bene dell’ala USA. Stavolta la mano era calda (7/10 da 2, 1/3 da 3) ma anche 8 rimbalzi ed una schiacciata in contropiede staccando da 4 metri che ci aspettiamo di vedere in cima alla Top10 settimanale. Applicato in difesa contro De Zeeuw e sempre pronto a raddoppiare su Morgan e dare mano a Johnson e Magro.
Ligneo.
Ariel Filloy: 6
Partita di “ordine” per l’argentino. Non cerca la realizzazione come aveva fatto in altre occasioni, ma si limita a far girare la squadra. Solita applicazione difensiva.
Team Player
Daniele Magro: 5
Gioca poco (5 soli in campo per lui), ma non riesce a trovare una dimensione. Non sappiamo se il problema sia una incompatibilità col gioco di Moretti o una carenza di attitudine nel difendere contro giocatori più mobili di lui, ma Daniele sta facendo tanta, tanta, tanta fatica.
Stavolta è andata bene, Roma non aveva lunghi dominanti… ma…
Incognita
Langston Hall: 7
30 minuti in campo per Hall che ha dettato ritmi e dato via palloni per tuttp il campo con una autorità che maschera la sua giovane età. Alla fine saranno 7 assist per lui ed una quantità di chilometri percorsi sugli aiuti-e-recuperi da mandare in tilt i sistemi di misurazione usati nel calcio.
Realizza poco, ma con Williams e Cinciarini in serata, non c’è nemmeno bisogno che ci provi.
Assistman
Linton Johnson: 7
Gioca una di quelle partite che dimostrano che la pallacanestro NON si legge sulle statistiche. Fa 4 punti e prende 10 rimbalzi, che per l’unico lungo di una squadra che è stato in campo 30 minuti potrebbero quasi sembrare poca roba. Invece il presidente è stato fondamentale in questa vittoria: non si è fermato un secondo, ha azzerato il giovane Morgan, aiutato a chiudere su De Zeeuw, costretto Triche ad alzare le parabole in penetrazione e già che c’era ha dato via anche 4 assist.
In più, quando si presenta in tribuna stampa col completo chiaro, il cappotto di cammello e la Ceres in mano, come fai a non amarlo?
Idolo.
Paolo Moretti: 7
In sala stampa Moretti ha parlato della costanza, della cattiveria e della tenuta della concentrazione della squadra. Ma ha anche parlato di equilibrio: la Pistoia del 2015 è una squadra che ha diversi giocatori con ruoli simili ed è necessario trovare un equilibrio nelle quantità di realizzazioni, di minuti in campo e di applicazione difensiva sui migliori attaccanti avversari. Nelle ultime due partite si sono fatti dei passi avanti. Bene così!