Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 7
Il settimo quintetto della stagione
Arriva il quintetto stagionale per la giornata numero 7. Moltissime new entries:
Kenny Hayes, PM, Vanoli Cremona: nella interminabile maratona alla pari del PalaTrento è quasi un dispiacere credere che una delle due squadre possa uscirne sconfitta, ma poiché la legge dello sport universalmente riconosce un singolo vincitore, tocca questa volta alla Vanoli Cremona sopportare una settimana il pensiero di aver faticato inutilmente. Chi però può dirsi soddisfatto della prova è senza dubbio la combo guard Kenny Hayes. Giocatore discretamente eclettico, dalle lune variabili e tecnicamente particolare. Segna 34 punti con ottime percentuali, ma soprattutto è l'ancora offensiva nei tempi supplementari quando ne fattura 18. Ha un rilascio della palla macchinoso e poco estetico, ma l'efficacia non gli manca. Sicuramente non si tratta di un playmaker nonostante sia preso per fare anche costruzione di gioco, ma si sente sul parquet quasi sempre nel bene o nel male.
MarShon Brooks, G, EA7 Emporio Armani Milano: forse non se l'aspettava nemmeno lui, ma non ci scommetteremmo troppo. La prova monstre con cui Brooks ammutolisce il PalaWhirpool a ripetizione è di quelle che si iscrivono nel libro dei record del campionato: 37 punti con 7 rimbalzi, 3 assist e 3 stoppate per 40 di valutazione. Banchi non lo panchina nemmeno un istante nell'arco della gara e lui mostra abilità che fin qui era stato difficile riconoscergli: controllo del ritmo, costanza al tiro, giusta scelta nel gioco dei palloni per sé e per la squadra, in sostanza una sorta di metronomo, nonostante egli sia da sempre considerato uno squilibratore di gioco. L'estrema naturalezza con cui segna triple a grappoli anche verso la fine della gara, lo sguardo di colui che ha sempre bene in mente come e dove andare a colpire, l'intensità con cui difende, stoppa e ruba palloni anche nei due minuti finali fanno capire come Milano si trovi in casa un giocatore di straordinario potenziale offensivo e difensivo, che ha solo il bisogno di essere disciplinato un pezzo per volta. MVP
Tony Mitchell, AP, Dolomiti Energia Trento: Le spadellate delle ultime uscite lo avevano tenuto fuori dal quintetto, ma nel giorno della gara contro Cremona si ritrova alla distanza. Nell'overtime è il go-to.guy, segna 26 punti complessivi, ci aggiunge rimbalzi, recuperi e il solito quintale di falli subiti che lo mandano in lunetta a capitalizzare in modo semplice. Giocatore anarchico se ce n'è uno, ma che sa comprendere il gioco senza palla; taglia negli spazi sfruttando le leve veloci e potenti, sa sportellare sotto canestro e sa punire dalla distanza. C'è da lavorare ancora moltissimo sulla selezione dei tiri, ma a un giocatore che ti garantisce 20 punti, 5 rimbalzi e 3 assist di media è alquanto duro poter dire qualcosa.
LaQuinton Ross, AG, Consultinvest Pesaro: fino ad ora era sembrato solo un grande ammasso di talento totalmente indisciplinato tatticamente, ma forse un poco per volta sta cominciando a raddrizzarsi. Le sue caratteristiche fino ad ora mostrate sono: segnare tanto, sbagliare altrettanto e perdere secchi di palloni a gara (il peggiore in campionato), ma questa volta lo premiamo non solo per il buzzer beater di puro istinto che segna, ma anche perché riesce a limare i suoi difetti in una gara decisiva: 21 punti, buonissime percentuali dal campo, pochi palloni persi e un aiuto costante anche in fase difensiva, dove è cosa nota non si stagli a vette inesplorate. Giocatore tecnico, molto meccanico nei movimenti, a volte addirittura pachidermico, ma dotato di un enorme senso del canestro, che sa raggiungere praticamente da ogni angolo del parquet. Può diventare un grande giocatore europeo, per l'NBA rischia di pagare i pochi centimetri.
Josh Owens, C, Dolomiti Energia Trento: Owens in questo momento è il giocatore più in forma del campionato. Le sue prestazioni statistiche e il suo contributo sul parquet stanno lanciando Trento nelle zone alte della classifica, confermando i nostri pronostici pre-stagionali sulla grande qualità della squadra. Nella maratona contro la Vanoli Cremona gioca più di tutti e non è un caso: in 46 minuti sul parquet non perde nemmeno un pallone, in compenso riesce in 23 punti, 11 rimbalzi e 28 di valutazione. L'esperienza europea ed il mestiere sotto i tabelloni sono il perfetto mix per bilanciare la giovanile esuberanza della coppia della promozione Pascolo-Baldi Rossi e va dato atto al DS Trainotti di aver scovato veramente l'oro in Israele con la sua firma. Il pick n'roll lungo-lungo con triangolazione è quasi un marchio di fabbrica di coach Buscaglia, che può sfruttare le qualità eccellenti di tutte le ali e i pivot a disposizione (compreso Isaiah Armwood) per permettere a Josh di rollare a canestro leggendo bene lo spazio, una sua peculiare caratteristica. Trento può solo crescere...occhio ad Owens per un posto nel primo quintetto stagionale.
SESTO UOMO:
Stefano Gentile, PM, Acqua Vitasnella Cantù: in diverse gare quest'anno è stato criticato per un approccio non-alla-Gentile, così il figlio maggiore di Nando ha pensato bene, sentendo anche vicina l'aria di casa, di mettere a tacere le critiche con una prova maiuscola in casa di Caserta. 20 punti, uscendo dalla panca e garantendo la regia che Darius Johnson-Odom non è in grado di dare. Gioca tutto l'overtime e mette a segno i liberi con la classica freddezza. In mezzo fa tante cose utili e poche sbagliate. Il Gentile di quest'anno è parso più involuto e fuori dal gioco meno corale di quello dell'anno passato, ma è proprio lui l'uomo da cui deve passare maggiormente la palla, perché con la sua superiore capacità di creare per i compagni (rispetto alla media del roster) potrebbe essere l'uovo di colombo di coach Sacripanti per elevare la fase offensiva della squadra.