Le pagelle di Grissin Bon Reggio Emilia - Olimpia Milano
I voti ai protagonisti del Palabigi
Federico Mussini 6: Parte in quintetto a sopresa e si capisce subito che la sua stazza fisica lo condiziona in questo match. Mette a referto una tripla, fa un paio di ottime giocate, ma non incide particolarmente come in altre situazioni.
Achille Polonara 6,5: Domina a rimbalzo con 9 palle strappate, non incide particolarmente in attacco all'inizio ma è il protagonista della rimonta dal meno 6 dei suoi. 9 punti importanti e veramente pesanti, ed esce vincitore dalla sfida con l'amico Melli.
Amedeo Della Valle 7,5: Quando la palla ha cominciato a scottare è venuto fuori. Punti in successione nel quarto periodo, compresa quella tripla in transizione totalmente insensata che solo chi si sente in fiducia può mettere. Glaciale dalla lunetta, instaura un duello bellissimo con Gentile, e porta Reggio alla conquista della vittoria da assoluto protagonista.
Donell Taylor 6: Parte a razzo, è il protagonista del primo allungo reggiano, ma poi sparisce completamente nel secondo tempo. Partita a due facce, nonostante la sua impronta all'inizio sia molto importante.
Pechacek 4,5: Se Milano non sprofonda subito nel 1° quarto è grazie anche ai 2 minuti scellerati del giovane lungo che fa più danni della grandine. Poi giustamente Menetti lo panchina.
Ksistof Lavrinovic 6,5: 19 minuti di sostanza, in cui si mangia i rispetti 4 avversari. 8 punti e 4 rimbalzi e lampi di classe, nonostante comunque la fatica e i vari acciacchi si facciano sentire. Ma è sempre presente.
Rimantas Kaukenas 7: Entra dalla panchina e fa 10 punti in 3 minuti. A 38 anni quasi. Bisogna aggiungere altro? In difesa tiene gente di quasi 15 anni di meno, in attacco è una sentenza e non sbaglia nulla. Smetterà mai di illuminare i parquet?
Riccardo Cervi 6+: Forse non sarebbe sufficiente la sua partita, nonostante contro Samuels e James difenda discretamente, ma sia abbastanza impreciso in attacco. Ma riceve la palla decisiva e ha in mano una mattonella. La prima gliela sputa il ferro, la seconda la mette dentro. E pesa 'particolarmente'.
Andrea Cinciarini 7,5: Si smezza la palma di MVP con Della Valle. Ad oggi è il giocatore più completo del nostro campionato. Sa far tutto senza alcuna distinzione. Segna, prende rimbalzi, distribuisce assist a ripetizione. Ed è fondamentale per questa vittoria e per questa squadra. Semplicemente perfetto.
Max Menetti 6,5: Imposta un piano partita perfetto, impostando subito sulla corsa la gara. Poi alla lunga Milano viene fuori e mette molte apprensioni alla sua Reggio, ma nel finale è lucidissimo, lascia in campo i quintetti giusti e disegna i giusti schemi. E la vince, meritando.
Olimpia Milano 5: Perderla alla fine fa male, ma l'approccio è stato ancora una volta completamente errato, e correggere strada facendo non sempre riesce. Per carità, rispetto all'OAKA sicuramente una prestazione più dignitosa, ma se non fosse stato per Gentile forse si parlava di un'altra imbarcata. Squadra che al momento è completamente allo sbando.
Joe Ragland 6: Parte da assoluto dominatore del match, tenendo anche abbastanza bene dietro. Cala poi nel 2° quarto, e quando Milano sembra avere in mano la gara prende un tecnico stupidissimo che da il la al 12-0 di Reggio. Poi tiene comunque viva la sua squadra e non gioca male, ma quella protesta pesa.
MarShon Brooks 4: Viene difficile assegnare un voto. Probabilmente sarebbe un senza voto, ma uno come lui entra e inizia a far danni. Viene panchinato tutta la partita, sembra un elemento totalmente estraneo a questa squadra.
Alessandro Gentile 7,5: Partita da vero capitano, da trascinatore, perchè comunque si ritrova il solo a lottare contro altri 5. Numeri di altissima scuola, canestri difficilissimi e grande duello con Della Valle anche in difesa. Sbaglia un libero pesante è vero, ma sarebbe assurdo farglielo pesare. Chiude a testa altissima, forse il solo dell'Olimpia che stasera può farlo. +14 di plus minus in 35 minuti; senza di lui pensare cosa Milano ha combinato in soli 5 minuti.
Nicolò Melli 5,5: Ha una sola fiammata nel 3° quarto, con la tripla del +6 di Milano. Fino a quel momento è molto molle su ambo i lati del campo, tanto che Polonara lo stava surclassando. Ma proprio quando entra in ritmo Banchi lo leva, e li di certo non è colpa sua se non incide più...
Trent Meacham 6,5: Entra con Milano allo sbando e al riporta a contatto. Non fa canestro, ma mette ordine, lotta a rimbalzo, serve assist, insomma fa il play ragionatore che serve ad una squadra così. E gioca sempre troppo poco, perchè è davvero il solo a dare un minimo di idee a questa squadra.
Linas Kleiza 3: Semplicemente incommentabile. Fa di tutto per farla perdere a Milano, compreso un antisportivo clamoroso su Della Valle non visto dagli arbitri. In attacco tira almeno 4 triple che sfiorano il primo ferro, per non parlare delle palle perse. Paradossalmente sta in campo nei momenti decisivi, il che si nota molto. -6 di valutazione sintetizza tutta la sua gara.
Shawn James 5,5: Si da da fare nei minuti in campo, ma commetti alcuni errori plateali da mezzo centimetro, nonostante comunque a rimbalzo dica ampiamente la sua. Può e deve fare sicuramente di più.
Samardo Samuels 6: Parte male, molto male. Ma man mano che Milano ingrana anche lui entra nel match, e nel 3° periodo diventa padrone dell'area con punti e rimbalzi e falli conquistati. Poi anche lui vien tolto dalla partita e rimesso in piena emergenza, e dopo aver perso l'inerza non incide più come può e si perde come tutta Milano.
David Moss 6,5: Nel 1° tempo è perfetto, si rivede finalmente il vero numero 34 conosciuto da tutta Italia. Si mantiene costante in difesa nonostante qualche fallo di troppo nel finale, mentre in attacco lascia lo scettro a Gentile. Lotta finchè può e da il massimo, veramente uno dei pochi.
Luca Banchi 5: Alcune scelte lasciano molti dubbi. Innanzitutto il primo time-out chiamato sul meno 10 nel 2° quarto quando la squadra girava a vuoto da 5 minuti almeno. Ma soprattutto alcuni cambi del 2° tempo, soprattutto Melli e Samuels fuori quando erano entrati in partita, e l'ostinarsi nel tenere il fantasma di Kleiza in campo. Poi l'ultimo tiro con 9 decimi produce uno schema insensato con le spalle al canestro. Sicuramente era difficile costruire un tiro pulito, ma qualcosa di meglio si poteva fare assolutamente.
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