Cantù ferma la corsa di Sassari con un finale thrilling
79-75 il finale per i brianzoli
Con un finale vietato ai deboli di cuore, l’AcquaVitasnella Cantù fa suo il big match contro la Dinamo Sassari, che non sfata il tabù Pianella: i brianzoli di Sacripanti, avanti praticamente sempre nel punteggio, hanno dimostrato una grande solidità mentale tutte le volte che l’ottima formazione di coach Sacchetti ha provato a rifarsi sotto, giocando con coraggio ed energia, guidati da un ottimo James Feldeine che chiude con 17 punti e da un Erik Williams da 12 rimbalzi.
Comincia nel segno di Johnson-Odom la partita dell’AcquaVitasnella Cantù: il folletto canturino schiaccia, segna da tre punti lasciato colpevolmente solo dalla difesa sassarese e per ben due volte va a realizzare in penetrazione subendo anche il fallo. Dopo 4 minuti esatti è 11-4 Cantù; time-out Sacchetti. La vera differenza l’AcquaVitasnella la fa nella sua metà campo, con una difesa super energica che mette la museruola alle bocche da fuoco sassaresi. La Dinamo chiede aiuto alla panchina, ed è Sosa a rompere il digiuno ospite replicando al post-up di Feldeine. La tripla dall’angolo di Hollis vale il primo vantaggio in doppia cifra dei canturini (16-6) a due minuti dalla prima sirena; Todic cambia un inconcludente Lawal e spara in un amen 7 punti in faccia a Williams, Sosa sbaglia da casa sua e con la tripla di Johnson-Odom che scheggia il ferro, il primo parziale finisce 21-13 a favore dei ragazzi di Sacripanti.
Vola sul +11 Cantù in avvio secondo periodo: al canestro iniziale di Sosa, replicano prima Abass dall’arco e poi Mbodj con un efficace semigancio in faccia a Todic nel pitturato (26-15). Rientra Lawal per la Dinamo e la difesa sassarese sale di tono (2 stoppate); sale di conseguenza anche il ritmo in attacco, dopo l’1/7 dalla lunga del primo quarto: guidato da Dyson, il team di Sacchetti accorcia sul 28-22 a poco più di metà frazione. Sacripanti prova a fermare l’inerzia col minuto di sospensione, ma alla ripresa del gioco Cantù è in black-out, pasticcia in attacco (2 perse) e permette a Logan un comodo appoggio in penetrazione (30-27). E’ Feldeine che prova a scuotere i suoi con un bel “trepunti” in transizione, a cui però fa subito eco Sacchetti dopo una banale persa di Hollis. L’ala statunitense canturina successivamente si fa perdonare con la sua personale seconda bomba, ma Sassari rimane viva con le accelerate di Dyson (36-34). Williams fa 1/2 dalla lunetta ma sull’ultimo possesso non concretizza un bell’assist di Feldeine sbagliando da sotto; così all’intervallo l’AcquaVitasnella è avanti 37-34.
Imprecisioni da una parte e dall’altra caratterizzano la ripresa del gioco dopo il riposo lungo: 4-4 dopo 3 minuti e mezzo. Ci pensa Feldeine ad accendere l’ambiente con una bella schiacciata in contropiede su assist di Abass, che costringe Sacchetti a chiamare subito time-out (43-38). In uscita dal minuto di sospensione, Sassari trova dall’angolo la tripla dell’ex Brooks; dall’altra parte invece Williams appoggia finalmente al vetro senza troppi problemi (45-41) e subito dopo va, di fisico, prima contro Todic a segnargli in testa e poi contro Lawal appoggiando ancora al vetro con un buon controllo del corpo. La Dinamo è in difficoltà offensiva, contro un’energica difesa canturina, e la tripla di Gentile vale il nuovo vantaggio in doppia cifra (52-41). Brooks va a segno dalla lunetta ma Cantù è cinica, muove bene la palla in attacco e realizza ancora dall’arco con un positivo capitan Abass (55-43). Sassari, che prova la carta dei raddoppi a tutto campo, è tenuta a galla dall’atletismo di Lawal che schiaccia due volte. La penetrazione con tabellata di Sosa è invece l’ultimo canestro del quarto: il tabellone segna 55-49 dopo trenta minuti giocati.
La presenza di Mbodj sui due lati del campo caratterizza l’inizio dell’ultimo periodo di gioco, nonostante la Dinamo sia ancorata grazie ai siluri di Logan e Dyson: a 6’36’’ dalla fine è Cantù a rimanere avanti 65-55, con il lungo senegalese vero fattore nelle due aree del campo. Feldeine, dopo il time-out di Sacchetti, segna elegantemente in lay-up dopo il 5-0 della coppia Logan-Sosa ma Cantù non si scompone e risponde d’autorità con la schiacciata di Abass. Dyson poi fa antisportivo su Mbodj e l’AcquaVitasnella torna a +10 (70-60) a 4’20’’ dal termine. Cantù però non approfitta del momento e Sassari è ancora là col fiato sul collo
a 3’13’’ (70-65). Johnson-Odom, a lungo in panchina nella seconda metà di gara, segna in contropiede; la Dinamo fa bottino dalla lunetta (72-69). Nell’ultimo minuto e mezzo, poi, è guerra di nervi e di freddezza: Lawal schiaccia dopo il 2/2 di Williams dalla linea di tiro libero e quando Gentile insacca una tripla sensa senso, ci pensa Dyson con la stessa arma a gelare il Pianella (77-74) e 16’’ sul cronometro. Cantù sceglie la strada del fallo per non prendere canestro dai 6,75: Sosa ne sigla uno solo (77-75) e sul rimbalzo in difesa Sassari fa fallo su Feldeine. L’ala canturina è glaciale e realizza il 79-75 con cui l’AcquaVitasnella strappa meritatamente il referto rosa.
Per Cantù 17 di Feldeine, 13 di Johnson-Odom, 10 di Hollis e Gentile. 9+12 di Williams.
Per Sassari 15 di Logan con 5 assist, 11 di Sosa, 13 di Lawal con 10 rimbalzi e 17 di Dyson.
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