Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 1
Ecco il primo quintetto con sesto uomo dell'anno
Arriva anche il primo dei 30 quintetti di quest'anno. En plein di Varese per la prima giornata:
QUINTETTO:
Dawan Robinson, PM, OpenJobMetis Varese: Spuntato dall'arco, non benissimo al tiro, ma quatto e silenzioso fa l'unica cosa necessaria per garantire a Varese la vittoria su Cantù: difesa. Tre quarti a ritmo caracollante, con qualche penetrazione e molte spadellate, ma dalla parte opposta del campo il suo dirmpettaio Johnson-Odom naufraga nella sua stessa contraddizione nel cercare di giocare per gli altri. Robinson gli oscura ogni linea di passaggio, rendendogli ancor più gravoso un compito già di per sé complesso; quando poi l'altro si mette in proprio a gara in dirittura di arrivo lui spompato non riesce più a tenerlo, ma intanto il parziale si è scavato e lui stesso dalla lunetta va a mettere la sentenza sul processo. 13 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, plus minus più alto di tutta la squadra (eccetto i 9 minuti di Balanzoni), un caso?
David Logan, G, Banco di Sardegna Sassari: in una squadra dove l'atletismo domina è fondamentale che insieme ad esso si accoppi una massiccia dose di basketball IQ ed è per questo che David Logan è a Sassari. Capacità di fare cose giuste sia con che senza palla, ma chirurgo al momento in cui serve far scuotere la retina e prendere il largo. Dopo l'inizio stentato del Banco contro Bologna lui è l'unico che non perde mai la bussola in tutto l'arco della gara: segna con continuità, coltiva l'esuberanza atletica di Dyson offrendosi di smazzare palloni nelle mischie per i compagni quando lui è in vena di dominare la scena, si sacrifica nel lavoro sporco sempre se necessario. Nonostante l'attitudine da mediano va negli spogliatoi con 22 punti, 3 rimbalzi, 3 recuperi, 4 assist e 22 di valutazione. Giocatore prezioso e perfettamente inserito nel contesto ideale.
Tony Mitchell, AP, Dolomiti Energia Trento: per presentarsi bene opta per un primo quarto da 12 punti con un buzzer beater di rara ignoranza ed altrettanto talento. Nella difficoltosa prima casalinga contro la corazzata gracilina di Reggio Emilia è sua la scena indipendentemente dal risultato finale. Entra nell'area avversaria come una lama nel burro, taglia il campo con penetrazioni servendosi le conclusioni che meglio preferisce. Alla prova dei fatti i compagni subito gli offrono il pallone e una grande fiducia che in gran parte contribuisce a ricambiare. Chiude con 26 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, conquistandosi subito la palma di go-to.guy della squadra. Con qualche palla persa in meno delle 19 collezionate Trento se la sarebbe giocata alla pari fino alla sirena.
Yakhouba Diawara, A, OpenJobMetis Varese: a Varese ci è voluto tornare a tutti i costi e per essere sicuro che tutti avessero capito già alla prima giornata si scatena come una furia, avvicinandosi a ritoccare il suo career high. Nella prova al PalaWhirpool contro Cantù è decisamente dominante, mostrando pezzi di tecnica combinati all'atletismo che non sembrano nemmeno ricordarsi degli infortuni patiti. Nonostante la squadra avversaria sia atletica almeno quanto lui non si fa problemi ad attaccare in post mettendoci i muscoli o volare sopra il ferro sempre e comunque più in alto di tutti. Chiude con 28 punti, 4 rimbalzi e 5 assist, con un 3/9 in lunetta dovuto più alla stanchezza e all'appannamento che alla carenza di forma. Conquista l'MVP Sportando, lasciando il campo tra gli applausi dei 4838 di Masnago.
Samardo Samuels, C, EA7 Emporio Armani Milano: non è nella sua giornata migliore e nemmeno in una forma scintillante, ma nonostante tutto è l'unico protagonista dell'unico break che decide la gara nel terzo quarto di Cremona-Milano. Inizia male, sbagliando molti tiri e intendendosi poco con i compagni, ma cresce alla distanza, arrivando a sfruttare nel terzo periodo la secca di lunghi avversaria per fare il vuoto. Termina la sua prima gara con 22 punti, 10 rimbalzi, 3 stoppate e la più alta valutazione della settimana: 30. Con il rientro di James i suoi numeri potrebbero calare, ma l'attacco di Milano non può prescindere dalla sua dimensione nell'area pitturata.
SESTO UOMO:
Willie Deane, PM, OpenJobMetis Varese: dalla sua firma era apparso subito come un tassello di importanza elevata, ma dopo la prima uscita ce n'è la certezza. La sua gara è un concentrato di intelligenza e capacità di “càrpere diem” uscendo dalla panchina. Il vero colpo di genio di Pozzecco è quello di capire che può essere un'arma ancora più pericolosa se accoppiato con Dawan Robinson, cosa che puntualmente sperimenta. Il risultato dice 14 punti, 3 recuperi e 3 assist, 21 di valutazione più un'infinità di viaggi in lunetta nei momenti decisivi per spezzare l'inerzia avversaria. Due playmaker contro due guardie, la mossa del “discriminato” coach varesino che ha deciso la prima gara di campionato.
Pagina di 2