Sportando Ranking Stagionale di Serie A 9-12
Seconda puntata del ranking stagione: vediamo quali squadre dovrebbero ottenere una salvezza tranquilla con un occhio sulle zone più alte
Analizziamo oggi la seconda parte del Ranking Stagionale: le posizioni 9-10-11-12, squadre che dovrebbero navigare nella terra di mezzo con possibilità di sorprendere equivalenti ai risschi di venir risucchiate nella lotta per non retrocedere:
12) VANOLI CREMONA
Lo scorso anno il cambio di allenatore ha dato la svolta, così si è pensato di ricominciare da lui per il prossimo futuro. Poi si è passati alle novità: via il 3+4 dispersivo e maggior investimento sugli italiani per poter avere un coriaceo 5+5. Il risultato è una squadra da battaglia. Campani, Vitali di ritorno sono mosse che rinforzano marcatamente la squadra, Mian è atteso alla consacrazione, ma come sempre saranno gli USA quelli che decideranno le sorti del campionato nel bene e nel male. Andrea Conti abbandona la politica Zagni e si concentra di più sui rookies: l'atletico Cameron Clark e il versatile James Bell sono le prime due pescate, poi si passa a giocatori più rodati: il playmaker Kenny Hayes è un giocatore di assoluto valore (e nel precampionato ha dimostrato palesemente di poter essere il leader della squadra), mentre Jazz Ferguson ha dimostrato in Lega GOLD di avere dei numeri per poter essere utile alla causa anche in Serie A. La squadra è sicuramente compatta e grazie all'innesto finale di Travis Hyman ha avuto anche un bell'incremento in termini di centimetri. Gli assegniamo una salvezza tranquilla in attesa che Pancotto stupisca con qualche trovata per far fare il salto di qualità ad un roster giovane, ma molto solido.
11) VIRTUS ROMA
Nicola Alberani è un GM calibro NBA, per conoscenza del mondo collegiale, per capacità analitica dei giocatori e per abilità nello scovarli al momento giusto sia da un punto di vista tecnico, sia economico. A Roma grazie ai suoi miracoli dirigenziali e ad un lavoro dello staff tecnico sempre di buon livello sono due stagioni che si vivono annate esaltanti., culminate con una finale e una semifinale di campionato. Purtroppo però questa tendenza, causa nuova riduzione di budget, ormai a dir poco osseo, sembra destinata, salvo imprevisti cestistici, a terminare questa stagione. La squadra si è accorciata, ridotta di stazza e indebolita negli uomini chiave, che il GM ha cercato di rimpiazzare con giovani rampanti e giocatori futuribili...in sostanza scommesse. Perso Goss, perso Mayo, perso Hosley e perso Mbakwe si riparte da D'Ercole e da Bobby Jones, autentico pallino di Alberani. Intorno a loro una squadra di molto fisico e tecnica abbastanza discutibile: playmaking ridotto al minimo sindacale, con Triche, Gibson e Petty (oltre allo stesso D'Ercole) a spartirsi a turno compiti in regia con la necessità di attivare i due lunghi: l'MVP di Ethias League Maxime de Zeeuw e il centro rookie Jordan Morgan. Proprio su Morgan arrivano le maggiori perplessità, a causa di una stagione NCAA fatta di luci, ombre e difetti tecnici marcati in fase difensiva; in ogni caso per tentare di dirimere questa questione è bene ricordare che fino ad ora il GM di Roma non ha mai sbagliato la scelta di un pivot, mostrandosi sempre capace di affiancargli giocatori complementari. In mezzo a far da collante l'intrigante rookie nigeriano Melvin Ejim, uscito dal sistema di corsa di Iowa State e indiziato principale ad assumere il ruolo di factotum all'interno del roster.
Esperienza poca, esuberanza atletica buona. Con Roma e Alberani alla “logistica” la mano sul fuoco non la mettiamo mai a prescindere, ma la sensazione è che per la squadra della capitale questa possa essere una stagione molto più complicata delle ultime.
10) OPENJOBMETIS VARESE
N.B. Affia provvisorio
Ci è voluto molto tempo per costruire il roster (non ancora completo visto che Affia è provvisorio), ma il risultato appare apprezzabile pur conservando qualche scommessa. L'unico difetto che si può trovare a questa squadra è l'essere un filo corta per via della tanta gioventù su cui è forgiata, ma tolto questo potrebbe regalare diverse soddisfazioni. Dawan Robinson avrà finalmente la sua chance in Serie A, dopo averla persa a Reggio Emilia due estati fa per un incidente in macchina che lo mise fuori uso per qualche mese, mentre ad affiancarlo ci sarà il tiratore canadese Andy Rautins: uno dai 20 facili come suol dirsi. Nel settore lunghi si punta sull'esperienza: Diawara e Kangur di ritorno devono fiancheggiare la prepotenza atletica di Ed Daniel, arrivato lo scorso anno da lungo grezzo, poi plasmato da Moretti a Pistoia ed ora maturato; un settore quello dei lunghi che sembra difensivamente solido, versatile e ben costruito, con Callahan piazzabile anche da pivot e accoppiabile con tutti i giocatori a disposizione. Le molte scommesse arrivano dalla panchina: Stan Okoye dall'Australia e un giocatore “alla Pozzecco”, poi vengono i giovani: Lepri ha un compito abbastanza complesso, quello di fare il cambio del playmaker; giocatore (il giovane italiano) sul quale la società ha puntato in maniera netta con un triennale, mentre Balanzoni ha da convincere il coach che anche lui ha carte in regola per poter garantire un certo rendimento nel massimo campionato. Il roster si chiude con le nuove occasioni in serie A per Craig Callahan e Andrea Casella. Chiamiamo Varese il roster delle occasioni? Possiamo farlo. Tanti giocatori sono attesi all'esplosione e altri alla prova del 9. Se l'esame fosse passato da tutti un posto ai playoff sarebbe quasi scontato. Dando per complicato questo evolversi delle vicende per ora collochiamo Varese ai bordi della zona post-season, sempre dando per scontato che l'ultimo acquisto non sia un giocatore di tale peso da poter sconvolgere questi equilibri di roster.
9) DOLOMITI ENERGIA TRENTO
Il ruolo della neopromossa che vuole impressionare è sempre quello più ricercato quando si sale dalla categoria inferiore, ma come poi spesso accade il salto di campionato può risultare molto più traumatico di quello che si possa immaginare. Se c'è però una squadra che può stupire quest'anno quella è senza dubbio la Dolomiti Energia Trento. Dominata la scorsa Legadue, spazzato via ogni avversario sul cammino della promozione, si presenta in Serie A con l'intenzione di restarci a lungo. La grande stagione passa attraverso il capillare lavoro del DS Trainotti, che prima di mettersi ad operare nella ricerca di ben 5 USA (dopo aver giocato sostanzialmente con uno solo tutta la scorsa stagione) opta per la soluzione più razionale: confermare quanto di affidabile ci sia nel blocco che ha portato al successo la città. Triche va tenuto, ma a far saltare il banco arriva la Virtus Roma. Il GM la prende con filosofia, non si abbatte e si mette a setacciare il mercato, ma prima conferma Pascolo, Forray, Baldi Rossi, Spanghero e il coach Buscaglia. Dalla free agency si pesca il giovane Flaccadori, poi si va con gli USA: Jamarr Sanders è un giocatore con attributi (cresciuto esponenzialmente nelle gare che contavano a Veroli lo scorso anno), Keaton Grant è un affidabile mestierante di buon livello in Bundesliga, così come Josh Owens è stato lo stesso tipo di giocatore in Israele. Già questo pacchetto basterebbe per ruotare un roster da comoda salvezza e allora per gli ultimi due spot si va con le scommesse: Tony Mitchell dalla D-League porta corsa ed esplosività, oltre a un certo talento non sempre riconosciutogli, mentre il rookie Isaiah Armwood offre quel pizzico di verticalità ed intimidazione sempre necessario.
La squadra risulta un blocco granitico (specialmente nei lunghi), ben amalgamato, con tante caratteristiche e variabili fisico-tecniche, abbastanza da garantire una stagione di buon livello, ma soprattutto si tratta di una squadra capace di ruotare almeno 9 giocatori di livello, 10 se si offre fiducia a Flaccadori. Non è difficile piazzare Trento ad una posizione di classifica più alta di quella di diverse squadre più blasonate.
P.S. Curiosa e coraggiosa la scelta di affidare la regia sempre a Forray e Spanghero.
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