Contatti tra Marco Cusin e la Vanoli Cremona
Sportando intervista il pivot della Nazionale
E’ stata l’occasione anche per alcune considerazioni in riferimento al mercato.
Marco, da qualche tempo si vocifera di un tuo ritorno alla Vanoli Cremona. Il mancato tesseramento di Darius Garrett da parte dei biancoblù a causa delle note condizioni fisiche precarie, avrebbe riportato in auge i contatti tra te e la società cremonese, bisognosa di rimpiazzare il lungo americano. Confermi?
“Confermo, aggiungendo che mi sono anche pervenute offerte da clubs esteri che saranno impegnati nelle competizioni continentali nella prossima stagione. Ma ritornare a Cremona avrebbe un sapore particolare. Aldo Vanoli è un amico, all’ambiente sono a tutt’oggi legato, malgrado siano trascorsi cinque anni dall’ultima occasione in cui ho indossato la maglia biancoblù. Tornare a Cremona è sempre un piacere, ogni volta”.
Oggi a Cremona ritroveresti Cesare Pancotto, il coach che ti lanciò in Serie A ai tempi di Trieste.
“Proprio così, altra ragione per la quale mi alletta l’idea di ritornare a vestire la casacca biancoblù”.
Anche dal punto di vista tecnico, avere pensato a te da parte della società cremonese, costituisce un’idea geniale. L’asse play-pivot Vitali-Cusin potenzialmente ha le carte in regola per risultare uno dei migliori del campionato. Tu e Luca, nei rispettivi ruoli, senza alcuna ombra di dubbio, risultate essere i migliori interpreti nazionali dell’applicazione del pick &roll.
“Certamente, giocare con Vito (Vitali, ndr) in Nazionale è un piacere, sia in riferimento al giocatore che alla persona. Estendere l’esperienza con lui anche al campionato costituirebbe prospettiva molto gradevole”.
Con il centro della Nazionale non è stato necessario accennare all’aspetto economico dell’argomento: la sua disponibilità a trattare con il club del Presidente Aldo Vanoli malgrado le offerte pervenutegli per giocare in ambito europeo, da parte del giocatore è la tacita conferma della disponibilità a ridursi il compenso rispetto alle ultime stagioni.
Dall’altro lato, con la disponibilità a trattare con un giocatore del calibro di Cusin, il club, parimenti, ha fattivamente dato un segnale importante circa l’intenzione di fare un’eccezione al proprio budget, notoriamente sostenibile.
Indubbiamente, per la Vanoli trattasi di opportunità ghiotta. In apertura di mercato, chi avrebbe mai pensato di poter trattare l’ingaggio del centro azzurro? E’ scontato che per concretizzare si renda necessario uno strappo alla regola, o forse anche qualcosa in più.
Ma é da considerare seriamente l’apporto che Cusin porterebbe alla causa biancoblù in termini di impegno, personalità, gioco collettivo, difesa e, perché no, “italianità”, potendo ambire più concretamente al riconoscimento economico che premia le società che impiegano maggiormente i giocatori italiani.
Senza trascurare quanto già menzionato sopra circa la complementarità tattica del lungo di Pordenone con Luca Vitali sull’asse play-pivot: l’abilità da rollante di Cusin che detta l’assist di Vitali, innescando l’abilità di Vitali a servire il pivot rollante Cusin per la schiacciata finale di quest’ultimo. Dieci assist di media partita di Vitali a favore di 10 schiacciate di media partita di Cusin. Non sogni, ma realtà; basti pensare all’impennata di rendimento che ebbe due stagioni fa Stipanovic grazie ai servizi di Vitali, ma lo spessore di Marco Cusin supera di gran lunga quello del lungo di Medjugorje.
Con l’eventuale arrivo di Cusin anche il pacchetto lunghi completato da Luca Campani e Cameron Clark ne uscirebbe ben assortito, con ciascuno in grado e con lo spazio di portare un contributo personale alla squadra.
Due anni or sono, nel settembre 2012, proprio come oggi, a poche settimane dall’inizio del campionato, alla società presieduta da Aldo Vanoli si presentò l’inaspettata opportunità di ingaggiare un giocatore della Nazionale: Luca Vitali. Lo sforzo economico richiesto non fu irrilevante, né, tantomeno, previsto. Ma l’opportunità non fu lasciata sfuggire.
Quali furono, però, i risultati raccolti in campionato in seguito a quell’ingaggio reso possibile dalla disponibilità ad un investimento importante? Risultati di un livello tale che hanno indotto la società a replicare la scelta di ingaggiare Luca Vitali poco più di un mese fa, perché per il caso specifico è valsa la pena eccepire alla sostenibilità del budget.
L’opportunità Cusin appare molto analoga all’opportunità Vitali di due anni fa, pur consapevoli che le tariffe dei pivot superano quelle delle guardie. I risultati potenzialmente conseguibili in campionato in seguito all’ingaggio di Marco Cusin potrebbero produrre soddisfazioni tali da fare dimenticare in fretta agli sponsor l’impegno economico richiesto. Senza trascurare, nell’immediato, l’impatto che potrebbe avere una tale operazione di mercato sulla corsa alla sottoscrizione della tessera da parte degli appassionati cremonesi.
Allora a Cremona ci sarebbe davvero di che divertirsi e l’obiettivo permanenza nella massima serie risulterebbe cancellato dalla reale prospettiva play-off.
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