Drake Diener: Sassari sarà sempre casa mia
Le parole della guardia firmata da Reggio
Drake Diener ha parlato a La Nuova Sardegna del suo addio alla Dinamo e della sua firma alla Grissin Bon Reggio Emilia.
Ecco gli estratti principali dell’intervista.
Addio a Sassari. È stata la scelta più difficile della mia vita. A Sassari ho vissuto tre anni indimenticabili, come giocatore e come uomo. Là sono nati entrambi i miei figli, e quella terra resterà per sempre un punto di riferimento per la mia vita, sarà sempre casa mia. Però io sono un tipo di giocatore che ha bisogno di stimoli continui e da qualche mese ho iniziato a pensare che si stesse chiudendo un ciclo. E io facevo parte di quel ciclo incredibile che andava a concludersi.
Questione di soldi. No di certo: tanto è vero che io con la Dinamo non ho mai neppure trattato, proprio perché per me non era più una questione di soldi. Avevo un biennale, con una clausola di rescissione valida per entrambi, da esercitare entro il 23 giugno. Io il giorno prima ho mandato una mail a Meo e a Citrini spiegando la mia scelta; il giorno successivo l'ho comunicato alla società. Io ho lasciato la Dinamo solo perché volevo fare un'esperienza nuova: sono un professionista e quando faccio una scelta devo esserne convinto al cento per cento. In questo caso avevo già deciso di cambiare e non sarebbe stato giusto restare portandomi dentro qualche dubbio. Era arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo per me e per la mia famiglia. Sono semplicemente uscito dal contratto e mi sono messo sul mercato.
Arrivo a Reggio. Quando si è fatta avanti Reggio Emilia mi è sembrata una buona opportunità, sia per il progetto che per la realtà. Io adoro l'Italia, ci vivo da 8 anni e ho girato tante città. Scoprirò un'altra realtà, mi calerò in una nuova sfida e sono felicissimo di questo, perché è ciò di cui periodicamente ho bisogno.
Olimpia Milano. Io personalmente non ho mai parlato con Milano. Il mio agente ha avuto dei contatti, ma niente di concreto. So che poche prima dell'annuncio di Reggio, qualcuno mi dava per certo a Milano e onestamente non me lo spiego, né mi interessa. Il problema della scelta è stato un altro
Problema della scelta. Ci ho pensato una notte intera, perché se per me e la mia famiglia Reggio è una scelta ottima, sapevo che in qualche modo avrei ferito alcuni tifosi della Dinamo e questo mi dispiace da morire. L'idea di andare a giocare in una squadra che è un'antagonista della Dinamo è stato lo scoglio più difficile da superare al momento della scelta.
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