Virtus Bologna: le parole di Villalta, Arrigoni ed Albertini
Ieri si è svolta una importante conferenza stampa a Bologna
La Virtus inizierà il prossimo campionato con il -2 in classifica.
Le parole sono riprese da Bolognabasket.
Renato Villalta - Non parlavamo da tempo, ci è ritornata la voce. Era sbagliato non dare notizie veritiere. In questo periodo è venuto fuori di tutto, molte sono state quasi offese, si è supposto che ci sia caos tra i soci e la fondazione, sono tutte balle. La fondazione è coesa, il CDA è coeso, lo dico chiaramente. Accetto le critiche, ma sono state gratuite, con dei "si suppone", bisogna parlare con fatti veri.
La Virtus sta attraversando un momento difficile, ci stiamo impegnando noi del CDA e i soci che ringrazio per l'apporto che hanno dato e che daranno. Faccia alta, non abbiamo paura. Magari mi tireranno addosso ancora di più, ma non voglio essere incolpato di scarsa trasparenza. Faremo con quello che abbiamo.
La penalizzazione: è un danno di immagine importante, non abbiamo ancora gli elementi per capire se possiamo ricorrere, lo chiariremo. C'è stata un'interpretazione errata dei regolamenti, se c'è stato errore è stato in buona fede, poi vedremo se fare ricorso, e nel caso vedremo le responsabilità di chi sono. Noi useremo ogni opportunità in nostro potere, e faremo valere la nostra voce con gli organi competente. Se sarà confermato il -2 partiremo dal -2, ma in campo lotteremo alla morte.
Quando ho detto "penseremo alla giornata" sono stato male interpretato, volevo dire che i giocatori dovranno vivere alla giornata partita dopo partita. Noi abbiamo un'idea tecnica, l'idea è fare il 5+5, le idee chiare le avevamo fin dall'inizio, ma dovevamo formalizzare alcune cose. Qui non c'è un unico padrone, ci sono passaggi formali che portano via del tempo.
Ieri il CDA ha deliberato un bugdet, poi aspettiamo l'approvazione della fondazione, ma già da ora Bruno Arrigoni ha il disco verde, in queste settimane si è dato da fare. Gli abbiamo detto il budget, e faremo con quello che ci sarà. La fondazione ci ha dato la priorità di rispettare le regole, non faremo squadre più forti non rispettando le regole. Noi seguiamo alla lettera il regolamento, non ci interessa cosa fanno gli altri. E chiederemo informazioni per sapere cosa sarà possibile fare o non fare.
Il budget? Sarà inferiore a quello dell'anno scorso. Con quello che avremo faremo una squadra che cercherà di buttarsi su ogni pallone, al 99.9% sarà 5+5 e punteremo sui ragazzi venuti dal settore giovanile, anche quest'anno abbiamo vinto un titolo e abbiamo fatto due podi. Questo ci rende orgogliosi.
Chiedo scusa ai tifosi, se abbiamo sbagliato a non comunicare l'errore è stato fatto in buona fede. E' un anno che sono qui e ho fatto di certo errori, fatti per inesperienza, ma li ho fatti in buona fede. Io facevo e faccio un altro lavoro, sto dedicando tempo alla Virtus perchè dobbiamo lavorare uniti e dare il massimo, se no non si arriva in porto. Avevo fatto dei proclami, prime 4 in tre anni, sognare non costa nulla. Ammetto di aver fatto delle valutazioni sbagliate, avevo tastato un certo entusiasmo a parole, che poi nei fatti si è concretizzati in maniera diverse. E ringrazio i soci, eravamo 14 ora siamo 25.
C'erano aspettative diverse, chiedo venia, ma vado a testa alta perchè la credibilità è uno strumento che serve in maniera estrema, e perchè a Bologna voglio stare finchè vivrò. Se errori ce ne sono stati sono stati fatti in buona fede, non volevamo nascondere nulla.
Non ci sono fazioni all'interno della fondazione, siamo un'unità coesa, in fondazione e nel cda. Se ci saranno responsabilità le valuteremo insieme, sapendo che il bene della Virtus - società gloriosa - viene prima di tutto. Adesso siamo quello che siamo, dobbiamo cercare di non finire peggio, ma cercare di costruire.
Il -2? Le regole sono da rispettare, però c'è una sproporzione enorme tra quello che è successo - un ritardo di 6 giorni - e il danno subito, che è enorme. Bottai ha interpretato che i soldi - che non c'erano in cassa - erano da pagare il 27 e non il 21. Ma i soldi sarebbero entrati prima, noi non avevamo nessun segnale che ci fosse da pagare il 16. La norma COMTEC è chiara, quella FIP meno. Ma il dato d'immagine è stato enorme, ho letto paragoni esagerati, peggio di un nome che non riesco a pronunciare, peggio di Madrigali.
Claudio Albertini - I Forever hanno chiesto chiarezza sul passato e onestà sul futuro. Proverò a fare un excursus degli ultimi due anni. Ci sono state tante critiche che ci hanno amareggiati.
Qui non si dicono balle, non si dicono balle spaziali. Io faccio un altro mestiere, balle io e Renato non siamo abituati a dirle.
Passato: due anni fa, l'8 giugno 2012 è stata costituita la fondazione, 14 soci raccolti da Sabatini, il 5 luglio la Virtus viene acquistata dalla fondazione, e tutti i soci chiedono a Sabatini di rimanere come AD, per dare continuità con gli ultimi 10 anni. Claudio Sabatini mette il ricavato nella Virtus e resta nella fondazione. Partiamo senza sponsor, SAIE3 è lo sponsor tattico del momento, e anche OKNOPLAST dopo avrà problemi. Dagli sponsor ricavimo poco o niente. Stagione molto deludente dal punto di vista sportiva, con la frase poco felice delle gite enogastronomiche (Sabatini lo corregge, la frase fu detta in Eurolega), gli unici risultati soddisfacenti quelli giovanili. Il rapporto tra Sabatini e la tifoseria si logora, si decide un cambio di governance.
La perdita del bilancio 2012-13 fu di 1.300.000, che si somma alle perdite pregresse.
Poi i soci comprano il terreno di fianco per farci la foresteria, e questo porta nelle casse Virtus 800mila euro e dà ossigeno. Abbiamo ottenuto l'OK del CONI, la società è sotto controllo Coop e IGD, non credo avremo problemi a partite, ci vorrà un anno e mezzo.
L'anno scorso cambia il CDA, Renato dice che vuole tornare ai fasti del passato. Noi volevamo aprire un ciclo attraendo risorse. Troviamo un vero main sponsor, che paga, Granarolo. Portiamo anche un secondo sponsor di maglia, Alcisa, non è poco. Arriva Arrigoni, a cui diamo ampio mandato sulla gestione sportiva, con il solo vincolo di valorizzare il nostro settore giovanile. Alcune scommesse sono state vinte, altre meno. Ma nessuna interferenza da parte nostra.
La stagione scorsa: il bugdet lordo è stato di poco più di 2 milioni, e con l'ok della fondazione abbiamo deciso di depositare il contratto per intero in Lega. Non so cosa fanno le altre, noi lo facciamo, gestiamo i soldi di 25 soci, aziende prestigiose, non vogliamo l'Agenzia delle Entrate in casa. Con questo CDA non si torna indietro, è una strada costosta, i procuratori ragionano sul netto, è l'unico settore in Italia in cui è così. A me sembra assurdo ma è così.
Abbiamo transato con vari giocatori per scelta tecnica, Poeta, Moraschini... e la cosa ha dei costi. abbiamo risolto il contratto con Magellanica, e Virtus si riappropria del marchio, che prima era di Magellanica. E abbiamo un'altra concessionaria esclusiva di pubblicità, si chiama White&Black.
Altra stagione sportivamente deludente. Il bilancio 2013 aveva 851 euro di sponsorizzazione, si passava da Magellanica. Il bilancio pre-consuntivo visto ieri dal CDA ha 1.7 milioni di sponsorizzazione, noi ci aspettavamo di più. E' questo che ci ha fatto sballare i parametri comtec e la necessità della ricapitalizzazione. Ricavi da botteghino 1.1 milioni, anche qui ci aspettavamo di più. 27mila euro di diritti televisivi, rispetto al calcio è ridicolo. La perdita lorda è calata a circa 800 mila. Il problema è il capitale circolante negativo, debiti che arriveranno a breve e che ci stanno zavorrando. Abbiamo chiesto alla Fondazione 1.5milioni, lo sapevano, e troveremo il modo per toglierci questa roba che gira da due anni: Sabatini è stato un signore, ha versato 850mila, di più non poteva fare e non stato sufficiente. L’alternativa era il curatore, ma volevamo dare continuità alla cosa.
Il futuro? Ieri il budget è stato approvato, non coperto al 100%, ma sfido le altre squadre ad averlo già coperto al 24 luglio: c’è un differenziale, speriamo che non pesi sulla Fondazione, servono o meno costi o più soci. Non siamo Montegranaro, siamo la Virtus, e non paragonateci a Sacrati. Qui si lavora tutti i giorni, se qualcuno ha idee venga pure. Il -2? Nessuno mette in dubbio la buona fede di Bottai, professionista serio: le risorse per pagare entro le date c’erano, è stata data una interpretazione diversa alle regole, il danno di immagine è stato tale che mi sono sentito come quello che paga le tasse, si trova le ganasce alla macchina quando il vicino è un evasore.
Ancora Villalta - A metà della settimana prossima apriremo la campagna abbonamenti, e i prezzi saranno proporzionali allo spettacolo che daremo. Prendere gente importante per aumentare gli abbonamenti? Sul mercato serve anche fortuna, come è successo a Pesaro o Pistoia che hanno preso giocatori quasi sconosciuti.
Bruno Arrigoni - Qui il problema non è trovare dei campioni che spingano la gente ad abbonarsi, il problema è che la gente si ingrigisce. Penso a Warren: i primi giorni faceva allenamenti spettacolari, poi dopo due settimane sperava che a portare palla fosse un altro. La squadra diventa forte con il lavoro quotidiano, e sul mercato andremo con quello che abbiamo: cercheremo stranieri sconosciuti, giovani e magari giocatori di esperienza come Ray e Mazzola. Noi oggi possiamo prendere della gente che ci dia affidabilità tecnica e personale, e cercare di armonizzarli al meglio. Noi abbiamo un allenatore che allena, non che gestisce. Sono cose diverse, e avere un allenatore che allena con uno staff tecnico validissimo è una fortuna. Non possiamo prendere giocatori "imparati", dobbiamo prendere giocatori da far crescere, e abbiamo l'allenatore giusto per farlo.
Walsh è passato da essere bravissimo ma mangiapalloni, a essere uomo squadra.
Noi non abbiamo i soldi per far niente, siamo fuori da qualsiasi target. Dobbiamo prendere i giocatori migliori coi soldi che abbiamo, poi si possono fare delle vaccate.
Un mese e mezzo fa pensavamo di avere i soldi dell'anno scorso, poi abbiamo scoperto che sono ancora meno. Abbiamo ritirato le offerte a Walsh ed Ebi, e trattiamo con Valerio Mazzola a cui chiedo scusa, cercheremo di farlo contento, coi soldi che abbiamo. Faremo il 5+5, e l'11° e il 12° saranno il giovane serbo Nikolic e Gabriele Benetti che è stato bocciato e deve finire la scuola. Ma se a Trinchieri porto loro due come 11° e 12° loro due mi aspetta con la macchina e mi tira sotto.
Non possiamo fare sbagli, perchè non abbiamo nemmeno i soldi per metterci una pezza. Ma non siamo già sotterrati, vogliamo fare il meglio possibile.
Valli? Lavora forte sui giocatori, ha le idee molto chiare su cosa fare per migliorarli, e questo farà crescere il collettivo, questo è incontrovertibile. Faremo una squadra di un certo tipo, e lui farà in modo che le individualità vengano fuori. Vogliamo giovani che migliorino, poi accanto ci metteremo, sperando di trovare la quadra economica, gente esperta ma che abbia caratteristiche differenti. Ray è importantissimo, Mazzola si è fatto esperienza, e lui come Campani hanno tratto il meglio dalle disgrazie di Montegranaro per crescere. Non giocheremo in tre, io do grande importanza al lavoro dell’allenatore che è il motore di tutto. Insegna e sa come insegnare, metteremo il nostro parco giocatori in buone mani.
I giocatori? Abbiamo trattative ben avviate, aspettavamo la conferma delle risorse a disposizione, una volta avuta questa conferma spero che in un tempo ragionevole si possa iniziare a tirar fuori nomi. Io ne ho fatti due, magari mi sono sbilanciato e spero non rilancino. La lunghezza d’onda è questa: mi sono sorpreso leggendo Diener a Reggio, ma loro ci stanno provando e cercano di tenere la posizione. Noi cercheremo di far bene con quello che abbiamo, avendo l’allenatore come valore aggiunto. L’unica cosa che sento di dire è che ho dei quadernoni pieni di conti, mettendoci i costi, e questi non tornano mai. A questo punto prenderemo quattro stranieri, e il quinto sarà con quello che ci resta, non possiamo fare diversamente: se saranno 40mila dollari sarà da 40mila dollari. Spero che ce ne sia uno discreto che voglia prendere poco pur di venire in Virtus e farsi vedere.
Villalta - I cambiamenti nel settore giovanile hanno bisogno di tempo. Nel passato, scelte rispettabili, sono arrivati giocatori senza la formazione, tipo Pecachek che abbiamo liberato per scelta tecnica, o Nikolic che speriamo diventi il nuovo Bodiroga, altrimenti questi, senza formazione, non possono essere considerati italiani ma comunitari. Quindi, nello specifico, far la squadra 5-4-3 poteva far trovare spazi, ma gli agenti giustamente hanno esaltato il fatto che giocatori loro non possono fare il quarto lungo. Per cui abbiamo chiuso il rapporto, altrimenti dovevamo contrattualizzarlo: fatta la somma, non lo abbiamo tesserato perché altrimenti lo avremmo dovuto dare in prestito, e non so quante offerte avremmo avuto visti i prezzi e le regole sugli stranieri. Il settore giovanile è importante, abbiamo ragazzi che avranno la formazione, guardiamo ancora di più al lavoro in sinergie tra gli staff tecnici, per creare una progettualità e mandare i giovani in prima squadra, far contratti quinquennali e avere crescite costanti. Io spero sempre che i ragazzi diventino forti, ma gli agenti vogliono contratti a loro favore, così che tu non sai se sperare che giochino bene o no: così gli agenti ci chiedono ancora più soldi per confermarli. Fare paragoni con il passato, pensare ai Tommasini o Moraschini che se ne sono andati, non è giusto: ora cercheremo di trovare una continuità e avere giocatori con la formazione. Poi magari Nikolic diventerà meglio di Bodiroga, ma questa è la realtà attuale.
Arrigoni - Il sogno sarebbe avere una D-League dove mandare i giovani, perché non li puoi mandare in campo quando non sono pronti. Una situazione tecnica che permettesse a questi giocatori di migliorare, perché devi fare delle scelte, e se voglio Imbrò allora dovrò mandare via Tommasini. Ricordo di aver visto una giovanile di Pesaro dove c’erano il quindicesimo e il sedicesimo: come fanno questi a migliorare? Ecco, non puoi avere una roba particolarmente affollata, e se fossi la FIP darei 300mila euro all’anno alle società che riuscissero a fare una seconda squadra per fare la B o la Silver, facendoli giocare lì: se sono bravi vanno in serie A, altrimenti restano nelle minors. Il problema non è il settore giovanile, ma il dopo settore giovanile.