Virtus Roma, ufficiale la firma di Brandon Triche
Triche firma a Roma
Triche comincia la sua carriera nella Jamesville-DeWitt High School, al termine della quale si trasferisce alla Syracuse University, ripercorrendo le orme di suo zio Howard (scelto nel draft del 1987 dai New York Knicks) e di suo cugino Jason Hart (341 presenze in NBA). Con la maglia degli Orange fa registrare numeri interessanti già nella prima annata (35 presenze e 8.1 punti, 1.8 rimbalzi e 2.8 assist con il 50% da 2 e il 40% da 3 in 21.3 minuti di media), crescendo stagione dopo stagione e concludendo l’anno da Senior con 40 presenze e 13.6 punti, 3.4 rimbalzi e 3.6 assist con il 41.6% da 2 e il 28.8% da 3 in 33.8 minuti di media.
Nell’ultima stagione, la sua prima da professionista, Triche si trasferisce a Trento. Con i bianconeri chiude la regular season al primo posto della LegaDue Gold, mettendo a referto 30 presenze e 16.5 punti, 3.3 rimbalzi e 3 assist con il 43.2% da 2 e il 34.1% da 3 in 31.2 minuti di media. Nei playoff arriva anche la promozione nella massima serie, dopo 11 partite e 20.3 punti, 3.8 rimbalzi e 3.2 assist con il 44.4% da 2 e il 40.8% da 3 in 33.8 minuti di media.
Questo il commento di coach Luca Dalmonte: «Le firme di Triche e Gibson rientrano come status in quello che è l’obiettivo di questa estate, cioè trovare giocatori affidabili e di qualità che abbiano le motivazioni per compiere un ulteriore step di crescita.
Nelle recenti esperienze in Italia hanno entrambi dimostrato di portare qualità e misura, sono molto soddisfatto del loro arrivo. Sono altrettanto convinto che avranno le giuste motivazioni e l’etica lavorativa per accrescere il proprio status, in modo che il loro sviluppo, unito a quello dei compagni, comporti una crescita motivazionale di tutta la squadra».
Queste le parole del general manager Nicola Alberani sull’ingaggio di Triche: «E’ una scommessa che abbiamo deciso di percorrere assieme all’allenatore. Non eravamo convinti di nessun playmaker puro e abbiamo pensato di prendere un ottimo giocatore riportandolo ai tempi del college. Giocheremo quindi con 3 combo-guard intercambiabili, in quanto anche Gibson giocava playmaker nella high school e al college. La nostra offerta era prima tecnica e poi economica. Brandon non è un giocatore egoista, sa che il suo futuro ad altissimo livello passa dal ruolo di playmaker e noi siamo convinti che sia l’uomo giusto per noi».