Max Boccio: Sono a Londra, vendo i miei titoli JP Morgan, torno e sistemo tutto
Le parole di Boccio che parla anche di Napoli che chiede una rettifica
Forlì è tornata ad allenarsi nella giornata di ieri e Forlibasket ha contattato il patron Max Boccio che si trova a Londra per provare sbloccare la situazione in casa Fulgor Libertas Forlì.
Max Boccio, dove ti trovi?
Sono a Londra. Sto vendendo i titoli JP Morgan in mio possesso per poi tornare e sistemare tutto.
Allora non sei in fuga verso qualche luogo dove non ci sia l’estradizione…
Lo so, lo so cosa si dice a Forlì. Sono qua da due giorni, assorbitissimo dal lavoro. Ma sento l’eco delle robe assurde che si scrivono e si dicono in città. E del resto quando alla mattina riaccendo il cellulare trovo tra le 20 e le 25 chiamate…
A Forlì se ne scrivono e se ne dicono di ogni: verissimo. Certo però che tu ci metti del tuo. Per caso ti è giunta voce che hai la squadra in sciopero?
Ovviamente sì. Non me la sento di gettare la croce sui ragazzi. Hanno le loro motivazioni.
I due slavi sono tornati a casa loro…
Hanno diritto di prendere le posizioni che ritengono giusto prendere. Io conto di rimettere tutti assieme e ripartire quanto prima.
Un giocatore, di cui credo sia opportuno non fare il nome, mi ha detto, testualmente: “Finora tutte le cose che ha detto Boccio si sono rivelate delle cazzate”.
Mi piacerebbe che cose di questo genere mi venissero dette in faccia. Comunque è finita la fase delle parole: è il momento delle cose concrete. Ho pagato il 12 settembre il primo stipendio dopo 12 giorni di lavoro. Ora è vero che sono indietro di un mese e mezzo. C’è poco da dire. Ho fatto meglio di Napoli, che non ha corrisposto nemmeno una mensilità, però la cosa non mi consola. Sono dalla parte del torto. E devo tornare coi soldi.
Alcuni giocatori vivono momenti difficili. Chi in albergo. Ad un altro han staccato la luce. Ma si può?
E’ colpa del clima che si è creato. Panico totale. Immotivato. Avevamo chiuso e fatto tutto con l’agenzia immobiliare che doveva affittarci le case. Poche ore dopo esserci accordati ci han richiamati dicendo che volevano fidejussioni a copertura dell’intera stagione: ecco perché il ricorso agli alberghi. Tutte le banche cittadine mi hanno voltato le spalle, a partire dai vari direttori. Nessuno di fatto mi ha dato una mano. A parte forse Sassi e Pierotti dell’Ente Fiera. Perché nella vita fanno gli imprenditori e allora certe cose le capiscono. Ho appuntamento con loro venerdì. Però capisci anche te che così è dura.
E’ dura anche per Abbott e Zizic, che non hanno visto ancora un euro.
Questo non è vero. Non hanno visto stipendi ma ho anticipato loro dei soldi per le spese vive.
Antonutti se n’è andato.
Pazienza. Il progetto non dipende da uno o da due giocatori che se ne vanno. Sai cosa ti dico? Che quasi quasi mi faccio tesserare e vado in campo io domenica prossima. Così, per dirti quanto ci tengo a mandare avanti il discorso. Oh, naturalmente collasserei nel riscaldamento durante la “ruota”…
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Napoli ha scritto una nota in riferimento alle parole di Max Boccio
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