Melli: Al Bamberg mi sono ambientato subito. Venire qui scelta per la mia carriera
Le parole di Melli sulla Germania, su Milano ("Non sputo nel piatto in cui ho mangiato, ma la differenza era nei presupposti") e sulla nazionale ("Abbiamo fatto un grande Europeo. Sono convinto non fosse ancora la Nazionale più forte di sempre")
(Ciamillo & Castoria)
Nicolò Melli ha vissuto un novembre da sogno in maglia Brose Baskets Bamberg. L’azzurro è stato infatti eletto MVP del mese da parte della Euroleague ed è stato anche votato dai tifosi tedeschi come titolare nel prossimo All-Star Game di Beko BBL.
Melli ha parlato con Piero Guerrini di Tuttosport della sua esperienza tedesca ma anche di nazionale.
Campionato tedesco. Il campionato è composto da squadre che hanno filosofia e progetto precisi. Le prime 3 potrebbero giocarsela per il titolo in Italia. Mi sono ambientato subito grazie all'aiuto dei connazionali in società. La verità è che noi italiani prima di uscire dal nostro Paese abbiamo tanti preconcetti. Anch'io sono partito con un sacco di alimenti, come in certe commedie. Ma qui nei supermercati ci sono grandi prodotti italiani. E verdura e frutta sono ottime. Altro preconcetto:i tedeschi non sono poco socievoli, anzi è il contrario.
Olimpia Milano. Non sputo nel piatto in cui ho mangiato, ma la differenza era nei presupposti. A Milano sono cresciuto e migliorato come giocatore, conquistandomi ogni singolo istante in campo. Se sono qui lo devo al lavoro fatto in un club di alto livello e grande visibilità. Però ho fatto una scelta per la mia carriera, a 24 anni mi sembra opportuno verificare ciò che posso fare con un'opportunità. Non sono polemico, ho avuto la possibilità di scegliere, non mi sono mai sentito uno specialista.
Nazionale. Abbiamo fatto un grande Europeo e ci resterà. Era la prima volta tutti insieme, le gerarchie non potevano essere automatizzate. Sono convinto non fosse ancora la Nazionale più forte di sempre. Penso all'Italia del '99: talento, coesione e palle d'acciaio. Con il senno di poi non sono così sorpreso dal cambio, ma il momento è davvero particolare, alla vigilia di un preolimpico e dopo un percorso. Comunque Messina non si discute. Ha già chiamato tutti noi e la prima impressione è davvero buonissima.
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