Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Pro A 17/10/2017, 16.13

Il DS del Gravelines: Un errore prendere DJ Cooper avendo un coach esordiente

Le parole di Herve Beddeleem: Non ci ha aiutato a vincere neanche una partita. Anzi a Boulazac ci ha fatto perdere. Faccio mea culpa

Pro A
Il direttore esecutivo del Gravelines-Dunkerque, Herve Beddeleem, ha parlato della firma di DJ Cooper e dell’addio dell’MVP dell’ultima Pro A dopo poche gare.

“Sono felice che sia andato via perché in quattro partite non ci ha aiutato a vincerne neanche una. A Boulazac ci ha fatto perdere. Non voglio parlare male di lui ora che è andato. Anche se abbiamo perso l’ultima, sono orgoglioso della squadra, del mio coach e dello staff” ha detto Beddeleem. “Coach Julien Mahe è al suo primo anno in pro A. Voglio essere onesto: ho fatto un errore a firmare un MVP avendo un coach giovane. Ho già detto che un coach con maggiore esperienza avrebbe avuto problemi a gestirlo, figuriamoci uno giovane. Faccio mea culpa. In vita nostra facciamo errori e facciamo scelte giuste”.
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 7 Commenti
  • OttoLamphred 18/10/2017, 09.05
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Hai due stalker che ti mettono dislike a prescindere

  • OttoLamphred 17/10/2017, 16.47

    Meno male che non vuole parlare male di lui, figurarsi il contrario....

  • Mattisasha86 17/10/2017, 16.37

    Oh ma in Francia firmano i giocatori con i dadi?? Oltretutto questo è un pezzo che bazzica i campi europei.. Bah!!!

  • bubu170 17/10/2017, 16.29

    Però sti francesi mi pare caschino tutti dal pero... e non sanno che Smith non può fare il play e non sanno che DJ Cooper è una testa matta... boh, capisco sbagliare un acquisto, non capisco invece il non conoscere le caratteristiche di chi si prende

  • Highway1 17/10/2017, 16.20

    Lo voleva pure il nostro "magnate" (ahahahaah). Si è accontentato di quel cervello disabitato di Charles Thomas.