Trentino Cup: Repubblica Ceca piccola piccola, per l'Italia di Messina è buona la prima
Facile successo per gli azzurri contro la selezione di Ginzburg, priva di Vesely e Satoransky, e accesso alla finale della competizione di sabato sera contro la Cina
Facile successo per l'Italia nella prima uscita della nuova «era Messina». Gli azzurri segnano 31 punti nel solo primo quarto, mandano la Repubblica Ceca anche oltre i 30 di distacco, e conquistano la finale della quinta edizione della Trentino Cup, in programma sabato sera contro la Cina (che ha superato la Turchia). Un buon test, con Bargnani e Tonut spettatori, e con milanesi, reggiani e Gigi Datome ancora in «licenza» post campionato.
ITALIA - REPUBBLICA CECA 78-48
Italia Abass 2, Poeta 8, Cournooh 5, Belinelli 15, Vitali L. 0, Gallinari 4, Mian 6, Cusin 4, Cervi 6, Zerini 5, Fontecchio 5, Hackett 6, Imbrò 0, Vitali M. 0, Pascolo 12. Coach Messina. In tribuna Tonut e Bargnani.
Repubblica Ceca Benda, Auda, Kyzlink, Hruban, Welsh, Houska, Palyza, Bohacik, Sirina, Svrdlik, Peterka, Kriz, Pechacek. Coach Ginzburg.
1° QUARTO
L'Italia ci mette quasi 2.30 a trovare il canestro, e allora i primi tre punti della nuova era Messina portando la firma di Marco Belinelli. La guardia azzurra è il grande protagonista dell'avvio, con 12 punti (anche un 3+1 prima del cambio) nel giro di 6.30. C'è spazio anche per i primi canestri di Mian e Abass, oltre ai due liberi di Pascolo, alla prima uscita a Trento come giocatore dell'Olimpia Milano. Parziale da applausi contro una squadra in difficoltà senza le stelle Vesely e Satoransky: 31-16 dopo i primi 10'.
2° QUARTO
Italia comodamente in controllo, con avversario che viene spedito a -20 in apertura (38-18), e che incassa in cinque minuti un 9-2 che lascia intendere le differenze. A 3.40 si scuote il PalaTrento con i primi due punti di Gallinari, mentre alla sirena è doppiaggio sul 48-24. Italia che tira con 17/31 dal campo, avversario che risponde con 8/28 e 9 palle perse.
3° QUARTO
Grande ritmo, partecipazione totale di ogni elemento, blocchi costanti per creare opzioni di tiro e garantire ampie spaziature. Ecco il basket di Ettore Messina, che sfrutta anche una notevole superiorità fisica per gli azzurri cercando l'isolamento in post uno contro uno (soprattutto con Hackett). E' quel che conta in ulteriori dieci minuti senza storia competitiva, con il 53-26 a 8.08 garantito dalla seconda tripla con fallo di Belinelli. Messina lascia tanti minuti a Cournooh (quarto fallo a 3.58) così come ad Abass, cui viene chiesta una specializzazione difensiva. 59-29 come nuovo massimo vantaggio a 4.30, 63-32 a 2.21. Una rubata con schiacciata di Pascolo scatena le gioie del PalaTrento commuovendo anche il giocatore: 65-34 alla penultima sirena.
4° QUARTO
Spazio per un altro colpo dell'Olimpia Milano, quel Simone Fontecchio che risponde subito con 5 punti, e un disperato tentativo di recupero offensivo. In campo anche Michele Vitali e Zerini, con Messina a garantire spazio ad ogni effettivo, con Imbrò in campo a 3' dalla sirena.
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