Il presidente del campionato israeliano critica la EuroLeague in una lettera inviata all'ULEB
"Abbiamo deciso di non presenziare al meeting di Barcelona perché pensiamo che la voce delle leghe nazionali non venga ascoltata" ha scritto Frenkel a Van den Spiegel
“Abbiamo deciso di non presenziare al meeting di Barcelona perché pensiamo che la voce delle leghe nazionali non venga ascoltata. Gli interessi delle leghe nazionali sono messi in pericolo ancora una volta.
Abbiamo visto il calendario di EuroLeague aumentare in maniera drammatica nel corso degli ultimi anni.
Siamo in una situazione senza precedenti, in cui la EuroLeague, una volta al mese, gioca due partite nella stessa settimana e non permette di giocare nelle partite delle nazionali.
Se la EuroLeague dovesse aumentare il numero di squadre a 18 ogni due settimane ci sarebbero doppi turni, cosa che causerebbe alle leghe nazionali un grosso problema sia finanziario che di marketing.
Una squadra potrebbe giocare anche tre gare nella stessa settimana contro la stessa squadra con i tifosi che avrebbero dei problemi a capire di quale competizione si tratti (se campionato, coppa o competizione internazionale).
Le leghe nazionali non hanno mai aumentato la lunghezza delle loro stagioni da anni.
Riteniamo che la ULEB debba rispondere al comunicato della EuroLeague.
Partecipare alla EuroLeague poi permette alle squadre di avere roster più profondi ed aumentare il gap tra le squadre.
Riteniamo che il modello calcistico, dove le squadre non scendono in campo più di una volata nel corso della settimana, sia più adatto.
Tutte le leghe nazionali dovrebbero scrivere un comunicato congiunto a riguardo.
Mr Shmuel Frenkel.