Taccuino del GM: scommesse dall'Europa meno nota
5 giocatori che giocano in campionati ignoti (o quasi), ma che potrebbero rivelarsi delle sorprese
La rubrica più apprezzata di Sportando torna e lo fa con un setaccio di 5 giocatori che si stanno mettendo in grande mostra nei campionati più periferici d’Europa. Delle vere e proprie scommesse insomma, ma che potrebbero pagare dividenti a basso costo sia in Serie A che soprattutto in Gold e Silver. Chi ha il coraggio di rischiarne uno?
1) LEWIS CLINCH
Squadra: Grindavik (Islanda)
Età: 27 anni
Altezza: 191 cm
Peso: 88 kg
Ruolo: Combo-guard
Nazionalità: USA/DOM
Statistiche di Dominos Express League:
G |
MIN |
PPG |
RPG |
APG |
2fg% |
3fg% |
TL% |
RPG |
VAL |
11 |
35.2 |
23.2 |
4.9 |
6.8 |
53.4 |
37.1 |
79.3 |
1.1 |
22.1 |
Clinch è americano, ma di passaporto dominicano e questo lo rende molto interessante ben oltre le sue caratteristiche tecniche. Si tratta di un giocatore di media statura e dal baricentro abbastanza basso e dal fisico longilineo. Ha due peculiarità principali: attacca da destra con una tecnica di protezione del pallone molto rugbystica, ma efficace, e mostra delle qualità di passaggio, che spesso in campionati poveri di tecnica e tattica come quelli in cui si è trovato a giocare nei primi anni da professionista non possono emergere in maniera chiara e pulita. Il giocatore è uscito da Georgia Tech nel 2009 e fino a questo momento non ha giocato altri che a Porto Rico , Repubblica Dominicana (dove ha ottenuto il passaporto) e una breve parentesi israeliana in serie B con Lev Hasharon (escludendo per ovvi motivi la stagione e mezzo in D-League). Potrebbe sembrare una scommessa azzardata, ma ci sono delle qualità che non lasciano indifferenti: il giocatore infatti per cominciare ha un buon senso della posizione, sia in attacco che in difesa e questo può contestualizzarlo in un sistema più articolato di quelli che si vedono in Islanda; assorbe molto bene i contatti in entrata e ha un vasto campionario offensivo a disposizione (dopotutto non segni oltre 23 punti di media per caso). Il tiro è molto molto ben costruito, la tecnica è pulita e con rilascio senza esitazioni. La sua capacità di andare a referto in molte situazioni lo rende un giocatore piuttosto pericoloso e che necessita di marcatura adeguata. Essendo una combo guard sa come costruirsi il tiro dal palleggio anche con un discreto primo passo unito a un buon uso del corpo per generare crossover. La sua tecnica di passaggio invece è interessante a va approfondita: spesso perde molti palloni per eccesso di frenesia (4.4 turnover di media a gara in Islanda farebbero quasi impressione), ma più di una volta lo si vede trovare l’uomo libero sia in corsa, sia da fermo, rendendolo ottimo come playmaker specialmente in un campionato come la GOLD dove agli americani si chiede di fare pentole e coperchi. Scommessa sicuramente intrigante, resta da vedere che impatto potrebbe avere in un tipo di campionato di livello superiore a quelli a cui fin qui si è abituato.
2) KWAMAIN MITCHELL
SQUADRA: Usti Nad Labem (Repubblica Ceca)
ANNI: 25 anni
ALTEZZA: 178 cm
PESO: 79 kg
Ruolo: Playmaker
Nazionalità: USA
Statistiche di Czech Republic National Basketball League:
G |
MIN |
PPG |
RPG |
APG |
2fg% |
3fg% |
TL% |
RPG |
VAL |
28 |
36.5 |
21.6 |
5.3 |
5.0 |
48,1 |
33,5 |
68,9 |
2.8 |
21.6 |
Kwamain Mitchell a livello collegiale è stato abbastanza noto, almeno per i puristi, perché nella sua esperienza a St.Louis si è reso spessissimo protagonista di tiri che hanno deciso le gare punto a punto sulla sirena. La stagione professionista da rookie la sta disputando in Repubblica Ceca, con la maglia dell’Usti Nad Labem e tutto quello che di buono aveva fatto al college sta emergendo anche in Europa. Il giocatore mostra una interessante freddezza nei momenti chiave. Osservando le sue caratteristiche e scelte di tiro si nota come ogni gara abbia una diversa modalità, segno di come sia il giocatore ad adattarsi alla gara e a non intestardirsi nel cercale le conclusioni perferite. Tecnicamente è un clutch player, si esalta nelle situazioni difficili o ai limiti dell’estremo. Ha un fisico abbastanza stazzato e dal baricentro basso, che adopera per intercettare le linee di passaggio e pressare con buon piglio il portatore di palla avversario. La visione di gioco deve ancora essere perfezionata: il giocatore infatti spesso ha delle carenze nella costruzione del gioco più di quanto non dicano gli assist distribuiti, che lo portano a dover forzare qualche conclusione di troppo. Tra i pregi che si ricorda ci sono la buona lettura del gioco in mischia e la velocità con cui rovescia il fronte offensivo. E’ un giocatore ancora da costuire in parte, ma che dalla sua ha il senso del canestro (segna moltissimo) e la capacità di essere versatile e rendersi utile anche in zone del campo che non sarebbero di sua competenza.
P.S. sessione obbligatoria di tiri liberi perché il 68.9% non è tollerabile in un campionato più di livello di quello ceco
3) RICHARD MATIASHVILI
SQUADRA: Olimpi Tbilisi
ANNI: 25 anni
ALTEZZA: 207 cm
PESO: 107 kg
Ruolo: Centro
Nazionalità: GEO
Statistiche di Georgian Super League (2012-2013 con Kutaisi):
G |
MIN |
PPG |
RPG |
APG |
2fg% |
3fg% |
TL% |
SPG |
VAL |
28 |
31.3 |
18.3 |
11.6 |
1.9 |
50.9 |
29.3 |
60.3 |
1.5 |
17.3 |
Per quanto possa essere strano in Georgia non esistono solo gerogiani alla Hosley o alla Pullen, ma anche georgiani veri. Richard Matiashvili è l’unico non americano di cui parliamo oggi, ma lo facciamo a ragion veduta. Il giocatore è un vero conoscitore della capitale Tblisi, visto che ha già giocato nella sua carriera iniziata prestissimo con Vita Tbilisi, Avia Tbilisi, GSAU Tbilisi, TSU Tbilisi e ora Olimpi Tbilisi...nel mezzo un’esperienza al Kutaisi che fa comunque rima con Tbilisi. Al di là dell’ironia si parla di un giocatore veramente interessante; un quarzo grezzo potremmo dire (c’è molto da lavorare in tecnica di piedi e scelta offensiva), ma con potenzialità davvero da scoprire. Dispone di un gran raggio di tiro e ha una buona stazza fisica, che lo rendono un incrocio tra Zaza Pachulia e Nikoloz Tskitishvili (ovviamente egli spera di avere la fortuna del primo); ha buoni movimenti dal post e una grande abilità nel costruirsi il tiro da fermo spalle e canestro mettendosi in ritmo da solo. Sta crescendo anno dopo anno nella tecnica di tiro da tre punti e gli avversari iniziano a concedergli meno spazio. A rimbalzo è dominante, con presenza e stazza per muoversi come una montagna sotto i tabelloni. Probabilmente se perdesse qualche chilo sarebbe ancora più mobile, ma in un campionato come quello di GOLD o SILVER, dove spesso le squadre sono abbastanza sottomisurate potrebbe essere una scommessa vincente. Le notizie che ci sono arrivate riguardo a lui sono state molto interessanti. Alla nostra domanda: “come mai non è mai uscito dalla Georgia se vale tanto?” la risposta è stata: “ha avuto offerte solo dall’Asia, ma per ora non gli interessano perché vuole misurarsi a più alto livello”; più chiaro di così…
4) NATHAN WALKUP
SQUADRA: Etzella Ettelbruck (Lussemburgo)
ANNI: 26 anni
ALTEZZA: 200 cm
PESO: 105 kg
Ruolo: Ala piccola, ala grande
Nazionalità: USA
Statistiche di Total League:
G |
MIN |
PPG |
RPG |
APG |
2fg% |
3fg% |
TL% |
RPG |
VAL |
15 |
34.3 |
20.8 |
8.7 |
2.5 |
56.9 |
29.2 |
80.2 |
0.8 |
24.7 |
Tra i 5 che analizziamo oggi Nathan Walkup è sicuramente il più intrigante. Giocatore interessante anche come collocazione sul parquet. Nei campionati asiatici ha sempre giocato da 4 sfruttando i roster piuttosto bassi, ma è un 3 naturale sia per movenze che per modalità di conclusioni (infatti giocare in Post non è una soluzione offensiva che utilizza). Giocatore da Slam Dunk Contest, un bianco che schiaccia dalla linea del tiro libero senza farsi troppi problemi, ma che oltre alla capacità di entrare negli highlights dispone di una tecnica di tiro pulita ed efficace. Il 30% dall’arco può essere affinato, mentre il resto è di ottimo livello: i tiri liberi sono affidabilissimi e la sua capacità di entrare in corsa con gran controllo del corpo (ed utilizzo e protezione del pallone con entrambe le mani) gliene fanno guadagnare molti. Il jumper è di buon livello sia estetico che realizzativo e lo porta a segnare moltissimi punti. Come tipo di gioco ha qualche vaga similarità con il ben più noto Gordon Hayward egli Utah Jazz. La cosa che purtroppo è ingiudicabile è il suo comportamento difensivo, perché non lo si è ancora visto giocare una sola gara in un campionato dove si possa dire esserci una difesa affidabile. L’attacco è eccellente (mai in singola cifra quest’anno), salto nel buio? Forse, ma vogliamo parlare della figura che si farebbe scovando un giocatore di livello dal Lussemburgo?
5) KYLE FOGG
SQUADRA: Lapuan Korikobrat (Finlandia)
ANNI: 23 anni
ALTEZZA: 190 cm
PESO: 85 kg
Nazionalità: USA
Statistiche di Alexela League:
G |
MIN |
PPG |
RPG |
APG |
2fg% |
3fg% |
TL% |
RPG |
VAL |
13 |
37.1 |
24.5 |
6.4 |
4.3 |
50.4 |
36.1 |
84.0 |
1.4 |
21.4 |
Chi segue l’NCAA sicuramente sa di chi stiamo parlando, perché Kyle Fogg è stato compagno della seconda scelta del draft 2011 Derrick Williams a University of Arizona. Giocatore che si ipotizzava potesse avere un futuro da playmaker, ma che più il tempo passa diventa più diventa un realizzatore puro, spostandosi mentalmente ad un ruolo da guardia (probabile che l’anno in D-League, nel quale ha giocato più che altro ad aspettare gli scarichi, abbia contribuito), anche considerando il rapporto assist palle perse (4.3 a gara contro 4.2) non soddisfacente per poter essere un play di alto livello. Ma se parliamo di punti segnati il signor Fogg è sicuramente uno che alla tavola rotonda ci si può sedere senza problemi. Il tiro dall’arco è affidabile e ben costruito, la varietà di conclusioni nel traffico lo rende un giocatore pericoloso e difficile da marcare anche grazie alla buona capacità di leggere i blocchi dei compagni per crearsi lo spazio. Il fatto che sia costretto a fare pentole e coperchi nella squadra in cui gioca gli forza moltissime palle perse, ma in un sistema organizzato, come poteva essere quello di Arizona, riuscirebbe benissimo a ritagliarsi la propria posizione in campo per nuocere. Il giocatore è molto giovane e se messo a giocare guardia dovrebbe rendere al meglio, grazie ad un minor numero di palloni che sarebbe costretto a gestire, concentrandosi maggiormente sulla fase realizzativa e sulla difesa. Assolutamente prima opzione offensiva, essendo dopotutto un giocatore che si prende 17/18 tiri a gara. E’ preferibile che lo si accoppi con un lungo capace di portargli un doppio blocco per creargli spazio e permettergli di sfruttare le proprie caratteristiche e perché no giocare un buon pick n’roll.