Trinchieri: 'Dovremo superarci ma comunque vada, cadremo in piedi'
Il coach presenta la sfida decisiva di Istanbul
Andrea Trinchieri ha parlato della sfida della sua Mapooro Cantù al Fenerbahce di Simone Pianigiani. La partita sarà decisiva per entrambe per il passaggio del turno.
Ecco le parole di Trinchieri a La Provincia.
"Quante speranze di vittoria abbiamo? Un numero esiguo, ridotto, ristretto. Però... Però... Però non abbiamo nulla da perdere. Del resto gli ordini dì grandezza tra le due squadre che si affrontano parlano chiaro. Noi dobbiamo solo provare piacere a giocarla questa benedetta partita. Comunque vada sarà un successo, par di capire. No, comunque vada non sarà un successo, perché se perdi non può essere così. Tuttavia, comunque vada noi cadiamo in piedi. Peccato aver bucato la prima gara di questa regular season, quella in casa con Lubiana. Sì, ma non cambiava niente nell'ottica del match che ci attende perché comunque avremmo dovuto vincerlo per qualificarci. La verità è che questo girone si è confermato difficilissimo e noi la partita più importante, quella a Desio con il Panathinaikos, l'abbiamo affrontata in condizioni abbastanza menomate. Ed è quello l'incontro che ha pesato sui nostri destini. Eppure... Eppure... Eppure chiunque avesse pensato a un finale come quello che ci attende sarebbe stato subito rinchiuso con la camicia di forza. Insomma, avere ancora una chance a nostra disposizione è molto molto positivo. Il nostro andamento sincopato deriva dalla mancanza d'esperienza specifica in Europa. L'anno scorso, con Basile e Marconato, Shermadinì e Micov, chi tanto chi poco "sapeva" di Eurolega. E coloro che li hanno sostituiti, per quanto buoni, ne erano digiuni. Così, ci siamo ritrovati senza gli strumenti mentali adeguati per affrontare compiutamente quest'avventura. Differenze tra questo girone e quello di un anno fa? Oltre a noi, anche Nancy e Bilbao erano praticamente esordienti in Eurolega, mentre ora il Lubiana che veniva indicata come la meno accreditata è da un ventennio che calca questo palcoscenico. E le altre avversarie si chiamavano Real Madrid, Panathinaikos, Khimki e Fenerbahce... C'è dell'altro? Non si possono disgiungere gli obiettivi dì squadra da quelli del club e quello della nostra società era di rifare l'Eurolega. Ce l'abbiamo fatta passando indenni dai preliminari e ora dopo 9 partite ci giochiamo tutto in una gara secca in cui sì giocano tutto pure ì turchi i quali, mi sembra, abbiano e avessero ben altre ambizioni. La pressione, non c'è dubbio, è tutte sulle spalle del Fenerbahce. Certo che sì, ma ciò non significa che andiamo lì "leggeri" perché così fosse becchiamo 25 punti. Dovremo invece mostrarci concentrati, resistere a ogni singola spallata che ci verrà data per poi mettere ì nostri avversari nelle condizioni di ritrovarsi con un po' d'ansia addosso. Consci che l'impatto emotivo, fisico e ambientale si annuncia tremendo. Dico solo che così come l'anno scorso in sede di preparazione del match con il Maccabi avevo messo il circoletto sui giocatori di nazionalità israeliana, stavolta il circoletto rosso lo appiccico ai giocatori turchi tipo Onan e Savas. Dando un'occhiata alle cifre, il Fenerbahce prende stranamente me- no rimbalzi di voi. Possiamo leggerci qualcosa, in prospettiva? Direi proprio di no perché storicamente le squadre allenate da Pianigiani coprono molto il campo, muovendo molto i lunghi per essere ancor più aggressivi. Dovremo resistere in avvio di gara per poi riuscire a metter loro ansia Da parte nostra ci dovrà essere solo piacere a giocare la partita. Aradori? Voglio vedere in questi ultimi allenamenti come sta veramente per capire che tipo d'impatto potrà avere. Chiaro che da lui conto di avere delle risposte. Chiudiamo così come avevamo iniziato: ce la può fare la Mapooro a uscire indenne dalla Turchia? Sì, ma dobbiamo superarci. È già successo e potrebbe dunque di nuovo accadere. Insomma, ci sta che possiamo superarci, nel senso che ci sono i crismi perché ciò accada. Ciò che non so, però, è se succederà".
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